Una sofferenza …infinita!!!
Finalmente questo maledetto campionato è terminato, e sino alla fine non ci ha lesinato, neanche in quest’ultima giornata, la consueta dose di sofferenza. Ora a bocce ferme, e dopo che lo spavento è stato di fatti metabolizzato, si può gioire per un piazzamento Champions che per il secondo anno consecutivo ci fa riveder le stelle! Certo come recitava una frase celebrare di qualche anno fa: tutto è bene ciò che finisce bene, questo è sicuro, ma a discapito delle coronarie no, non si può aspettare l’ultima giornata per raggiungere un obiettivo, che era il minimo indispensabile, per una società che vuol crescere sempre più. L’andamento di questa stagione ha vissuto, come ci sta capitando purtroppo negli ultimi anni, di tantissimi alti e bassi, di vere contraddizioni sia in campo sia fuori dal terreno di gioco. Secondo il mio modestissimo parere ci vuole, come d’altronde ho sempre sostenuto, moltissima coerenza in talune scelte che devono essere prese, anche se possono sembrare, d’acchito impopolari. Bisogna cercare di programmare il futuro nella maniera migliore, senza quelle scelte dettate dall’acquisto dell’ennesima figurina per placare la piazza, tutto deve essere pianificato con un tecnico che sappia quello che vuole, le pedine idonee per il suo gioco. Già il gioco, altra nota dolente di quest’annata, si è visto a sprazzi e la mancanza di continuità ha fatto la differenza con chi ci ha preceduto in classifica. Ora la priorità è di acquisire quel giusto grado di autostima, quella voglia di far prevalere la nostra fame di vittorie, che ci possa consentire di ritornare in auge in Italia come in Europa. Spalletti ha fatto del suo meglio, in due anni ha riportato l’Inter nell’Europa che conta, questo è sotto gli occhi di tutti, leggendo gli annali e la classifica questo è palese, purtroppo è anche vero ciò che non si può leggere tra le righe, quello che noi tifosi abbiamo dovuto tribolare con emozioni contrastanti sino alla fine. Tutto poteva sembrare più semplice, se il nostro sport preferito era il depauperare punti nel modo più scellerato, si era raggiunto un discreto vantaggio sulle inseguitrici, ma a poche giornate dalla fine, ci siamo fatti raggiungere e superare da una squadra, quella orobica, che ha terminato in crescendo la stagione. Come accade in questi casi, chi è causa del suo male pianga se stesso, è quello che mi sento di rivolgere a Spalletti e al suo entourage, come anche a quei giocatori che non vedranno rinnovarsi il contratto milionario che avevano preventivato facilmente, come anche in quei calciatori che avevano fretta di levare le tende, presto noteranno che il calore in altri lidi e ben diverso da quello meneghino. Tocca iniziare una nuova era facendo quadrato intorno al nuovo tecnico, individuando i giocatori che necessitano alla sua aspirazione di gioco e senza far tanti proclami acquistarli, lasciando le prime pagine della carta stampata ad altri a noi serve la praticità. Si parla oramai da diverso tempo di Conte che siederà sulla panca nerazzurra, certo taluni stanno già storcendo il naso per il suo passato bianconero, ma non si può negare però che lui è ammirevole per la sua tenacia e per lo sprone in quei giocatori che sembrano fare i lavativi in campo, certo lui non la manda a dire e per noi ci vuole proprio quest’atteggiamento. Di contro ci sono persone che proprio per il suo passato sono titubanti. Stiamo ereditando parecchio dai bianconeri, credo che Marotta sia stato il passe-partout, il grimaldello per scardinare le ultime resistenze salentine, affidandogli un progetto ma anche tantissimi milioni. Spero solo che un precedente non gli si accosti, ritornando indietro nel tempo all’annata scellerata dell’arrivo in panchina di un personaggio arrivato solo per destabilizzare un ambiente già di per se non tranquillo e mi riferisco a Lippi, che non ha mai lesinato, e messo in secondo piano il suo professionismo all’essere juventino. Noi siamo fiduciosi però, anche per via di un ritorno importante in seno all’Inter, quel grandissimo mediano che è sempre rimasto nei cuori nerazzurri, quel Lele Oriali che terrà d’occhio eventuali colpi denigratori in società. Attendiamo con ansia che tutto si profili al meglio, si parli chiaro con quei giocatori che vogliono rimanere e dettare le condizioni per le quali, il prossimo anno si dovrà per forza risorgere. Tutto ruoterà intorno a quello faranno in segno di riconoscenza, innanzitutto per noi tifosi che non lesiniamo mai di far sentire il nostro apporto caloroso di affetto nei loro confronti, quindi per la società che sta investendo tanto denaro per cercare di allestire una squadra degna del nostro amore e in ultimo, ma non per questo meno importante, per una maglia, orgoglio di noi tifosi che deve essere per loro motivo si fierezza. Godiamoci quest’estate che sebbene tardi a palesarsi, ci porterà una nuova ventata, speriamo, di novità interessanti. Dal sottoscritto un ringraziamento per la comprensione nella stesura di questi articoli post-gara, ho cercato di descrivere in ogni modo quello che il tifoso interista prova, a volte ci sono riuscito a volte no, ma ci ho sempre messo passione almeno sulla tastiera, quella stessa passione che tante volte è mancata in campo ai nostri eroi. Buona estate a tutti e arrivederci per la campagna abbonamenti, che sarà pubblicizzata a breve e che vedrà per i soci, vecchi e nuovi, dell’Interclub Giacinto Facchetti di Fano, tantissime belle novità, a presto e sempre Forza Inter!!! …..Amala!!!!
Antonio Dibenedetto