Condicio sine qua non…
Non vorrei fare la figura della persona saccente, per carità lungi da me dare tale impressione, ma analizzando il titolo che cita: la condizione senza la quale non si verifica un tale evento, per questo dico che se non si gioca da squadra, se non si ha una condizione mentale e fisica eccellente tale da essere coesi e lottare tutti insieme, non si raggiungono quegli obiettivi che si è prefissato ad inizio stagione. Sono certo che dopo la gara di ieri sera, in molti hanno storto il naso per la prestazione dei ragazzi, non per il risultato certamente. Per ciò che concerne la prestazione non è stata del tutto esaltante, considerando che tal volta si è prediletto il gioco di rimessa, lasciando il pallino dello stesso ai grigiorossi. A primo acchito potrebbe sembrare strano che la Cremonese sia ancora a zero punti, perché non hanno mai disdegnato di giocare a calcio, facendo la vittima sacrificale di turno, anzi, è oramai consolidato che in queste prime giornate hanno sciorinato un gioco a tutto campo, mettendo in difficoltà anche la Roma, in casa propria, che ha vinto soffrendo per 1 a 0, ma anche nelle altre circostanze hanno avuto molti commenti positivi, ma zero punti. La nostra vittoria è figlia di un maggiore tasso tecnico dei ragazzi, ma anche la capacità di volere e cercare una vittoria a tutti i costi, per ripartire come citava lo striscione presente in curva. Ma è anche vero che non è tutt’oro ciò che luccica e che non dobbiamo farci abbagliare dalla vittoria altisonante, certo una gara chiusa con veemenza per 3 a 0 quando mancava poco alla fine, senza alcuna apprensione; però quando sei rilassato e non concentrato ecco che subentra quell’episodio, quel frangente che sposta la lancetta verso un incomprensibile paura che per fortuna non c’è stata, anche perché la rete avversaria è arrivato quando oramai si chiedevo pochissimo alla gara, certo è stata bellissima con un tiro a giro dal limite che ha impallinato il nostro Samir, questa volta a mio modesto parere, senza alcuna colpa, ma fine a se stessa. Della gara mi è piaciuta la voglia di far gioco, di un centrocampo che non può prescindere da Calhanoglu, altro che l’imbarazzante Gagliardini visto a Roma, di un Barella forse tornato ai suoi livelli consueti, ma sugli scudi metterei “el toro” capace da solo di regalarsi una rete bellissima in progressione, si è notato che allo stato attuale, non si può prescindere da Lautaro anima di questa squadra. I raffinati intenditori di calcio, sicuramente non saranno stati felici del nostro gioco, forse sarebbe stato il caso che fosse stato proposto contro la Lazio, ma questa squadra è divenuta sempre più che mai camaleontica, credo che la metamorfosi sarà completa, solo quando capiranno realmente quali sono le loro potenzialità adattandosi sempre più all’avversario che avranno difronte. In queste circostanze vale il principio di giocare di spada, il fioretto lasciamolo ad un secondo momento, quando tutto si sarà delineato. Ora testa e cuore al derby di un sabato qualunque, ma un sabato italiano, che ci dia quello che si è stato tolto in altre circostanze, le potenzialità ci sono tutte e la considerazione di fondo che uniti più che mai si vince, ma non dovremo commettere errori che la Cremonese ti perdona i cuginastri invece no, e poi dinanzi al loro pubblico vorranno non solo vincere, ma stravincere e solo giocando da Inter possiamo evitare che ciò accada, valutando le varie alternative per poter far male ai rossoneri. Ultima considerazione, mai come in questo periodo odio sempre più gli squilli di giornalai farlocchi che ti propinano acquisti e vendite che sono campate in aria, i giocatori in rosa ci sono, forse non si è trovato il giusto sostituto di quel Perisic che sta mancando all’economia della squadra, forse Gosens è stato sopravvalutato oppure non è ancora quel giocatore che abbiamo imparato a conoscere ai tempi di Bergamo, ma se una squadra tedesca è sulle sue tracce, vuol dire che proprio scarso non lo è certamente. Ancora poche ora e tutto questo mercimonio finirà, per fortuna, e le squadre avranno le rose al completo e si potrà ritornare a parlare solo ed esclusivamente di calcio, lasciando da parte discorsi da trattoria su quel giocatore o quell’altro che sarebbe potuto venire o andare in altro club. Direi che, secondo il mio modesto parere, il calciomercato dovrebbe durare solo 20 giorni inutile tirare il can per l’aia sino a settembre. Concludendo ora c’è la prova del nove, non per il titolo per carità, ce ne vuole di tempo, ma per incutere in noi tifosi e nei giocatori, quell’autostima che ti fa andare avanti felici per tanto, tantissimo tempo! …Amala!!!!