Una vittoria davvero importante!
Sotto una pioggia copiosa ed insistente, e nonostante il terreno pesante, l’Inter ha fornito una prestazione eccellente, fatta di molteplici scambi in velocità e sovrapposizioni decise, che hanno scaturito diverse occasioni da rete. Però devo porre l’accento su di un problemino che pare non avere sorta di conclusione, la concessione agli avversari dei minuti finali. Certo a Venezia non s’è avvertito, al contrario della gara casalinga contro il Napoli, dove siamo stati decisamente in difficoltà, questa volta abbiamo con caparbietà ottenuto il giusto premio per un raddoppio guadagnato sul filo di lana. Con questo non voglio dire che il risultato sia stato in bilico anzi, abbiamo concesso ai lagunari un solo tiro dal limite ben parato da Samir, nel primo tempo e un paio nel secondo senza peraltro andare mai in sofferenza. La squadra ha giocato davvero bene, direi a tratti in modo magnifico, questo non fa altro che incrementare la loro autostima, e in noi tifosi la consapevolezza che tutto possa ancora addivenire, non tutto è precluso a questa squadra, ritorno su di una frase che potrebbe sembrare banale, ma il futuro è nelle nostre mani e se saremo bravi potremo scrivere una bella pagina della nostra storia. Queste sono cose che ci gusteremo con il tempo, se saremo bravi a pensare ad ogni gara con il giusto piglio, senza guardare più in là di un incontro alla volta. Anche nella gara di sabato si sono viste delle difficoltà oggettive con il classico cambio di attenzione abbassando il centro nevralgico del gioco, con un Dzeko sceso spesso a centrocampo e oltre, lasciando vacante il suo posto in attacco. Vorrei sapere come mai avviene questa condizione se è dettato da accorgimenti tecnico-tattici oppure è il nostro tecnico che impartisce tali ordini. Anche perché questo dispendio di energie prosciuga un giovane calciatore togliendo lucidità nelle giocate, figuriamoci ad un atleta di trentacinque anni che sebbene integro, ma pur sempre un trentacinquenne. È anche vero che in campo ci sono gli avversari, e ieri sera in campo c’era una buonissima squadra che ha mostrato di non aver alcun timore riverenziale al confronto dei ragazzi, un Venezia che credo si possa salvare tranquillamente per il semplice motivo che è ben allenata e possiede un buon organico, ma la cosa che è davvero da applausi che la società lagunare ha dato il giusto merito agli avversari con tweet degni di standing-ovation. Dopo la gara hanno comunicato apprezzamenti sui social, per tutto l’ambiente nerazzurro a partire dal nostro tecnico: “Il tuo gioco è mozzafiato”, ed ancora: “non possiamo che rendere onore al merito” e poi sulla squadra: “Abbiamo lottato con le unghie e con i denti per 90 minuti, contro una squadra molto forte, ma siamo molto fieri perché ci sono le basi per migliorare la nostra giovane squadra!” Leggendo queste dichiarazioni si devono assolutamente fare i complimenti di serietà ad una società, che non ha accampato alcuna scusa per mascherare una sconfitta. Sono queste le cose belle di un calcio che è divenuto malato perché persegue come fine ultimo solo il danaro, calpestando quelli che sono i reali valori della sportività, in tutte le connotazioni possibili, in campo e fuori. Dopo queste che sono, per me dovute, concludo questo mio intervento con la consapevolezza che ora bisogna continuare in questo modo, con la stessa grinta, perché parafrasando il titolo di un film del grandissimo principe della risata, chi se ferma è perduto. Credo che a noi non accadrà, perché l’Inter per noi è il massimo, altro non c’è!!!! …Amala!!!!