Posts made in Novembre, 2024


Pari e patta… forse!!!


Scritto Da il 11/Nov/2024

Pari e patta… forse!!!

Come si dice in questi casi, la paura di vincere ti fa sbagliare, così come la frenesia ti fa commettere errori veniali (vedi Dumfries). Tutti attendevano questa gara, la prima contro la seconda della graduatoria, ma non vi è stata quella sana voglia di vincere, almeno non è apparsa quantomai palese, difatti il gioco è impattato, quasi cementato con rare occasioni da rete, con un Napoli chiuso con marcature asfissianti sulle fonti di gioco dei Nerazzurri, ma che erano tuttavia disposti a voler affondare, specie nel secondo tempo, non sentendo quasi mai il peso della gara di Champions. Quello che è stato evidenziato in questa specifica gara, è stato il non farsi male reciproco, ma così facendo non s’è fatto altro che cementare un gruppone di ben sei squadre in 1 punto, tutto sommato va bene così, perché pare che questo sia il campionato più livellato degli ultimi anni anche se… vabbè lasciamo perdere, perché con i se e con i ma non si va da nessuna parte. La disamina della gara appare pressoché evidente, il Napoli arroccato e pronto a pungere in ripartenza, nel perfetto stile del suo condottiero, e i ragazzi a effettuare una certa manovra avvolgente, che però in buona sostanza non ha espresso granché. Primo tempo che ha espresso due situazioni che hanno scosso lo stadio dal torpore in cui stava cadendo, in primis il malaugurato errore di Dumfries, che s’è perso il suo marcatore nel più facile dei tap-in sotto porta, per fortuna nel tramonto della prima frazione ci ha pensato il fantastico Calhanoglu, che ha tirato dal cilindro un tiro portentoso che non ha lasciato scampo il povero Meret. Parità ristabilita e tutti negli spogliatoi. La ripresa ci ha visto più pimpanti e il Napoli ancora più arroccato nel proprio centrocampo, diverse le nostre occasioni per far male ai partenopei, purtroppo come ci accade spesso, non riusciamo a fare goal con nitide occasioni che abbiamo elaborato, ma ritengo che prima o poi tutti verrà risolto in una quadratura del cerchio che si sta cercando, alla Pinetina, con la speranza che venga ritrovata al più presto. Sin qui tutto pareva essere nella norma, con la spartizione dei punti in palio, in un pareggio che forse darà più merito ai partenopei e il contestuale demerito nostro, se non altro per aver almeno provato a vincere questa gara. Ma come spesso accade, tutto viene definito in un disegno ben preciso: rigore contestato dai partenopei su di un evidente tocco di Anguissa sullo stinco di Dumfries, che è assolutamente reale e visto, a distanza di 5 metri a visuale libera, dall’arbitro Mariani. Ma la cosa che fa più specie e che il Var non ha visto altri ben 2 tocchi di mano dei difensori napoletani, uno molto più evidente, tocchi che l’arbitro non ha visto o forse ritenuto del tutto ininfluenti, ma come s’è visto ultimamente, il giudizio appare univoco: appena tocchi la palla con la mano o braccio ti fischiano il rigore, ieri no, vabbè lasciamo perdere. Sul dischetto si presenta il rigorista per eccellenza “sentenza Chalanoglu” che dopo una striscia positiva di ben 17 rigori realizzati, il 18esimo lo stampa sul palo. Non si può gettare la croce su di un giocatore che ci mette sempre l’anima e che ha sempre avuto il coraggio di tirare i calci di rigore, la sua infallibilità s’è fermata una sera di novembre, ma sono convinto che è pronto a ripartire con la stessa intensità. Direi che questo pareggio è figlio di una gara che dovevamo avere il coraggio di chiudere e non l’abbiamo fatto, con il nostro portiere spettatore non pagante di una gara alla nostra portata, spero solo che questi punti lasciati per strada non influiscano sul risultato finale. Sin qui tutto nella norma, ma la cosa che m’ha fatto davvero riflettere sulla sanità mentale di Conte e della sua sceneggiata di fine gara, dinanzi ai microfoni, ha messo su una pantomima della serie: siamo stati defraudati! Non sapendo che il rigore, da lui contestato, era assolutamente reale e veritiero, con il tocco seppur leggero c’è stato, ma qui non si evidenza l’entità e la forza del tocco per decretare un rigore che al 99% delle volte viene concesso. Assurdo il suo commento davvero fuori luogo, non ammettendo però che lui ha beneficiato di quel var tanto bistrattato, in quel di Empoli dove gli è stato un concesso un “rigorino” che ha portato in Campania 3 punti che non avrebbe certamente meritato, perché in quella specifica giornata non ha detto nulla, e non si è lamentato del var? Ritengo che il campionato ha ritrovato il solito vecchio Conte che, come ha sempre fatto in passato, cerca di protestare alacremente facendo passare tutto in secondo piano, non riferendo però della partita del suo Napoli che ha pensato solo a difendersi, anche se a onor del vero a fine gara potevano vincerla, ma ritengo che il solo punto conquistato è già grasso che cola. Caro Conte riferisci serenamente sulle occasioni create dal tuo Napoli, della tecnica e tattica espresse dai tuoi ragazzi in campo, anche perché tutti hanno visto il vostro comportamento e ritengo che quello sclero finale la dice lunga su quello che hai voluto nascondere, perché non sapevi a che santi votarti per dare una spiegazione plausibile sul gioco remissivo espresso dalla tua squadra in campo, dovendo preparare una sola gara settimanale senza aver altri impegni. Sono queste le gare, e direi l’ennesima, che ti fanno riflettere sul carattere che bisogna avere in campo, ma bisogna rendersi conto che ancora non c’è una lepre in campionato, tutti possono ambire a sogni che possono realizzarsi, visto lo status quo attuale e noi dobbiamo crederci ora più che mai, non possiamo mollare, non è nel nostro dna. …Amala!!!!

Antonio Dibenedetto Vivere con questi colori nel cuore è stata da sempre la mia prerogativa. Oltre non c’è nulla: solo l’Inter.

Leggi Tutto

Comportamento deleterio!!!


Scritto Da il 4/Nov/2024

Comportamento deleterio!!!

Ancora una volta incappiamo in un comportamento davvero deleterio per le nostre coronarie, non si può attende il 97esimo per avere ragione di una squadra che è venuta a San Siro per disputare la sua onesta partita. Oramai conoscono il nostro gioco e apportano sempre le più efficaci contromisure, ma la colpa è sempre più la nostra perché non riusciamo a chiudere delle gare dove la disparità di classe e contenuti è davvero evidente. Ci tocca sempre stare sul chi-va-là, noi sciupiamo in malo modo le numerose occasioni da rete, nel primo tempo ne ho contate ben cinque evidenti, e poi in ripartenza i lagunari a momenti passavano in vantaggio. Tutto ciò, ribadisco il mio concetto, non appartiene a una grande squadra, certo si va in campo in undici contro undici, ma la nostra classe è di gran lunga superiore a quella degli altri. Ho notato che quello che manca a questa squadra è la voglia di mordere, di affondare, di concretizzare quello che crea, talvolta si perdono in preziosismi che dinanzi al portiere avversario non devono sussistere, non si deve necessariamente entrare in porta con la palla, ma bisogna avere il coraggio di tirare se si è in posizione ottimale, oppure favorire il compagno meglio piazzato, tutto ciò è ampiamente documentato nella pagina quindici del manuale del calcio, fare goal è importante per vincere, altrimenti si soffre. Non è che il secondo tempo sia stato avaro di emozioni, tutt’altro, oltre alle altre innumerevoli occasioni da rete è arrivata la rete di Lautaro, oltre a quella di Mhkitaryan annullato per fuorigioco e tanto altro, a giudizio di un Var che se ti toglie poi ti dà, come in occasione del 97esimo, annullando la rete del pareggio lagunare per fallo di mano del giocatore ospite, che secondo il mio modesto parere affossa anche Bisseck con il braccio reo del tocco. Credo che tutti grideranno allo scandalo per il risultato striminzito, e sulla rete annullata da quel var che secondo i giornalai esteti del calcio, funziona perfettamente solo per l’Inter, certo se questi sono i risultati bisogna sempre prenderli per croce e delizia, s’è visto di molto peggio in questa domenica calcistica e oltre, una giornata all’insegna delle tantissime segnalazioni e proteste dei club, che purtroppo non partoriscono granché, tanto tutto è compiuto e indietro non si torna certamente, bisogna essere realisti e accettare ogni decisione arbitrale, seppur a malincuore. La nota positiva è che Lautaro è tornato a segnare per la seconda partita di seguito, importantissimo per la squadra ma quello che determina la nota negativa è stato Marcus Thuram, inguardabile ieri sera, s’è divorato di tutto e di più, poteva tranquillamente segnare come minimo due reti, talvolta si specchia nelle sue prodezze, sino al narcisismo, con quella voglia far goal a tutti i costi e quella voglia di protagonismo che una punta deve avere certamente, ma che talvolta è bello anche fornire un assist vincente al proprio compagno, non vi pare? È davvero dura da digerire una situazione del genere, in considerazione che la gara di ieri poteva assumere un risultato tennistico, invece ci ha fatto tremare sino alla fine e se non veniva, giustamente, annullata quella rete ora staremmo a discutere sull’ennesima partita gettata alle ortiche. Inzaghi deve cercare di scuotere i ragazzi da quel torpore irriverente di onnipotenza, che la squadra assume in campo giocando in maniera lenta e prevedibile, non siamo più affamati come lo scorso anno, si denota dai punti di ritardo ben 4 e una posizione in classifica in meno, tutto ciò deve far pensare e riflettere per quello che questa squadra sa e può fare, anche perché ora abbiamo la gara di Champions mercoledì e domenica nel posticipo ospiteremo un Napoli ferito, dalla sconfitta casalinga contro l’Atalanta, che non avendo impegni può allenarsi tutta la settimana al meglio, mentre noi saremo costretti agli straordinari. Ecco perché la gara di ieri poteva assumere vitale importanza nella gestione effettuata con più coerenza, risparmiando energie, bastava chiudere la gara già al primo tempo concretizzando le occasioni avute e magari con un netto tre a zero, tutto sarebbe potuto scorrere via senza sussulti e patemi d’animo finali, ma noi siamo l’Inter e le cose facili non ci piacciono. Ora il banco di prova tra sette giorni, sapremo se i ragazzi saranno stati all’altezza dell’arduo compito che l’attendono, solo capendo che siamo solo noi gli artefici del nostro futuro, non avremo dubbi su ciò che conta, cioè vincere: forza ragazzi, siamo con voi! …Amala!!!!

Antonio Dibenedetto

Vivere con questi colori nel cuore è stata da sempre la mia prerogativa. Oltre non c’è nulla: solo l’Inter.    

Leggi Tutto