L’ottovolante!
La premessa è d’obbligo quando si formalizza un titolo del genere. Appare semplice dare il titolo ad un articolo che porta a compimento un’ennesima vittoria, non di certo esaltante ma di rendimento, che comunque ha prodotto uno score importante di azioni, con statistiche e numeri a dir poco impressionanti, che dando il senso di quello che hanno fatto i ragazzi e fanno capire l’andamento della gara. Un possesso palla senza pari con una percentuale altissima oltre il sessanta per cento, con tiri in porta undici a cinque a nostro favore di cui ben sei nello specchio, una rete annullata dal Var per un fuorigioco di un’unghia, ma ci sta con la nuova tecnologia. Mi fermo qui nel discernere altre statistiche. Nel primo tempo abbiamo regalato ingenuamente la rete del pareggio ai capitolini, un infortunio che non si deve vedere nei campi di serie A. Vorrei sottolineare che quello è stato il primo tiro in porta, mentre il secondo di Pedro, poco dopo, era tutto al più un cross verso il centro area, tutto qui il gioco d’attacco della Lazio, che ha visto bene di difendersi prima di offendere. Mentre i ragazzi oltre alla bellissima rete di Bastoni ha prodotto altre belle e nitide occasioni da rete annientate dalla buona sorte del portiere ospite ancor prima della sua bravura. Eppure nonostante tutto si rientrava negli spogliatoi con un risultato di un pareggio che ci stava davvero stretto. Nella ripresa la Lazio ha provato qualcosa di più, ma occasioni dare vere è proprie non ve ne sono state, tranne un liscio clamoroso di Sergej appostato nella nostra area piccola. I ragazzi hanno invece spinto con generosità creando altre occasioni, come i due tiri in porta di Dumfries e Perisic nella stessa azione. Infine la bellissima rete di Skriniar su un cross perfetto e ben dosato di Bastoni, consacrato giocatore duttile a tutto campo, sempre più l’anima di questa squadra. Piccola considerazione quando il nostro atomico attacco stecca, ci pensano i difensori a portare a casa il risultato. Stecca per modo di dire, Lautaro avrebbe meritato ben più di una rete, ma dalla sua purtroppo c’è stata la sfortuna di aver trovato il vigile arbitro del var ad annullare una rete bellissima e poi la fortuna del portiere laziale sulla semi-volee su cross di Dumfries. Alla fine tutto è bene ciò che finisce bene, hai ragazzi non si può rimproverare nulla, se non l’assenza di quell’essere cinici che continua a mancare in parti salienti della gara, poiché quando si ha l’opportunità di ammazzarla non bisogna essere molli, concretizzando al meglio le opportunità che si creano, senza dare adito agli avversari di credere di poter aggiustare una gara che altrimenti non avrebbe avuto storia. Piccola considerazione, dopo la gara ho visto un po’ di tv, in special modo il programma Mediaset su Italia uno, ho spento dopo pochi minuti quando un giornalista, presunto tifoso laziale, ha detto che i bianco-celesti avevano fatto una gara perfetta e che avrebbero sicuramente meritato il pari. Sarà ma la sportività non è di questo mondo, oppure mi chiedo forse io ho visto una gara diversa? Ma non si rendono conto queste persone le castronerie che dicono, perché non connettono il cervello prima di aprire bocca? In studio c’era il giornalista nerazzurro Biasin non so se ha poi replicato a quella sua uscita davvero infelice, spero l’abbia fatto, perché altrimenti davvero il calcio può essere considerato uno sport dove si parla a vanvera e si dice il tutto al contrario di tutto anche se ognuno può trarre le proprie conclusioni fuorché non abbia gli occhi foderati di prosciutto, presumo che questo cristiano gli abbia avuti ieri sera. Ultima considerazione sull’operato dell’arbitro di ieri sera che mi è sembrato alquanto disattento. Spiego l’arcano. In primis non ha fatto battere un angolo ai nostri perché a suo dire il tempo era scaduto, mentre a fine gara invece ha fatto tirare comunque l’angolo alla Lazio a tempo scaduto, se avrebbe fatto la rete del pareggio in quell’occasione secondo me sarebbe venuto giù San Siro. Primo errore di mancanza di equità. Secondo episodio, per me davvero importante. Il rosso al laziale Zaccagni, poi convertito in giallo. Bene quell’intervento da killer su Barella avrebbe meritato ben oltre il giallo, ma nella stessa azione, Pairetto ha perso i lumi della ragione non considerando che l’altro killer Radu, dapprima ha fatto un fallo abbastanza plateale e scoordinato su Lautaro, non contento ha commesso nel corso della stessa azione un altro fallo durissimo su Dumfries. Caro signor arbitro si legga bene il regolamento, Radu ha commesso due gravi falli nella stessa azione, qui non c’è come al supermercato il due per uno, se vi sono due falli passibili di giallo vanno dati e il signorotto colpevole sarebbe dovuto andare a fare la doccia, nel calcio non è prevista la compensazione. Questo il giornalista laziale non l’ha detto, doveva essere più onesto dicendo che la Lazio è stata fortunata ad uscire dal campo con la sconfitta di misura, perché le risultanze potevano portare ad altro punteggio. Ora testa a mercoledì, in palio c’è il primo trofeo della stagione, non dobbiamo ripetere gli stessi errori commessi in campionato lasciando spazio ai torinesi, bisogna affondare i colpi ridimensionando questa squadra che crede di poter dire ancora la sua. Dobbiamo solo giocare come sappiamo usando la testa e acquisire quell’essere cinici che da troppo tempo si chiede a questa squadra. Forza ragazzi alziamolo questo trofeo, perché noi siamo l’Inter e il resto non c’interessa!!! …Amala!!!!