Ancora in… bianco!
Un titolo davvero emblematico, non solo per la divisa di gioco indossata a Marassi, ma per la situazione incresciosa dei ragazzi, che non riescono più a finalizzare: la via della rete appare di fatti preclusa! Per fortuna il mese di febbraio si è concluso, seppur mestamente, facendoci dissipare un tesoretto di punti invidiabile, rimettendo tutto in discussione non solo il primato, ma anche la nostra solidità emotiva. Il mese più corto dell’anno è stato per noi il mese più disastroso, in considerazione che nelle sette gare disputate, con i ventuno punti opinabili, ne abbiamo portati a casa solo nove, con uno score di due vittorie, tre pareggi e due sconfitte, con sei reti all’attivo e ben sette subite. Questi non sono certo numeri da prima della classe, anzi, per non parlare delle tantissime occasioni create, che non siamo stati capaci di finalizzare al meglio, concretizzando il gioco prodotto: certo per nostra incapacità ma anche per la bravura del portiere avversario. Dopo aver snocciolato questi numeri infelici, che non sono di certo un vanto per una squadra che punta al successo finale, ma è la realtà purtroppo; la cosa che più preoccupa è la mancanza di cattiveria, come dicono nel napoletano quella “cazzimma” che determina la forza di coesione di una squadra forte, che domina. Questo carattere è parso evidente in alcune di queste gare, o per lo meno in parte di esse, anche se poi il risultato finale non è stato certo a nostro appannaggio. Non bisogna essere disfattisti questo è certo, ma vedere una squadra che arranca anche difronte al minimo ostacolo non ci far star sereni. Abbiamo intuito che contro di noi fanno tutti la partita della vita, ci può stare, dobbiamo essere bravi noi a rendere vano gli sforzi degli avversari e non agevolarli con la nostra inconcludenza, con errori banali di scarsa concentrazione, specie nel reparto difensivo. Bisogna però anche considerare che se gli avanti facessero il lavoro per cui sono pagati, e lautamente, ora staremmo sicuramente parlando di altre circostanze. Marzo è alle porte, di solito recitano le persone anziane: è pazzerello, forse è quello che più si addice alle nostre caratteristiche, quindi dovremo dar fondo a tutto quello che abbiamo nel cuore e rendere un omaggio reale alla maglia che s’indossa. Tra due giorni ci sarà il derby di semifinale della coppa nazionale, sappiamo come dovremmo affrontarlo, facendo tesoro degli errori commessi in quella gara che ci ha tolto le nostre certezze, di una squadra che gioca si bene, ma che deve anche realizzare e non sprecare occasioni in serie. Quella deve essere la gara della svolta, in considerazione che da quella disfatta, le nostre sorti hanno avuto una disgraziata involuzione. È il periodo giusto per far vedere la reale forza dell’Inter, dando un segnale a coloro che attualmente stanno godendo di un abbraccio benevolo della dea bendata che gli fa raccogliere punti, anche se non del tutto meritati! Credo che prima o poi i valori verranno evidenziati, non voglio pensare che la nostra squadra sia diventato di colpo una squadra mediocre, la netta brutta copia di quella ammirata qualche mese fa, certo anche Inzaghi dovrà essere capace di motivare al meglio i suoi giocatori, con la speranza che ritornino ad essere determinanti come in passato. A volte se si critica l’Inter, ciò non vuol dire che non si ama, ma lo si fa proprio per il contrario, perché noi sappiamo il loro valore e se in campo risulta tal volta un brutto spettacolo, con insufficienze di massa, questo ci contraria terribilmente, non sapendo quale sia la causa di quel gioco farraginoso e a volte scialbo, senza costrutto. Pensiamo ad una gara per volta, martedì il derby e poi da mercoledì penseremo alla Salernitana, ancora una gara bonus, sulla carta, in considerazione che si scontreranno il Napoli contro i cugini, nel posticipo. Ora testa, corsa e gioco di squadra verso un traguardo che ancora, allo stato attuale, non ci è precluso, senza però fare l’errore di non pensare alla gara contro il Bologna come una gara già vinta, perché come diceva il buon Trappattoni: non dire gatto se non l’hai nel sacco! …Amala!!!!