Il derby dell’insolito mercoledì di campionato all’insoluta ora delle diciotto e trenta, ci consegna però la certezza di aver finalmente ritrovato una squadra! Si recuperavano questo pomeriggio, una serie di gare non disputate per la nota e drammatica vicenda occorsa al capitano viola Davide Astori, e tra queste il derby meneghino, che in seno all’undici nerazzurro, vista la pur bella quanto sfortunata prova contro la Juventus di domenica sera, un po’ di preoccupazione la portava in dote, anche se poi ogni gara ha una storia tutta sua e mai uguale alle altre. Come di consueto lo spettacolo era unico sugli spalti con una coreografia degna della madre di tutte le gare, mentre sul campo non tutto è girato per il verso giusto, almeno dalla parte nerazzurra che mi appresto a raccontare. Con il senno di poi era una gara che si poteva e si doveva vincere per agganciare la Roma e distanziare ulteriormente i cugini, ma purtroppo così non è stato. Con questo non voglio addossare la colpa della mancata vittoria a nessuno, i ragazzi hanno messo in campo del buon calcio e una coesione di squadra che sta diventando una costante da, qualche gara, ma che deve essere sempre tale sino alla fine del campionato, solo così si potrà dare un senso e un reale seguito agli sforzi che stanno compiendo. Si è visto sin dal calcio d’inizio la voglia che i ragazzi aveva di vincere questo derby e se poi un uomo di calcio, un gladiatore come Rino Gattuso ha espressamente dichiarato che l’Inter avrebbe meritato sicuramente di vincere il derby, questo non può che fargli onore e avvalora, allo stesso tempo, ancor di più la gara fatta dai ragazzi. Finalmente si sta rivedendo la squadra che ci ha fatto inorgoglire e credere in qualcosa di più concreto a inizio anno, rispetto alle ultime sfortunate stagioni ma poi non si sa come tutto è svanito tornando alla mesta quanto inutile consuetudine, facendoci perdere varie posizioni in graduatoria, sino a quando la nostra cara Inter, ha creduto nella propria possibilità di risalire la china lavorando duramente sull’aspetto caratteriale e tecnico, disponendo le varie pedine al posto giusto nello scacchiere nerazzurro. A questo punto sono certo che ci darà ancora soddisfazioni, rimangono otto gare da disputare alla grande sempre che non si ricada rovinosamente, in errori che credo si faccia meglio lasciarli alle spalle oramai. Dobbiamo essere cinici nel concretare le occasioni create, e se poi Icardi, che in tante altre gare ci ha dato, e tanto, oggi ci ha tolto, non credo possa essere il capro espiatorio di una giornata storta, ma con questo penso di dover affermare che la mia ammirazione e credo di tutto il popolo nerazzurro, rimane immutata nei suoi confronti. Non voglio però far credere che a me la gara non sia piaciuta, tutt’altro si è sempre avuta la sensazione che l’Inter potesse andare in vantaggio da un momento all’altro, annullando al minimo un Milan cui sono state lasciate le briciole. La coerenza della propria forza si acquisisce anche da queste gare, bisogna lottare su ogni pallone con forza credendo in quello che ci si è prefissati, il traguardo si potrà scorgere solo se si da seguito alle belle prestazioni. Ci attendono otto battaglie iniziando dalla gara del lunch-match domenicale in quel di Torino, si dovrà matare il Toro che ultimamente non può considerarsi del tutto mansueto e poi la settimana successiva faremo visita alla Dea, ma una cosa per volta ora godiamoci la bella prestazione del derby, sperando che possa darci quel vigore necessario ad affrontare la prossima gara, d’altronde noi siamo l’Inter e il resto non c’interessa! …..Amala
Antonio Dibenedetto
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