Piccoli segnali… positivi!

Scritto Da il 9/Ott/2022 - Ultimo Articolo |


Piccoli segnali… positivi!

Il martedì di Champions ci consegna una squadra che, nonostante tutto il veleno gettato sulla gara, dalla stampa e dal tecnico spagnolo, ha voluto ed ottenuto allo strenuo delle forze, una vittoria importantissima per continuare a credere di potersi giocare ancora delle chance per passare il turno, che inizialmente appariva davvero proibitivo e senza scampo. Non abbiamo ancora fatto nulla, anzi, il bello viene ora, ci vuole un po’ più di convinzione, servono ancora delle gare eccellenti e senza sbavature per continuare a coltivare questo sogno. A partire da mercoledì al Camp Nou, dove il Barcellona ci sta aspettando per una vendetta da consumare, ma noi dovremo essere ancor più combattivi del solito, per disinnescare la loro voglia di riscatto. Forse quella voglia di sovvertire quell’andamento altalenante delle gare di campionato sin qui disputate, non è ancora stato ben definito, ma sulla scia dell’entusiasmo di Champions, in quel di Reggio Emilia s’è vista nuovamente quella voglia di vincere che è ritornata ad essere la prerogativa principe di questa squadra. Premetto che per lunghi tratti della gara, non è che io mi sia divertito tanto, la squadra è apparsa molto compassata e lenta, con schemi ancora in embrione, da sviluppare, eppure diverse occasioni le abbiamo create, su tutte le due bellissime con Lautaro nel primo tempo e tranne alcune parate di piedi di Onana, non ricordo occasioni eccezionali del Sassuolo. Non capisco le lamentele del tecnico dei neroverdi, su presunti aiuti arbitrali nei nostri confronti, assurdo continuare con questo sport: meglio credere di aver subito errori arbitrali che motivare il fallimento dalla propria squadra. Tutto nella norma contro di noi tutti si ergono a protagonisti, per carità un po’ di autocritica no eh? Certo il Sassuolo si è fatto apprezzare per la corsa e il fraseggio, ma di tentativi concreti da rete non ricordo che ce ne siano stati tanti, tranne la rete di Frattesi, complice una dormita colossale della nostra retroguardia, per il resto null’altro. Come spesso accade contro di noi, Consigli sfodera sempre parate salva-risultato, come nel colpo di testa ravvicinato di Lautaro, fortunatamente nulla ha potuto sul successivo colpo di testa di Dzeko, che ha meritatamente raddoppiato. Ritengo che questa vittoria, ottenuta con tantissima voglia, possa dare ai ragazzi quella carica in più e quell’autostima giusta per intraprendere e capire che la strada giusta per ottenere dei buoni risultati è la forza del gruppo che deve essere cementata con il lavoro e l’aiuto reciproco. Sia ben chiaro, non sono certo due vittorie di seguito, (anche se potrebbero illudere) che possono essere la cosi detta panacea che cura tutti i mali, dobbiamo dimostrare nel prossimo futuro d’esser guariti e aver imboccato la strada giusta, non mi ero depresso prima né tanto meno mi esalto ora, condizione avvertita dalla maggior parte dei tifosi nerazzurri che amano questi colori, credo che solo il lavoro può essere il rimedio più giusto e consono per venirne fuori. Forse noi stiamo pagando, l’impiego in rosa, dei tanti calciatori titolari nelle diverse nazionali, impiegati nei prossimi mondiali di calcio, che stanno pensando più alle nazionali che al club. Altra considerazione appare davvero assurdo e cervellotico organizzare un mondiale di calcio nel bel mezzo dei campionati nazionali: il potere del danaro!!!! Sarà stata questa la partita della svolta? Sarà stata questa la partita che potrebbe riaccendere nei nostri calciatori quella convinzione di avere i mezzi necessari per essere una squadra superiore a tante altre? Lo sapremo alla prossima gara, che sia di Champions tanto quanto la prossima di campionato, non dobbiamo più dubitare sull’essere una squadra che ha qualità e capacità di essere superiori, solo sudando la maglia gloriosa che s’indossa, consci di aver dato tutto in campo, si riesce a sovvertire quello strano status quo che si era preso le nostre certezze e le nostre convinzioni, catturando i nostri sogni che necessariamente devono essere liberati, per ambire a traguardi che ci competono: perché noi siamo l’Inter e nulla ci è precluso, dobbiamo crederci e lottare sino alla fine!!!  …Amala!!!!

Antonio Dibenedetto
Vivere con questi colori nel cuore è stata da sempre la mia prerogativa. Oltre non c’è nulla: solo l’Inter.