Apoteosi!

Scritto Da il 3/Mag/2021 - Stagione 2020/2021 |


Apoteosi!

La terra calabra, nel pomeriggio di un sabato di inizio maggio, ci vede protagonisti di una gara intensa al cospetto di una squadra, il Crotone, che non aveva nulla da chiedere a questo campionato, essendo oramai con quasi due piedi nella serie cadetta. Certo sulla carta sono quelle gare il cui risultato appare scontato, ma chi è in difficoltà vuole tirar fuori quel po’ di orgoglio rimasto per fare bella figura al cospetto dei primi della classe. Allo Ezio Scida i ragazzi hanno avuto la pazienza di attendere il momento propizio per affondare i colpi necessari per portare a casa l’intera posta in palio, senza peraltro mai accusare affanno e senza che il nostro Samir abbia dovuto compiere interventi importanti. Come spesso ci sta accadendo da un po’ di tempo, sono i legni i nostri principali avversari, anche nella gara di sabato pomeriggio, sono stati ben due i pali che hanno respinto le occasioni della LuLa, occasioni nelle quali il pur bravo Cordaz non avrebbe potuto fare granché. A occhio nudo s’è potuto notare che quando i ragazzi volevano accelerare nella manovra, le occasioni arrivavano e non solo per le due reti, ma anche in altre circostanze, come nella rete giustamente annullata per un fuorigioco millimetrico di Perisic. Ad avvalorare questa mia tesi è giunta la testimonianza, che mi ha fatto davvero piacere, ascoltando l’intervista di Serse Cosmi che ha elogiato il comportamento dei suoi, che non potevano fare molto di più, e tal volta parevano impotenti di fronte all’Inter. Sottolineando che i nerazzurri ben allenati da Conte, che grazie alle doti tecniche che possiedono, miste alla caparbietà del tecnico che li giuda in maniera perfetta dalla panchina, sono in grado di cambiare, repentinamente, marcia in qualunque momento, dando l’indirizzo desiderato alla gara. Tutto è stato compiuto con la giusta determinazione, portando a casa quella vittoria che avrebbe determinato la sicurezza matematica di uno scudetto meritato, dovevamo solo attendere le gare della domenica, per un riscontro oggettivo per scatenare tutta quell’esultanza gioiosa che avevamo in corpo, e che per tanti anni è rimasta soffocata per colpe che non sto certo a discernere in questo momento. Dovevamo solo attendere il giorno successivo, consci che in caso di vittoria degli orobici, dovevamo rimandare il tutto alla gara interna contro la Samp, ma che alla fine tutto si sarebbe ugualmente compiuto. Il pari di Reggio Emilia invece ci ha consegnato tutto subito, senza dover attendere ulteriormente, e alle 16 e 53 l’attesa si è trasformata in apoteosi. Finalmente il 19esimo scudetto è arrivato, spodestando dal trono principe di campioni d’Italia, coloro che per tanti anni l’hanno occupato. Non c’è nulla di più esaltante poter vincere un titolo, così bramato, così atteso con chi ha fatto la fortuna del club torinese e che ora appartiene alla nostra storia. Nei confronti di Antonio Conte da Lecce tutti devono fare il mea culpa, in primis il sottoscritto che a volte l’ha criticato a spada tratta per alcune scelta opinabili, per carità, ma che all’uscita dalla coppa che conta in assoluto, credo si sia reso conto che era giusto dare una sterzata decisiva, assumendosi ogni colpa della disfatta, proteggendo la squadra da ogni infiltrazione esterna lasciandola lavorare con serenità. In questo frangente mi è sembrato il giusto comportamento di un tecnico che prima di ogni cosa vuole la vittoria, non dico castronerie, se è sembrata la stessa identità che assunse il mitico e indimenticato Mou, in talune circostanze, essendo l’unico parafulmine possibile per la squadra. Ora non dobbiamo mollare, abbiamo da rendere una stagione indimenticabile, dobbiamo creare i presupposti affinché questa stagione tanto fantastica, si connoti nella disfatta per gli avversari, tanto amara e psicologicamente deleteria, da farli cadere in un baratro senza fine. La squadra ha l’obbligo in primis per sé stessi e per il club, quindi senza dimenticare noi tifosi, di non regalare nulla a nessuno, oramai lo scudetto è stato vinto ma c’è da mettere in carniere qualche testa eccellente, ora più che mai! … Amala!!!!

Antonio Dibenedetto
Vivere con questi colori nel cuore è stata da sempre la mia prerogativa. Oltre non c’è nulla: solo l’Inter.