C’è solo da vergognarsi!

Scritto Da il 18/Set/2022 - Ultimo Articolo |



C’è solo da vergognarsi!

E’ davvero imbarazzante dover affidare ad un ipotetico foglio di carta una delusione che è davvero grande. La cosa che più mi preoccupa è che non mi diverto più guardando le gare dell’Inter, di questo ne soffro perché l’amore per questi colori va oltre, ma ribadisco, usando l’unico aggettivo che trovo idoneo, è imbarazzante vedere come questi giocatori vagano per il campo senza costrutto, senza uno schema di gioco idoneo, senza quella grinta feroce che ti trascina alla vittoria, purtroppo io già da un pezzo non l’ho più vista e di questo sono davvero dispiaciuto. Non ci posso credere che non ci sia nello spogliatoio un’aria pesante se il risultato è quello che si vede in campo, quindi è inutile dire che va tutto bene, che il mister ha il sostegno del gruppo e della società: diciamolo chiaramente i cinesi non hanno neanche i soldi per proporre un cambio in corsa, per questo dico non siamo alla frutta, di più! Considerando che su sette gare ne hai perso ben tre, certo in trasferta, dove hai beccato la bellezza di ben 9 reti, vorrei chiedere a chi è ancora lucido mentalmente nell’affermare che possiamo ancora lottare per il titolo, che è assolutamente folle da non capire che siamo tornati indietro di tanti anni, diciamo all’era Mazzarri, per intenderci. L’effetto Conte è svanito del tutto, credo che il fatto stesso che lui sia andato via perché abbia da subito intuito che questa società non avrebbe assolutamente assecondato i suoi bisogni. Nei suoi due anni a Milano ha creato un gruppo vincente, da premettere non è che sia un estimatore del tecnico salentino, ma devo riconoscergli che lui il suo mestiere lo sa fare egregiamente, ha quella “cazzimma” che riesce a trasmettere ai suoi giocatori e se Inzaghi lo scorso anno ha ottenuto quei risultati, due trofei vinti, è solo ed esclusivamente perché i giocatori seguivano gli insegnamenti di cui avevano fatto tesoro l’anno prima. Ripeto con Conte lo scudetto lo scorso anno non l’avremmo mai perso, ma quella è una ferita ancora aperta, credo che sarà difficile che si possa rimarginare nel breve, visti i deludenti risultati ottenuti sinora. Inzaghi non è da grande squadra, se l’Inter del momento può chiamarsi tale; perché vedendola giocare tutto può mettersi in discussione. Anche la teoria che un giocatore ammonito va sostituito dopo una trentina di minuti, lascia il tempo che trova, perché cambiando ben due uomini, mostri che quello che hai messo in campo è un undici sbagliato e poi vorrei capire chi è quell’allenatore mentalmente stabile, che quanto mancano dieci minuti più recupero alla fine, cambia il difensore centrale che ne combina una delle sue a da quell’errore l’Udinese raddoppia. Assurdo questo fa capire ancora di più che Inzaghi non ci sta capendo nulla di che, io certo non mi voglio ergere a protagonista en tanto meno ne so più di lui, ma grazie a Dio mi ha dotato di un cervello che ragiona e occhi che sanno guardare al di là del proprio naso, per non capire che vi sono delle evidenti difficoltà in squadra. Purtroppo al momento dobbiamo registrare una brusca caduta che fa davvero male, che arriva prima della sosta ma che racchiude in se una serie di situazioni storte e di un gioco che sebbene prima fosse latente, ora è venuto proprio a mancare. Non si può proporre un gioco così deludente, farcito da errori talmente madornali e semplici che non vengono commessi neanche da giocatori alle prime armi. Oggi in campo non hanno avuto neanche la condizione di effettuare due passaggi giusti di seguito, e il fatto che continuano a ripetere sempre le stesse situazioni erronee, sta a significare dell’approssimazione di un gioco che non decolla purtroppo tutto ciò denota che non hanno il coraggio di una reazione degna del ruolo che rivestono in seno ad una storica società come l’Inter. Una totale delusione per noi tifosi che continuiamo a credere sempre nella prossima svolta decisiva, quella domenicale o infrasettimanale, puntualmente disattesa. Certo che avere fiducia di una rosa che sembra essere composta di ologrammi rispetto ai giocatori che lo scorso anno hanno sfiorato lo scudetto, è roba che ti fa uscire di senno. Mai come in questi casi è d’obbligo tener ben presente la frase del compianto presidente Giacinto Facchetti: “ci sono giorni in cui essere Interista è facile, altri in cui è doveroso e giorni in cui esserlo è un onore.” Credo però in queste condizioni, con questi risultati e con questo gioco disarmante, anche il pacifico e grandissimo Giacinto avrebbe perso la sua proverbiale pazienza, anche perché l’Inter di oggi è assolutamente indifendibile! …Amala!!!!

Antonio Dibenedetto
Vivere con questi colori nel cuore è stata da sempre la mia prerogativa. Oltre non c’è nulla: solo l’Inter.