Il calcio che ora… conta!!!
Finalmente! Forse questa è l’esclamazione che i tifosi dell’Inter hanno proferito stasera al termine di una gara fantastica, ma allo stesso modo tormentata, solo per via degli ultimi dieci minuti finali! I ragazzi questa sera hanno dato un saggio importante di quello che sono in grado di fare in campo, i presupposti si erano già visti già domenica scorsa al San Paolo e hanno proseguito anche seguito questa sera. Come spesso accade la felicità non è mai piena, in contrapposizione alle belle giocate, e sono state tante nel corso di questa gara, ce ne sono state tante sbagliate che hanno indotto, nei presenti sugli spalti come a casa, tanta preoccupazione per un risultato in ghiacciaia sino al minuto sessantotto. Poi come spesso accade dopo aver dato, il massimo è subentrata la superficialità (nell’occasione della rete Doriana), e la mancanza di lucidità in avanti per chiuderla in maniera definitiva, tant’è che ci sono state altre occasioni per chiuderla con il quarto goal. Non si possono concedere queste chance a una squadra, frastornata da un gioco spettacolare che finalmente i ragazzi hanno fatto vedere e poi dopo aver dominato in lungo e largo rinvigorirla con errori marchiani? In non amo addossare le colpe a nessuno ma questa sera Handanovic, che in altre circostanze è stato superlativo (in ultimo contro il Napoli), ha commesso errori che di solito non commette, ma non è stato il solo altro capro espiatorio della débâcle nerazzurra degli ultimi minuti, anche Miranda è stato figlio di questa involuzione incomprensibile. Oltre queste considerazioni, vorrei puntualizzare che la bellezza assoluta non esiste nel calcio, non si possono giocare oltre novanta minuti al massimo livello è fisiologico, in questa fattispecie in primis c’è l’Inter, ma questo non deve suonare come un campanello d’allarme, vorrei vederne altre di queste gare magari con un po’ di attenzione in più. Io di questa serata mi tengo stretto innanzitutto una maiuscola prestazione dei nerazzurri, mi si brillavano gli occhi quando hanno compiuto giocate spettacolari e voglio rimarcare in occasione della terza rete, seconda di Icardi, ci sono stati ben dieci passaggi consecutivi di prima intenzione che hanno raggiunto l’apoteosi con l’appoggio facile in rete del nostro “puntero”. Giocate come queste danno il senso che questa squadra sta imparando a conoscersi anzi a conoscere le direttive dell’allenatore, che non lascia nulla d’intentato anzi e sempre lì che incita, che si arrabbia, che grida, che motiva come farebbe un vero “mental coach”. E bene si, per me Spalletti oltre ad essere un buon allenatore è un grande motivatore e con lui è difficile che si molli la presa. I soliti detrattori della beneamata potranno dire, a ragion veduta viste le immagini, che l’Inter ha avuto fortuna e che la Sampdoria avrebbe potuto pareggiare, io rispondo a queste persone che oltre a segnare tre reti i nerazzurri hanno anche colpito ben tre legni che gridano vendetta e impensierito Puggioni in altre circostanze, io di parate strepitose di Samir non ne ricordo, forse una nel primo tempo per il resto pura accademia. Concludendo a queste persone vorrei rispondere anche di stare attenti che stiamo arrivando e che non succede, ma se succede ne sentiremo delle belle. Questa squadra mi sta piacendo sempre più, se prende coscienza delle proprie potenzialità e se vengono smussate certe sfaccettature allora si che saremo competitivi e ci toglieremo parecchie soddisfazioni! …..Amala
Antonio Dibenedetto