Così davvero non si può!

Scritto Da il 11/Set/2022 - Ultimo Articolo |


Così davvero non si può!

Nel sabato che sancisce l’ennesimo sold-out, non siamo riusciti a disputare una gara consona a quelle che erano le aspettative di tutti quei tifosi che speravano, anzi agognavano, una svolta: invece! Solito gioco arruffato, confusionario, senza capo né coda, senza nerbo e costantemente in balia di quell’avversario, il Torino, forse il peggiore che ci potesse capitare in questo determinato periodo. Viene in mente anche la considerazione principe di tutto questo status quo: l’Inter non può, non deve giocare in questo modo osceno. Per fortuna il tanto bistrattato Samir, questa volta, il migliore in campo, ci ha tolto parecchie castagne dal fuoco, devo ammetterlo, come credo in tantissimi avranno fatto la stessa esternazione, se abbiamo portato a casa i tre punti è solo ed esclusivamente per merito suo. Però, questa è la dimostrazione di come la squadra arranca, anche perché se il migliore in campo in maniera assoluta è il portiere di casa, c’è realmente qualcosa che non va. Non dobbiamo avere gli occhi foderati dal cosiddetto prosciutto, per ammettere che questa squadra ha dei problemi, sono evidenti, e anche chi volesse testimoniare il contrario, solo con l’unico scudo dell’infinito amore per questi colori, rimarrebbe davvero impotente e sconcertato, nel cercare una valida difesa per coloro che in campo arrancano e giocano senza costrutto. Possibile che sono di già in riserva di energia, non hanno una corsa fluida, mi chiedo ma è possibile che accada tutto ciò a solo 1 mese dall’inizio del campionato? Ma che ti tipo di preparazione è stata fatta? E’ davvero inspiegabile questa situazione, sta di certo che le altre squadre corrono in campo, i nostri pare davvero che sono a fare la solita passeggiata di fuori porta. Possibile che in società, gli addetti ai lavori nello staff tecnico non hanno notato questa palese mancanza di condizione? A cosa è dovuto tutto ciò? La cosa che davvero fa più specie che ancora una volta il derby, perso davvero malamente, ci consegna una squadra smarrita, brutta copia di quella ammirata lo scorso anno, non parlo di tanto tempo fa, al massimo cinque/sei mesi or sono, è inconcepibile che i giocatori abbiamo smarrito il senso della ragione e abbiamo dimenticato come si gioca a calcio. Certo che in questi casi pensar male si fa peccato, ma spesse volte si azzecca nel giusto giudizio. A primo acchito pare che la squadra remi contro l’allenatore, reo secondo di me di non avere il polso della situazione e di non far capire in modo chiaro e univoco quelli che sono i ruoli ben definiti in seno alla squadra. Ci sono dei compiti che tutti devono rispettare, e con essi i valori che devono essere espressi in campo, non si può essere svogliati e rendersi conto, proprio quando stanno passando i titoli di coda, che si è capaci di simili giocate, vero Barella? Tutti e dico tutti, devono continuamente dimostrare quello che valgono, lasciando da parte le lusinghe che arrivano da altre squadre, i veri professionisti si giudicano da quello che producono nel loro lavoro, non si può credere che quello che spifferano ai quattro venti, i tanti giornalai, sia il verbo, tutte le notizie che si leggono sono stabilizzanti, e attecchiscono quando ci si trova in un determinato momento, si può facilmente essere abbagliati da queste notizie farlocche e credere che per davvero si può trovare facilmente l’Eldorado. A queste persone dico espressamente che la maglia che indossate è pesante perché intrisa di storia, e l’amore che vi viene riservato non lo troverete da nessuna parte. Quindi bisogna, anzi l’imperativo è d’obbligo, dovete onorarla al massimo delle vostre possibilità, perché voi siete di passaggio e solo se farete bene troverete il giusto posto nell’olimpo nerazzurro riservato a pochi, altrimenti sarete delle meteore che nessuno ricorderà. Spero che ogni singolo componente della nostra squadra si fermi un attimo a riflettere, prendendo coscienza per intero di quello che vuol dire essere un calciatore dell’Inter, perché noi vogliamo dei giocatori che giochino a calcio come sanno e voi avete dimostrato, in più di un’occasione, che sapete farlo; ma dovete con forza non disputare altre gare scialbe come le ultime, e non ci sono scusanti di sorta, perché noi siamo l’Inter e degli altri non c’interessa nulla, si va sempre in campo con determinazione e la voglia di vincere che è l’imperativo assoluto, nel nostro dna. Chi accetterà questa condizione sarà ancor più amato e osannato, perché l’Inter si ama a prescindere e chi merita di indossare questa nostra fatidica maglia non può deluderci! …Amala!!!!

Antonio Dibenedetto
Vivere con questi colori nel cuore è stata da sempre la mia prerogativa. Oltre non c’è nulla: solo l’Inter.