Al peggio non ci si abitua…mai!!!
Oramai è una condizione radicata nell’essere mediocri, giocare senza costrutto e senza voglia nella ricerca di una vittoria che potesse essere risolutiva, ma al momento sembra solo una chimera, si attende quasi alla stessa stregua, mi scuso per l’accostamento, come la liquefazione del sangue di San Gennaro. Non voglio certamente accostare il sacro con il profano, ma oramai la vittoria dell’Inter è data dall’ambiente meneghino ogni volta, ogni maledetta domenica, parafrasando il titolo di un famoso film di qualche tempo fa, come la prossima e prontamente e puntualmente viene disattesa. Ogni buon proposito viene meno, ogni cosa sembra vana, meccanicamente i giocatori in campo giocano in un modo così insulso da dare l’impressione che a loro non freghi nulla delle sorti di questa gloriosa maglia e di tutto ciò che è l’Inter. Però nonostante l’esortazione e l’incitamento di quei tifosi che definirei quasi eroi, che puntualmente accorrono sugli spalti, non è cambiato nulla nel corso di questi ultimi due mesi, calma piatta non v’è una reazione degna di nota anzi, oramai è divenuta una costante alla quale purtroppo non c’è rimedio. E’ una questione davvero cronica non ci sono spiegazioni logiche, non c’è nulla che funzioni in campo ci sono solo figurine che promettono impegno invece, all’atto pratico al posto di tirare fuori i così definiti attributi, continuano imperterriti nell’incomprensibile modo di giocare commettendo errori così insulsi, così banali che non ci si crede. Tante volte, specie nelle ultime domeniche, tutti i tifosi che tengono a questi colori si approcciano, chi dal campo e chi dalla tv, a questa squadra in modo speranzoso, invece puntualmente vengono mortificati. La situazione è così incancrenita che non si vedono barlumi di miglioramento, è un’eterna agonia non c’è divertimento ad assistere alle gare dell’Inter, non v’è gioco e tutto sembra come un’irta salita che neanche il più esperto alpinista saprebbe in grado di vederne la fine. All’Inter non ci sono mezze, misure o si vince dominando l’avversario oppure si soffre terribilmente anche con avversario di basso rango, l’unica considerazione razionale che mi viene in mente in questi casi e l’imprecazione che mi viene dal profondo del cuore: io non mi diverto più! Credo che come me, tanti altri tifosi interisti abbiano proferito una simile imprecazione in più circostanze quest’anno, specie nella seconda parte del campionato. Nonostante ciò, pare che questo malessere, che avvertiamo noi tifosi, non interessi a nessuno né in società e secondo me neanche a Spalletti che continua nelle sue disamine cervellotiche in conferenza stampa, non è assolutamente coerente con quello che succede in campo, rimandando tutto alla successiva partita risolutiva, ma io ritengo che alla fine lui rimanga fedele solo al suo lauto stipendio che guadagna e come lui tanti altri calciatori. Dove sono finiti quei campioni che tutti ci invidiavano, ma soprattutto dov’è finito quell’insieme di calciatori che ci hanno inorgoglito per almeno quindici gare? Tutto finito in un’oblio che sta danneggiando il nostro equilibrio di tifosi, come si può dare ancora credito a questa squadra se continua con queste cervellotiche prestazioni? E’ mia convinzione che nell’ultima gara contro il Crotone, tutti quelli quei tifosi che erano assiepati sugli spalti dello stadio se ne sono resi conto, tant’è che a fine gara hanno accompagnato l’uscita mesta dei protagonisti alla scialba prestazione offerta, con sonore bordate di fischi che consolidano, mai come ora, la testimonianza che la pazienza del popolo nerazzurro sta man mano finendo, anche perché al peggio non ci si abitua mai, e ora? ….. Amala
Antonio Dibenedetto