Ancora uno spettacolo….indecoroso!!!

Scritto Da il 25/Set/2017 - Stagione 2017/2018 |


D'Ambrosio rete       Abbraccio Spalletti D'ambrosio      

Ancora uno spettacolo….indecoroso!!!

In molti, compreso il sottoscritto, hanno creduto che dopo la brutta partita disputata al Dall’Ara martedì scorso, la sesta di campionato avrebbe potuto dare sollievo a tutti i tifosi con una gara di carattere, invece dopo i primi minuti, dove peraltro c’è stata la bellissima occasione di Perisic di poco alta sulla traversa, il vuoto assoluto, il nulla con il solito gioco lento, anzi lentissimo, farcito di tocchi sempre in orizzontale senza creare di fatti alcuna occasione da rete evidente. Il Genoa ha contenuto alla grande agendo in contropiede, anzi ha preso un coraggio inatteso spingendo in più di un’occasione, con questo non voglio dire che il nostro portiere ha dovuto fare gli straordinari, ma quando è stato chiamato in causa, ha risposto alla grande. Si rivisto qualcosina verso la fine della gara, tant’è che su calcio d’angolo c’è stata la rete di D’Ambrosio. Ora la mia domanda è purtroppo sempre la stessa, se non altro perché la sto formulando da diverso tempo ormai, ma è possibile che l’Inter debba giocare solo al massimo venticinque o trenta minuti con un gioco dicono accettabile e per il resto della gara rimanere in balia dell’avversario? Mi chiedo se soffriamo con le squadre di medio-bassa classifica, come ci comporteremo con squadre di altro lignaggio? Certo con la Roma abbiamo vinto, ma con tantissima sofferenza visti i tre legni colpiti dai giallorossi e se poi mettiamo sul piatto della bilancia quello che abbiamo patito per avere ragione di Fiorentina, Crotone e Spal, vittorie che non sono state proprio così limpide, ma che ci hanno fatto credere a quell’inversione di tendenza che abbiamo avuto negli ultimi periodi, in considerazione del fatto di aver intrapreso una strada, sebbene irta di difficolta, ma pur sempre idonea a risollevare in primis gli animi di noi tifosi e poi di una squadra che manca da fin troppo tempo dai vertici che contano nel calcio italiano. Tutto inutile è sempre la solita squadra che fa della sofferenza altrui una prerogativa di gioco, un gioco che latita che non è mai così fluente, che trova fondamento essenziale sull’azione individuale e che propone sempre gli stessi attori, mi chiedo: ma non è che la preparazione è stata sbagliata? In campo i giocatori sembrano così stanchi, come se avessero già disputato tantissime partite e siamo solo agli inizi, senza coppe nel mezzo, figuriamoci sino alla fine. E’ cervellotico credere che una squadra in campo non faccia il proprio dovere, se non compie quel lavoro per il quale è lautamente pagato e come se un muratore al posto di costruire distruggesse. In campo si va con grinta lottando e senza approssimazione, il bene dell’Inter lo devono ricercare per primi loro che indossano una gloriosa maglia, il contorno siamo noi tifosi che non di certo lesiniamo il nostro amore per questi colori e il nostro appoggio per loro che ci rappresentano, ma tutto ha un limite. Se ben oltre cinquantamila persone hanno deciso di ritagliarsi un piccolo spicchio di una domenica qualsiasi, dedicandosi a quell’hobby che amano di più, vorrà dire pur qualcosa se credono ancora in questa squadra, ma essere ripagati con questi spettacoli indegni credo che non se lo meritino, non c’è lo meritiamo neanche noi che di rado andiamo al Meazza, ma anche da casa posso assicurare che le sofferenze sono le stesse, anzi sono amplificate con un nervosismo che ci rimane per il resto della giornata. L’Inter non può permettere all’avversario di turno di lamentarsi per l’occasione sfumata di un risultato positivo, ha il dovere, per la classe che ha in organico di sovrastare ogni altra disquisizione altrui, non ci devono essere lamentele di sorta se giochi come squadra senza avere, come si diceva nel gergo, il braccino corto e tirando indietro la gamba, accontentandosi del minimo per risolvere la gara, ti può andare bene una volta, due volte o anche molteplici altre volte, ma non avrai mai il carattere di una squadra di vertice che in campo non mostra la sua superiorità. Sono queste le gare, dove naturalmente devi avere la forza di evitare sospetti, mostrando la forza di cui disponi e se poi forze esterne o una grandissima giornata del portiere avversario o se colpisci diversi legni, dicono il contrario, non puoi farci nulla ma almeno ti rendi conto di aver fatto il possibile per centrare la vittoria, ma se hai sputato sangue in campo, come dicono in questi casi, nessuno ti potrà mai dire nulla in contrario, né i propri tifosi e nemmeno quell’opinione pubblica fatta di giornalisti venduti sia della carta stampata sia delle emittenti televisive che non aspettano altro per gettare veleno e sentenze su di noi. Tutto è pilotato, ma se continuiamo con questi spettacoli, prestiamo sempre il fianco a facili e deleterie critiche, pensiamo in grande ma lottiamo in campo prendendo esempio dalle piccole squadre che devono salvarsi, con la consapevolezza che però il bagaglio tecnico è nettamente diverso!…. Amala

                                                                   Antonio Dibenedetto