Sino alla fine!!!

Scritto Da il 7/Nov/2017 - Stagione 2017/2018 |


during the Serie A match between FC Internazionale and Torino FC at Stadio Giuseppe Meazza on November 5, 2017 in Milan, Italy.       IMG_20171106_121424_418

Sino alla fine!!!

Nel lunch-match di una domenica tipicamente invernale, San Siro è stato invaso da una marea nerazzurra di oltre settantunomila tifosi festanti, e tra questi noi c’eravamo: l’Interclub Giacinto Facchetti di Fano ha risposto “presente!”. E’ stata una levataccia giacché si è partiti da Fano località Treponti, alle cinque e trenta di una domenica uggiosa, ma la nostra consapevolezza e la voglia di far sentire il nostro incitamento ai ragazzi, portavamo dentro un calore e un entusiasmo tale da sovvertire l’aspetto climatico negativo direi davvero ostile, tipico di un inverno “lumbard”. Fortunatamente la pioggia non ci ha accompagnati nel tragitto per attendere il nostro turno ai tornelli e per raggiungere il nostro posto sugli spalti, ma alla fine ci ha dato quello che ci ha risparmiato inizialmente, ci siamo inzuppati questo sì, ma abbiamo avvertito la consapevolezza di avere una squadra che lotta, che sbaglia, che non molla, e questa condizione ci ha fatto superare tutto questo, certo che dopo tutte queste vicissitudini, sarebbe stato bello tornare a casa con una vittoria ma pazienza va bene così. Il nostro posto aveva un’ottima visione di tutto il campo eravamo nel settore della curva, diciamo ospite, abbiamo vissuto il fremito delle occasioni errate dalla scarsa vena di un Icardi che ha sbagliato due reti che in altre circostanze non avrebbe mai fallito. In contrapposizione però abbiamo potuto vedere la rete granata con un I. Falque che ha fatto tutto e, ahimè per loro, molto bene, siglando una bella rete con la complicità dei nostri difensori non l’hanno saputo arginare, benché superati in tre. Nel corso della gara d’interventi diciamo pericolosi Samir forse ne ha compiuto forse uno mentre Sirigu è stato sempre tenuto sulla corda. L’andamento della gara è stato vissuto con la consapevolezza che qualcosa poteva accadere da un momento all’altro, e se questa volta la dea bendata non ci ha aiutato, non dobbiamo preoccuparci, la buona sorte a volte ti da e altre ti toglie, l’importante è avere la coerenza e la coscienza dei propri mezzi. Quando abbiamo visto Eder scaraventare in rete la bella palla servita dal nostro capitano, credo che l’urlo di liberazione si sia sentito anche a Piazzale Lotto. Un boato misto a emozioni ma senz’altro di liberazione per una gara che si stava mettendo male, ma che abbiamo avuto la forza di raddrizzare. Certo la vittoria sarebbe stato un buon viatico visto i risultati della giornata che iniziava con la nostra gara, saremmo stati in vetta per circa dieci giorni, ma questo c’interessa relativamente, la cosa importante e crescere come gruppo, non dimenticando però che il nostro primario obiettivo rimane la Champions. E’ anche vero che se c’è anche la minima possibilità di un insperato titolo abbiamo il dovere di crederci, ma non giocando in questo modo! Anche ieri si sono viste, e poi dalla nostra posizione sono stati davvero ben evidenti, tantissime sbavature, una macchinosa ricerca del colpo a effetto, che se non riesce rimani in balia di ripartenze degli avversari che possono farti davvero male, abbiamo il dovere di giocare in semplicità e con una certa velocità e quando abbiamo adottato questo sistema, i pericoli per gli avversari sono arrivati in serie. Contro questi avversari davvero ostili non c’è altro metodo bisogna schiacciarli e non farli ripartire, loro erano racchiusi nella propria metà campo adottando un lodevole spirito di sacrificio tale da emulare quegli eroi del passato che porgevano al nemico il petto, quasi s’immolavano su ogni tiro dal limite dell’area dei nostri ragazzi, di fatto parando con il loro corpo prima del portiere. Con questo non voglio per nulla dare un’attenuante per la mancata vittoria alla mala sorte, per il semplice motivo che se l’azione è avviata bene sin dalla nostra difesa, prosegue nello stesso modo, ma se già inizialmente si sbagliano dei semplici appoggi in uscita (in primis Miranda che non sembra più lo stesso giocatore degli anni passati) e poi si mette in difficoltà il compagno (nello specifico Skriniar) della difesa con appoggi del tutto insensati, al posto di spazzare allontanando la palla da una zona pericolosa, vuol dire che ci sono cali di tensione davvero importanti e bisogna lavorare perché questi cali vengano meno in momenti importanti della gara. Non sempre gli appoggi sono sempre stati errati, ma la sensazione che più di un giocatore soffre di questa mania di ritenersi superiori agli avversari con giocate davvero cervellotiche, vero D’Ambrosio? Non voglio addossare tutto la colpa a loro dell’involuzione del gioco interista, ma ieri non tutti hanno mostrato quei progressi che si chiedeva loro, altro giocatore che sta subendo questa sua trasformazione è Gagliardini e dispiace perché ha mezzi naturali ben evidenti ha prestanza e carattere da vendere, ma la sua esuberanza, la sua irruenza non sempre agevola la manovra! Sono queste le gare che ti danno la certezza della maturazione di una squadra, gare come queste lo scorso anno si sarebbero perse tranquillamente, ecco l’inversione di tendenza che si richiedeva da più parti e che spero diventi sempre più evidente, i nostri ragazzi ci stanno mettendo tanta voglia e la loro caparbietà è il motivo per il quale non li lasceremo mai soli. Questo si avverte a inizio gara quando con le sciarpe nerazzurre tutte ben evidenti, ogni spettatore canta a squarcia gola il nostro inno, e per tutta la gara, i nostri cori accompagnano ogni azione dei ragazzi, l’amore rimane invariato per questi colori e sono sicuro che alla ripresa del campionato riprenderemo anche il nostro cammino verso quella gloria che bramiamo da tempo e che sicuramente meritiamo! ……Amala

                                                                                    Antonio Dibenedetto