Il poker servito!

Scritto Da il 22/Ago/2021 - Stagione 2021/2022 |



Il poker servito!
Finalmente! Questa è l’esternazione che credo il popolo interista abbia gridato, dopo la parte iniziale di questa martoriata stagione che ci vedeva penalizzati e monchi di elementi imprescindibili nel nostro organico. Ad iniziare dal nostro condottiero Conte, che il giorno dopo la festa per la vittoria del 19esimo scudetto ha rassegnato le dimissioni, però solo dopo un cospicuo indennizzo, circa la metà del suo salario pattuito. Forse aveva già avuto sentore delle difficoltà economiche future della società, per cui non si sarebbe potuto far il calcio mercato come avrebbe voluto lui, quindi era giusto cambiare aria, anche se a mio modesto parere l’intelaiatura della squadra sarebbe rimaste pressoché la stessa. Con tutto il rispetto per questo allenatore e per la sua scelta, dobbiamo solo ringraziarlo se in soli due anni siamo ritornati lì dove osano le aquile: le cime assolute del calcio nazionale. I mass media ci sono andate a nozze su questa questione, attaccando una società che stava raschiando il barile per la sopravvivenza, come se tutte le altre godessero di tantissimi fondi economici in eccedenza. Si sa la pandemia ha colpito tutte le società in egual misura, forse a maggior ragione chi aveva sottoscritto sontuosi contratti con giocatori di spicco, ma questo purtroppo è un male comune. Mancano ancora circa nove giorni alla chiusura del calcio mercato estivo, e facendo i debiti riscontri siamo stati penalizzati dalla partenza di due pedine importanti come Hakimi e Lukaku, ma a detta degli addetti ai lavori, erano delle scelte obbligate. Forse per il marocchino sicuramente, ma per il belga no! È stata una sua scelta e credo tutto provenga dal fatto che aveva lasciato il Chelsea da giovane, e ha accettato di ritornarci per un certo senso di rivalsa. Credo che altre operazioni importanti non se ne faranno più, di così eclatanti, almeno spero e mi auguro fermamente che tutto rimanga circoscritto a quelle sole due partenze importanti. Un piccolo appunto cari amici lettori, sicuramente condividerete questa mia considerazione, sarebbe il caso che questi presunti idoli, in sede della conferenza stampa di presentazione nel nuovo club, di evitare dichiarazioni del tipo finalmente gioco nella squadra che tifavo da bambino, oppure di baciare la maglia, questo è un privilegio destinato a pochi che sanno realmente cosa voglia dire far parte di un progetto e della storia di un club, quelle bandiere che non esistono più: i vari Zanetti, Maldini, Totti Del Piero sono di un’altra epoca, quindi voi che siete soggetti e succubi del dio denaro evitate certe pantomime, sapendo che dietro l’angolo ci sarà sempre chi offre di più che vi farà vacillare! Dopo questa premessa d’obbligo, secondo il mio modesto parere, veniamo a quello che è accaduto nel nostro consueto sabato italiano. Parte il campionato e dopo un rodaggio di gare amichevoli, dove si è visto il valore di un insieme di tutto rispetto e con acquisti mirati senza svenarsi per il compimento di una squadra che secondo me potrà dire la sua, anche in questo campionato. Simone Inzaghi è un allenatore che merita rispetto e sono sicuro che saprà farsi valere, il gioco della squadra è oramai consolidato, visto che adotta lo stesso metodo del predecessore e ieri pomeriggio si sono viste delle belle giocate e un insieme di giocatori che davvero danno del tu al pallone. La cosa però che mi piace rimarcare è la felicità negli occhi dei tifosi, finalmente si è potuto tornare a far vibrare i cuori vedendo all’opera i propri beniamini, anche se a mezzo servizio, il Meazza era pronto a far esplodere nuovamente i cori festanti dei tifosi accorsi e il boato tipico alla segnatura di una rete. Come si direbbe in questi casi: buona la prima, oppure chi ben comincia… ma io dico semplicemente: finalmente ecco l’Inter che vogliamo, che macina gioco ed occasioni in serie, lasciando le briciole agli avversari, considerando che gli abbiamo concesso una sola giocata utile al minuto 44 del primo tempo. Certo il Genoa non mi apparso irresistibile, ma queste gare non si giocano sulla carta, bisogna correre e fare goal e se i ragazzi ne hanno realizzati ben quattro, senza considerare le due reti annullate per fuori gioco, il bottino poteva essere più cospicuo, ma va bene così. Era necessario partire bene e noi l’abbiam fatto, ora una gara la prossima contro gli scaligeri dell’Hellas che ieri è stata sconfitta, a mio parere immeritatamente, contro il Sassuolo e poi ci sarà la prima sosta per la nazionale. Avremo del tempo dedito alle riflessioni, oggi godiamoci la bellezza di una squadra che ci ha restituito quella bella sensazione di farci vibrare l’animo di emozioni che si erano sopite, ma con fragore sono venute fuori: perché noi siamo l’Inter e siamo i campioni d’Italia in carica! …Amala!!!!
Antonio Dibenedetto
Vivere con questi colori nel cuore è stata da sempre la mia prerogativa. Oltre non c’è nulla: solo l’Inter.