Una vittoria di … personalità!
Dopo la sfortunata parentesi europea, (peraltro ho già espresso il mio pensiero sui social su questa gara) che ci ha visto soccombere al cospetto della fortissima squadra catalana del Barcellona, certo la sconfitta è stata sicuramente meritata, non solo per lo strapotere del team spagnolo ma secondo il mio modesto parere, per colpa di un atteggiamento deleterio e remissivo dei ragazzi. Per fortuna uno spirito nettamente diverso si è visto in campionato. Come direbbe qualcuno importante: e vai con la sesta, già una serie fantastica in campionato che ci ha proiettato al secondo posto, seppure in condominio con il Napoli. Certo la squadra torinese, prima della classe, domina in lungo e largo, per meriti propri e in taluni casi per alcune congiunzioni astrali compiacenti. Che la Juve sia di un altro livello rispetto le altre è sotto gli occhi di tutti, ma i rincorrenti non devono avere una sindrome remissiva, tutt’altro, hanno il dovere di continuare a giocare al meglio, cercando di essere pronti e nel caso specifico approfittare del più piccolo errore che nel corso di una stagione può accadere, sono umani anche loro! Veniamo alla gara del posticipo, come dicono gli anglosassoni del “Monday-night”. I presupposti meteorologici non erano dei migliori, sulla capitale e come d’altronde su quasi tutta l’Italia, ha imperversato un forte vento accompagnato da un Giove Pluvio che copiosamente ha riversato sul nostro paese tantissima acqua. Tutti questi accadimenti non hanno però influito nella voglia dei ragazzi di giocarsi al meglio, la gara dell’Olimpico, così è stato. Per fortuna sul terreno di gioco si è rivisto uno spirito d’insieme, stranamente sopito, che è esploso nel momento migliore e più appropriato che ha trasformato i ragazzi per fortuna, in una squadra vincente. Non so se il risultato può considerarsi effimero, per il semplice motivo che la Lazio pareva frastornata, non reagendo con il suo solito gioco, pareva annichilita dalla forza dei ragazzi, spero solo che questa gara abbia definitivamente consegnato quell’autostima che i ragazzi ricercano da tempo, dopo tutto il tasso tecnico di questa squadra è ben noto e se poi tutti giocano davvero come sanno, senza alcun timore riverenziale verso nessuno, allora si che ogni traguardo non può essere precluso. Non dobbiamo illuderci, questo è vero, ne è testimonianza i vari commenti degli addetti ai lavori che hanno imperversato nelle varie trasmissioni specifiche, con considerazioni davvero cervellotiche. E’ stato detto da più parti che non bisogna esaltarsi per la vittoria di ieri, in raffronto con la stessa giornata dello scorso campionato, dove in classifica avevamo ben quattro punti in più. Certo questo è un dato di fatto, ma poi sappiamo com’è andata a finire la stagione, salvata in extremis da una gara gagliarda e di grande spessore. Io però non vedo analogie con lo scorso campionato, quest’anno ho notato più coerenza e una gran voglia di primeggiare annidata nell’animo dei ragazzi, per questo mi tengo ben stretta la prestazione. In ultimo mi fermo a riflettere su una considerazione, anche ieri sera alcuni giocatori parevano quasi spaesati e fuori tal volta dal gioco, non mi sembra giusto menzionarli, la cosa che mi è però piaciuta e la voglia degli altri di mettersi a disposizione della squadra e se poi abbiamo nelle nostre fila un bomber di razza, come il capitano, allora si che possiamo giocarcela sino in fondo. Continuiamo con tanto lavoro e spirito di sacrificio, al momento non si è vinto ancora nulla, la strada è ancora lunga e aperta su più fronti dobbiamo solo avere la voglia giusta di giocarcela sino alla fine. Con assoluto raziocinio tocca vivere alla giornata dimenticando quello che si è appena fatto e pensare alla prossima gara di sabato con il Genoa a Milano. Poi penseremo alla gara di martedì, che secondo un mio parere non sarà decisiva ma importantissima, quello si, contro il Barcellona cercando di non commettere gli stessi errori di settimana scorsa e giocando in modo tale da non avere recriminazioni, lottando da squadra lasciando sul campo ogni stilla di sudore, anche perché il nostro pubblico merita una prestazione da grande squadra: da Inter!! …. Amala!!!!
Antonio Dibenedetto
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Il delitto perfetto!!!
Alla vigilia del classico meneghino, la madre di tutte le gare, si avvertiva una tangibile voglia di giovarselo sino in fondo questo derby della “Moddunnina” nr. 222, anche perché si era detto di tutto e di più sulla possibilità di poterlo vincere. Entrambe le squadre, in cuor loro, credevano nella possibilità di fare bottino pieno. Certo le dichiarazioni di Gattuso allenatore milanista, secondo me, hanno caricato all’inverosimile i ragazzi, scesi in campo con tantissima determinazione, voglia e il giusto piglio di sovvertire un pronostico, dato in pasto troppo frettolosamente, al popolo della carta stampata, dal trainer calabrese. Spalletti dal canto suo, predicava quella calma che in questi casi è sintomatica, quando si ha il polso della situazione dello spogliatoio. Credeva nella possibilità di una certa continuità di risultati, sapeva che i suoi giocatori avrebbero interpretato al meglio la gara, avendola a mio parere, preparata benissimo. A bocce ferme nessuno avrebbe scommesso un solo centesimo su come si sarebbe conclusa la gara, neanche il maestro del thriller Hitchcock avrebbe sceneggiato una conclusione tale, ma alla fine ha vinto la squadra che ha più osato e meglio interpretato la partita. Sfido chiunque a non aver voluto vincere una gara, anzi un derby all’ultimo secondo e in quel modo, con un’ovazione indicibile che è esplosa così fragorosa nell’aria quando ha incontrando anche le urla di gioia di ogni tifoso nerazzurro fremente dinanzi alla tv. Il delitto perfetto è stato servito, con un killer dell’area di rigore spietato e pronto a capitalizzare ogni minimo errore avversario, così quando mancavano una manciata di secondi: ecco l’apoteosi! Maurito ha insaccato una palla bellissima servita da Vecino, e con lui credo che anche tantissime persone hanno esercitato la stessa precisa pressione, fino al perfetto rigonfiamento della rete. La gara ha vissuto di bei momenti con un primo tempo ben giocato dai ragazzi, mai in difficoltà al cospetto dei cugini anzi, le occasioni migliori sono state le nostre. Nella prima frazione c’è stato di tutto, rete annullata a Icardi per fuorigioco e di questo devo fare i complimenti al Var, che ha trovato il così detto pelo nell’uovo. Palo incredibile di De Vrij e altre occasioni ben sventate da Donnarumma, e il Milan? Davvero poca cosa una rete annullata giustamente per un doppio fuorigioco, senza l’ausilio della tecnologia, visibile a occhio nudo e poi un tiro fuori di Suso e se la memoria non m’inganna neanche una parata del nostro Samir. Non è che la ripresa abbia portato in dote chissà quali emozioni dalla sponda rossonera, solo accademia per Handanovic mentre i ragazzi hanno spinto maggiormente sull’acceleratore e forse hanno creduto di più nella possibilità di una vittoria che stava sfuggendo, ma che fortunatamente è stata acciuffata lottando sino alla fine. Only the brave, dicono gli anglosassoni, e mai frase fu più azzeccata, anche perché in gare come queste ci vogliono coraggio e anche fortuna, ma solo chi osa alla fine riesce a vincere mentre agli altri, che non hanno giocato per niente, rimane il rammarico di aver creduto di portare a casa un risultato positivo con il minimo sforzo. La tanto agognata giustizia è venuta in nostro soccorso e si palesata nel modo migliore con il massimo godimento finale. Piccola ultima considerazione ora ci tocca la Champions, bisogna viverla nel modo migliore e non si deve credere che la mancanza di un fuoriclasse, qual è Messi, ci possa far vincere facile, anzi il Barcellona ha tantissime frecce nella propria faretra che ci possano far davvero male. Bisogna stare concentrati più del solito, non si sa mai, in caso contrario ci potrebbe essere un brutto risveglio. Ultima considerazione legata al derby, ieri ho visto una squadra, quella rossonera, davvero dimessa e come diceva Riccardo Cocciante in una sua celebre canzone: “…piccolo diavolo, che pena mi fai!!!” …..Amala!!!!
Antonio Dibenedetto
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Una sosta… ristoratrice?
Si è avuta la sensazione, nel posticipo domenicale nell’alta Romagna, che la squadra nerazzurra abbia vinto la gara, questo è del tutto evidente visto lo score finale, con non poca sofferenza! Certo non eravamo al cospetto di un dream team quale può essere il Barcellona, né del Real Madrid ma di una bella Spal. Bisogna però dare il giusto merito all’undici estense che in casa, specie davanti al proprio pubblico, moltiplicando le proprie forze con vigoria esprime anche un bel gioco, mettendo in difficoltà chiunque. Certo come spesso ci accade, ultimamente i nostri ragazzi prestano il fianco, con prestazioni al di sotto del loro standard, con l’approccio alla gara del tutto inappropriato condito da errori dovuti a un livello di concentrazione basso e di pressapochezza che oramai stanno divenendo il “leitmotiv” delle ultime gare, specie in campionato. Non possiamo concedere tanto nemmeno a squadre che, come la Spal, non ha in rosa campioni blasonati, anche se vi sono davvero alcuni calciatori interessanti, uno su tutti quel Lazzari, davvero una spina nel fianco nella difesa avversaria, spinge tantissimo tant’è che a fine gara sembra aver fatto il solco sulla fascia di competenza. Mi chiedo cosa accadrà se si concedono tutte queste chance a squadre di rango? Nelle ultime due gare abbiamo giocato in Champions, con un po’ di fortuna, quasi allo stesso livello delle avversarie di turno, e anche in campionato non abbiamo ancora affrontato nessuna delle prime della classe, con questo non mi riferisco certo al Sassuolo, ma cosa accadrà quando in entrambe le competizioni affronteremo squadre molto più titolate come i cugini, le romane e la capolista? Oppure quando nel mercoledì di coppa affronteremo il Barcellona? Speriamo solo che la sosta sia benevola per i nostri colori, consegnandoci dei giocatori motivati, ma sul serio, perché il trittico che si presenterà alla ripresa è davvero da brividi: si comincerà con il derby, la madre di tutte le partite, domenica nel posticipo serale, quindi il Barcellona in Champions, terminando la serie terribile all’Olimpico contro una Lazio che, sebbene nell’ultimo periodo non sembri davvero una squadra trascendentale, ma pur sempre temibile. Questa prima serie d’impegni davvero proibitivi, può darti un’autostima incredibile in caso positivo, ma se succede l’imponderabile allora si che lo sconforto è davvero indicibile e può minare in modo quasi permanente la stabilità emotiva di un gruppo che cerca di risorgere dopo una partenza a handicap. La stagione della resurrezione è ancora agli albori, ma questo purtroppo che si avvicina è uno step decisivo per la nostra attendibilità, urge la coerenza per non sbagliarlo, nel modo più assoluto. Sono questi i momenti per continuare nel nostro incondizionato sostegno, non dobbiamo far mancare il nostro calore e la nostra vicinanza ai ragazzi, dobbiamo crederci tutti insieme, quasi all’unisono, dando tutto quello che si ha in corpo, loro in campo e noi sugli spalti, sventolando con orgoglio i nostri vessilli, solo così potremo essere fieri di questi colori con la considerazione di averci provato con tutte le proprie forze e… altro! Amala!!!!
Antonio Dibenedetto
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