…la squadra che vogliamo!
Il calcio per circa settanta minuti, cioè sino alla rete del nostro capitano Icardi, sembrava uno sport pieno di contraddizioni, nel senso che non dava merito nel modo più assoluto a chi stava dando spettacolo sul terreno di gioco. Pareva tutto al contrario di tutto, dove chi pressa, gioca e tira ma non fa goal, mentre gli altri rinunciano a giocare per ottantanove minuti, eppure restano in vantaggio con un solo tiro in porta peraltro da calcio d’angolo. Le statistiche della gara sono davvero implacabili a dimostrazione della sontuosa gara che hanno fatto i ragazzi. Snocciolando un po’ i numeri: i calci d’angolo sono stati a nostro favore per ben dodici a due, il possesso palla a favore dei nerazzurri per un totale del sessantasette per cento, mentre i tiri in porta sono stati quindici a quattro e quelli fuori ben undici a zero. Queste le sono le risultanze finali a dimostrazione della gara fatta dall’Inter a tutto campo, senza peraltro patire la benché minima sofferenza, anzi le nostre folate offensive sono state tal volta impressionanti e alla fine il portiere clivense, il trentasettenne Sorrentino, ha chiuso a doppia mandata la porta, per lunghi tratti della gara, riuscendo a essere il migliore in campo con ben undici interventi risolutori, pur subendo tre reti. Forse la squadra di Maran credeva di aver impattato andando in vantaggio e credendo che chiudendosi e rinunciando a giocare avrebbe avuto vita facile, invece no di frante a questa nuova Inter (speriamo sia l’ultima e definitiva), non puoi permetterti di aver chiuso la partita! In altre circostanze ho criticato lo spirito di gruppo di questa squadra, e di questo o quel giocatore inadatto, ma questa volta no, lodo in toto tutti indistintamente e in maniera inverosimile. Sarebbe semplice salire sul carro dei vincitori, ma se la critica è avvenuta dal sottoscritto, è stata fatta per il semplice e unico motivo dell’amore che nutro verso questi colori, che come ogni tifoso di questa squadra, va oltre ogni minima logica e vedere la squadra giocare male è una sofferenza fisica e psichica. Questa sera però, si è finalmente visto una vera squadra che gioca a calcio, il merito non va dato al singolo, non va dato al singolo, a chi ha fatto goal, né tanto meno va data addosso alla croce a chi ha sbagliato, le lodi vanno distribuite equamente con chi era in campo, chi era in panchina o a chi ha semplicemente assistito alla gara dalla tribuna. Né tanto meno va elogiato chi è appena arrivato o chi era l’asse portante di questa squadra, tutti hanno apportato un qualcosa d’importante questa sera, in termini di gioco calore e coesione, di voglia di sovvertire un’ingiustizia che si stava consumando in campo con una forza nuova e tanta voglia di correre, aiutandosi vicendevolmente. L’ultimo e considerevole imperativo che vi giriamo, è il seguente: così vi vogliamo e con orgoglio possiamo dire che siamo fieri di voi, e con questa condizione saremo sempre pronti al vostro fianco, affrontando le lunghe trasferte, o nei punti di raccolta nei vari Interclub, urlando il nostro amore per tutti voi, e con voi lotteremo e vi sosterremo sino alla fine. … Amala!
Antonio Dibenedetto