Sprofondo…nerazzurro!!!
Purtroppo cari amici, che condividete con me questo tragico momento della nostra cara e amata Inter, anche stavolta siamo rimasti basiti per l’ennesima deplorevole prestazione dei nostri giocatori. Non si riesce a trovare una giustificazione che sia accettabile, plausibile e che possa in certo senso spiegare e conseguentemente legittimare quel lassismo che s’intravede in campo dei nostri calciatori. Una squadra che non riesce più a trovare un gioco che pare smarrito, forse mai di fatti dimostrato in modo sostanziale e continuo. E’ paradossale la situazione che stiamo vivendo, la frustrazione che assale noi tifosi al momento di guardare la nostra partita in tv, perché sappiamo che dovremo arrancare e soffrire sino all’ultimo secondo della gara, mentre prima non era così, o per lo meno era meno evidente. Tutte le squadre che incontravamo avevano un certo timore di giocare contro di noi, per lo meno nel girone d’andata, vuoi per la condizione forse ottimale, vuoi per lo sguardo benevolo che la dea bendata ci aveva riservato e che ora pare averci girato le spalle, in sintesi avevamo guadagnato un rispetto che ora ci è negato anche da squadre di basso lignaggio che non hanno nulla da chiedere al campionato, senza obiettivi evidenti. Questo però deriva dalla scarsa considerazione che abbiamo di noi stessi specie negli ultimi periodi, prima di Natale non era così, poi tutto d’incanto è accaduto l’inverosimile, una iattura ci è capitata tra capo e collo, non sappiamo più reagire alle avversità denotate dalla voglia di giocare delle squadre che ci affrontano. Sembra che i nostri giocatori di punto in bianco abbiano dimenticato il saper giocare a calcio, non si riesce più a essere pericolosi, le occasioni da rete nel corso di una gara sono sempre meno e a volte manca la giusta e cinica lucidità per realizzare quello che la squadra a stento riesce a creare. Non ci sono più quei giocatori che prendevano per mano la squadra con la loro classe, oramai come si dice in questi casi e usando un termine medico, l’encefalogramma è piatto. Dove sono finiti i vari Borja Valero, Vecino autentici muri di centrocampo che dispensavano palloni con la cura di un fine cesellatore, dov’è finito il Candreva che abbiamo imparato ad ammirare, mutuo perpetuo sulla fascia e che dispensava alle punte dei preziosi cioccolatini, sotto forma di cross, alle quali non restava che scartare e gustarne il contenuto. Dai radar è sparito anche un certo Perisic che pare essere il fratello gemello, quello scarso però, che non riesce più a essere incisivo, ma la domanda che martella la mia mente è la seguente: “ ma non è che queste persone si stanno risparmiando pensando al prossimo mondiale cercando di evitare infortuni deleteri per la loro carriera?”. Purtroppo a questa domanda nessuno mai mi darà una risposta concreta. Altra magra considerazione riguarda Icardi, nessuno ha mai parlato di un suo serio infortunio, ma di un lieve malessere, però sono già tre giornate che è assente e non si prevede nel breve un suo rientro, forse non è che le sirene ammaliatrici spagnole abbiano sortito l’effetto sperato, almeno per quello che riguarda la signora Wanda sua curatrice sia dell’aspetto fisico che di quello amministrativo? Anche a questa risposta nessuno potrà darmi una logica spiegazione. Cari amici dovremo tener duro, la situazione non è per niente rosea, continuando di questo passo forse dovremo accontentarci di quell’Europa di scorta che per alcuni è il massimo per l’impegno che hanno profuso per raggiungerla, per noi sarebbe una sorta di ripiego non certo lecito viste le premesse d’inizio anno. Spalletti ricorda e rincara la dose ogni volta che si presenta in sala stampa nel dopo gara, che la squadra soffre di una fragilità negli episodi chiave di una gara, ma lui è il tecnico e dovrebbe valutare al meglio la condizione della squadra e ridarle quell’equilibro e quella tranquillità che paiono essere smarrite e che in momenti come questi dove tutto gira male, sono davvero necessari. Bisogna restare con i piedi ben saldi per terra e sappiamo che continuare a giocare in questo modo non si va da nessuna parte specie ora che oramai il campionato è stato tagliato in due tronconi con due squadre che lottano per il titolo e tutte le altre che si contendono due posti per l’Europa che conta a tante altre per un piazzamento onorevole, non so fino a che punto per l’Europetta e noi? Parafrasando un titolo ricorrente qualche anno fa: “…speriamo che ce la caviamo!”…..Amala
Antonio Dibenedetto