Ritorno al….passato!!!!
Se il buongiorno si vede dal mattino, come recita quel vecchio adagio, nel nostro caso vuol semplicemente dire che per quanto concerne la nostra cara e amata Inter, non è cambiata assolutamente nulla rispetto al passato, stante a quanto visto sinora. Sono state giocate solo cinque giornate di campionato, ma già la pazienza sta volgendo al termine nella considerazione che i migioramenti paventati rispetto allo scorso anno se ne sono visti ben pochi. Gli alibi stanno scemando e non vi sono più aggettivi per inquadrare al meglio la nostra squadra dopo la bruttissima gara di Bologna, dove l’onore è stato salvato dagli undici metri con un rigore secondo me, molto generoso quanto discutibile. L’undici felsineo, al nostro cospetto, ci ha quasi ridicolizzato, correndo il doppio e giocando in modo facile e semplice com’è la sintesi del calcio, senza fronzoli da ricercare, ma con molta sostanza socrificandosi in nome di uno sport che molti seri atleti hanno intrapreso come ragione di vita e come mestiere da cui trarre proventi per vivere. In molti si porranno il quesito: e l’Inter? La risposta è abbastanza semplice non adotta questa politica o per lo meno non tutti mettono in campo il corrispondente (in energia) di quello che guadagnano, e se poi ci mettiamo che ieri, secondo me, fra tutti se ne sono salvati o hanno raggiunto la sufficienza solamente in due su tutti quelli scesi in campo, compreso il tecnico, allora è tutto dire. Ai più è apparso evidente che tra le fila nerazzurre c’è chi tira la carretta da solo garantendo, con la propria classe e togliendo come si suol dire le castagne dal fuoco, quelle reti che sin qui hanno contribuito a sancire quelle vittorie tal volta insperate (vedi ad esempio Roma) che ci hanno fatto ancora una volta illudere. Altri invece, riferendomi a giocatori già in rosa da tempo, sembrano così abulici da dare l’impressione, nonostante tutto, di essere dei corpi estranei in seno ad una squadra che, mai come quest’anno, avrebbe dovuto avviare un’inversione di tendenza rispetto alle stagioni passate, invece continua a usare sempre lo stesso comportamento in campo senza adottare un sostanziale quanto perentorio cambiamento, propinandoci ogni volta spettacoli indegni e continue sofferenze! Non riesco a capire cosa possa passare nella mente dei giocatori nerazzurri, il motivo anzi la non motivazione nel cercare di realizzare in campo un gioco corale e una corsa uniforme di tutti, è davvero cervellotico direi quasi incomprensibile. Purtroppo è una mera costatazione se nelle ultime tre partite di seguito siamo stati in balia dell’avversario di turno e forse con la Spal la sofferenza in casa è stata lenita da un gioco forse a volte approsimativo, ma che almeno ci ha portato a qualcosa di concreto, ma Crotone ha fatto vedere una squadra senza nerbo che ha avuto ragione dei calabresi solo nel finale e poi l’epilogo a Bologna già commentato. Avversari non del tutto trascendentali, ma che ci hanno di fatto mostrato quello che purtroppo insegnano sin dalle scuole calcio, corsa con e senza palla, sovrapposizioni gioco con scambi veloci e in profondità, ma sembra che i nostri giocatori forse non hanno ancora recepito e mi chiedo ma non è che sono stati degli autodidatta? Altra domanda mi fa arrovvellare la mente, se sono bastate squadre di basso lignaggio a metterci in difficoltà, cosa succederà quando saremo al cospetto di squadre che non aspettano altro che farci seriamente del male? Ai posteri l’ardua sentenza, ma credo che sarà sempre la stessa storia: noi soffriremo da casa guardando la partita in televisione e loro in campo cercando di limitare i danni “camminando”. E’ risaputo oramai che ognuno gioca per conto suo e se il gioco corale che interpretano vuol dire una circolazione lentissima di palla e passaggi dalla facile lettura, allora vuol dire che davvero non ci siamo, non vorrei sbagliarmi ma anche quest’anno sarà uguale ai precedenti, altro che paventato ritorno nella coppa che conta, dovremo guardarci le spalle da insidie maggiori, da chi ha speso tanto, ma anche da chi ha orami un gioco consolidato e spettacolare cosa che da noi latita da troppo tempo oramai. Non basta azzecccare la partita ogni tanto, non basta credere che la dea fortuna ci assisti in maniera sistematica, ci vuole coerenza e credere nel proprio gioco e lavorare sodo, cosa che secondo me, mi dispiace tanto doverlo ammettere ma che non fanno al meglio, si nota perfettamente dagli svarioni che commettono in ogni parte del campo con errori di superficialità, poi ne vogliamo parlare del fatto che non si riesce più a mettere un cross decente in area di rigore per l’oramai isolato Icardi? Quelle poche volte che è stato servito, si sono viste delle marcature (con la Fiorentina su tutte). Io avrei preferito fare a meno dal formulare un simile sfogo, cosa che secondo me ogni tifoso interista vorrebbe urlare, ma ho dovuto farlo in questo simbolico foglio di carta, per dovere di cronaca visto che ho questo compito, ma questa non è la squadra di cui sono innamorato. Dov’è finito quello squadrone nerazzurro che ci faceva impettire dinanzi a tutti per il gioco e soprattutto per le vittorie? I tifosi nerazzurro accettano anche la sconfitta se la propria squadra in campo dimostri di sapere giocare a calcio, ci sono altri fattori che possono determinare una vittoria o una sconfitta, c’è l’avversario ma inanzitutto ci deve essere la “squadra”. I tifosi nerazzurri, quelli veri, aspettano in silenzio la nuova rinascita, ma deve essere sancita nel breve e prima che tutto non sia orami perduto. Io rimango ancora fiducioso, nonostante tutto e voi?…….Amala!!!
Antonio Dibenedetto