Inconcepibile!!!
Dopo l’amara sconfitta patita a Genova contro la Sampdoria, ecco che ci si presenta quella giusta gara che avrebbe potuto darci quelle motivazioni caratteriali importanti per poter affrontare gli altri impegni: mercoledì in Coppa contro la Fiorentina, quindi domenica la madre di tutte le gare, il derby d’Italia contro la Juventus. Questo pomeriggio diciamo che l’Inter a tratti ha espresso un ottimo gioco, specie nel secondo tempo, anche se nel primo comunque i ragazzi hanno avuto delle chiare occasioni da rete sventate da ottimi interventi del portiere romano, e nonostante tutto si sono trovati immeritatamente in svantaggio. Come spesso ci accade torniamo in campo con altro piglio e per venticinque minuti abbiamo comandato il gioco annichilendo la squadra giallorossa, tant’è che come conseguenza dei nostri sforzi è arrivata la rete di testa di Skriniar, ma il nostro orgoglio ci ha portato anche, dopo una manciata di minuti, al conseguente raddoppio, realizzato con una prodezza del solito Hakimi. Risultato ribaltato anche perché la squadra capitolina non ci stava capendo granché, attanagliata dalla forza e dalla gran mole di gioco prodotta dei ragazzi. Per onore di cronaca dobbiamo segnalare anche altre occasioni da rete sfiorate d’un soffio, quindi meritavamo più noi il terzo goal che la Roma il pareggio. Con il nostro atteggiamento in campo, abbiamo tenuto a distanza i capitolini anche perché preoccupati da Lautaro, gran bella gara la sua, avrebbe meritato sicuramente una rete, e dalle progressioni di Hakimi che imperversava sulla fascia senza dare scampo alla retroguardia giallorossa. Devo aggiungere che quest’oggi ha fatto una gara onesta anche quel Vidal tanto bistrattato, anche se ha sulla coscienza un paio di reti ciccate malamente, ma nel complesso bene. Sin qui tutto nella norma, con la squadra nerazzurra che finalmente stava giocando da par suo, ma non tutto può andare liscio: ecco che arriva la genialata del nostro tecnico che puntualmente ci mette del suo. Cosa s’inventa? Quando tutto faceva presagire che i ragazzi potessero impensierire e magari realizzare la terza rete, o quanto meno tenere i giallorossi lontani dalla nostra area, perché come diceva un grandissimo tecnico, la migliore difesa è l’attacco; bene inizia la cervellotica, e senza una ragione logica, l’inattesa serie di cambi dalla panchina. Toglie per primo Lautaro per un impalpabile Perisic, dando la libertà alla retroguardia della Roma di avanzare e noi in questo modo, con gli altri cambi, abbiamo arretrato conseguentemente la manovra. Vorrei chiedere al nostro tecnico qual è la motivazione secondo la quale ha messo in campo Gagliardini e Kolarov, avendo in cambio giocatori più adeguati, poi perché se hai tolto Lautaro non hai tenuto Hakimi e magari con l’inserimento di Sensi sarebbe stato capace di tener su la squadra, perché con il piede educato che si ritrova, avrebbe potuto lanciarlo negli spazi. Davvero inconcepibile la sua cervellotica scelta, anche perché da quel momento in poi non siamo stati capaci di oltrepassare la metà campo avversaria. La Roma osando gli è andata bene, tanto di spazio ne aveva e con un difensore, quel Mancini che spesso si propone in area avversaria, a pochi minuti dalla fine ci ha puniti. Anche questa volta il signor Conte ha toppato, con delle scelte che ci sono costate due punti che sarà dura recuperarli nel breve, anche perché domenica avremo difronte la squadra torinese che dal lontano 2016 non battiamo, con in panca De Boer. L’amore che provo per questi colori mi porta a discernere in considerazioni che prevaricano quelli che sono i dettami del tifoso becero con paraocchi, sono realista e da sportivo e tifoso di vecchia data, non posso negare l’evidenza di una squadra quand’è in difficolta e non riesce ad esprimere quel gioco che sa fare, come ha mostrato più volte, sebbene a sprazzi. L’Inter si ama in maniera incondizionata questo è certo, ma è anche vero che se le cose non vanno in campo nella maniera che merita questa squadra per la qualità che ha, bisogna avere il coraggio di affermarlo senza avere il timore di dire castronerie, tanto è dinanzi agli occhi di tutti quello che accade sul rettangolo verde. Il realismo deve essere parte integrante di un tifoso, che deve essere innanzitutto anche uno sportivo. Ora dobbiamo tenere i piedi ben saldi in terra, giocando come sappiamo, prendendo spunto da quello che siamo stati capaci di fare in campo, specialmente nel secondo tempo di oggi all’Olimpico, dobbiamo crederci! ..Amala!!!!