Tutto è bene, ciò che finisce… bene!
Continua il countdown verso il nostro ambito traguardo, certo chi è secondo ci ha rosicchiato due punti, ma va bene così il vantaggio ci lascia ancora tranquilli. Ancora sette gare dove la matematica ci dice che per ambire al nostro sogno mancano ancora 13 punti sui ventuno disponibili, non un’enormità in considerazione che in queste gare lo scoglio, diciamo più impegnativo, è rappresentato dalle gare con Roma in casa e Juve fuori. Ora però non dovremo cadere in quella trappola di preventivare le gare, giocare senza fare calcoli, affrontare uno step per volta e giocarci queste ultime partite come fossero finali, mettendo in campo quella mentalità che ieri sera ha denotato crescita, francamente devo dire che mi è piaciuta tantissimo. Certo l’episodio che vorrei prendere in considerazione è stato quello dello svantaggio alquanto sfortunato, ne è dimostrazione il segno d’Insigne che con le mani non ha disegnato un cuore da destinare a chissà chi, ma il gesto eloquente della fortuna sfacciata di chi ha fatto un tiro non proprio irresistibile, che si è concluso con il patatrac dell’autorete. Sono proprio questi episodi che determinano la giusta reazione della squadra, che in altre circostanze avrebbe perso la gara, invece ieri ha reagito, dimostrando una grande solidità mentale. Se poi a dimostrazione di quanto i ragazzi hanno creato in campo, ci sono di supporto i due legni colpiti e altre occasioni non sfruttate al meglio. Forse vincere la gara ieri sera avrebbe rappresentato il non plus ultra, a dimostrazione di quello che si è creato, ma va bene così, bisogna essere sportivi e affermare che il pareggio è stato il risultato più giusto, anche perché avevamo di fronte un bel Napoli che ha meritato il punticino per far muovere la sua classifica, proponendosi per un posto al sole. In queste ultime sette partite, non appare tutto scontato, ci sono delle posizioni da guadagnarsi, con un’avvincente conclusione di campionato che non si vedeva da anni. Ora più che mai per le inseguitrici, gli scontri diretti appaiono sempre più basilari, forse noi saremo, l’ago della bilancia per alcune squadre. Sanciremo la loro gloria che può essere vana, ma anche un viaggio all’inferno che si stanno meritando, per la superbia che mettono in campo tutte le volte. Noi dovremo guardare a noi stessi, tenendo presente e senza dimenticarci qual è il nostro obiettivo, cercando di raggiungerlo quanto prima. Voglio concludere spiegando le mie ragioni, che esulano da ogni discorso economico, sulla fantomatica Super Lega. Io non voglio entrare nel merito delle cose, ma viste le premesse appare una sorta di colpo di stato al governo della Uefa prima e della Fifa poi. Secondo il mio modesto parere che senso avrebbe creare due gironi con le migliori squadre europee, senza il bene placido dell’organo che ha governato da sempre le Leghe nazionali? Lo si fa tutto per danaro, ho letto di un banchiere che introiterebbe, alle società affiliate, miliardi di contributi. La mia domanda di questo passo che fine faranno le coppe internazionali? Che valore avrebbe la giustizia di giocare un campionato che non premierebbe le posizioni in classifica, tanto chi va a fare questa Super Lega sono sempre le solite squadre, mi dite il principio di sportività dove va a finire? Secondo queste persone, l’Atalanta, la Lazio, la Roma o il Napoli non avranno più chance di un prestigioso panorama europeo: assurdo! Speriamo che tutto venga vanificato e chi ha ideato questo scempio si ricreda. Vogliono sportività e spettacolo? Bene ripristiniamo la vecchia formula della Coppa Campioni con incontri di andata e ritorno ed eliminazione diretta, senza fare quei gironi che permettano di fare calcoli, tanto se va male un incontro, si può sempre recuperare l’eventuale terreno perduto. La voglio buttare lì perché, sempre per la spettacolarità dei tornei, non si ripristina la Coppa delle Coppe, così almeno avrà un senso vincere la coppa nazionale. Sono tutti discorsi questi di chi ama questo sport, che tiene a questi colori e che al momento è dispiaciuto che in questa masnada di società affiliate ci sia la nostra cara e amata Inter. Ho letto anche che l’organo internazionale, l’Uefa, prenderà sanzioni drastiche contro coloro che non abbandoneranno quest’idea di far da soli, ultima domanda ha senso effettuare, quindi intavolare quest’idea con il parere contrario delle Leghe di riferimento? Chi gestirà tutto il panorama organizzativo? E le nazionali che fine faranno, come i mondiali e gli europei? Signori chi deve riflettere lo faccio con cognizione di causa, non massacrate uno sport che nonostante tutto appassiona miglia di persone, tifosi e non, che amano il calcio così com’è!!! …Amala!!!!