Senza parole…
Sono del tutto terminate sia le parole che le attenuanti che possano accompagnare le prestazioni del tutto ininfluenti e impressionanti, in maniera del tutto negativa, della nostra tanto amata e cara Inter. Ogni incontro di campionato, che sia domenicale o infrasettimanale, purtroppo ci porta sempre la stessa consuetudine di amarezza e inconsistenza, di una squadra che è già da tempo che non gioca più come tale. Sembra un’orchestra stonata dove ognuno gioca per conto suo, con un direttore che non ha più alternative al suo stonato e oramai conosciuto, quanto trito e ritrito 3–5-2, in cui tutte quelle squadre che c’incontrano, con un po’ di accortezza e raziocinio, riescono a trovare contromisure tattiche adeguate. Sono rari i momenti che l’Inter sviluppo un gioco d’insieme e di aiuto reciproco, favorendo il compagno meglio posizionato, per la stoccata finale, e quando accade incomprensibilmente sotto porta si sbaglia in maniera davvero cervellotica. (vero Lukaku?) Anche ieri ci è rimasta indigesta una bella e succosa fiorentina, che potevamo gustarci alla grande se solo gli interpreti non si fossero divorati delle papabili e succulenti occasioni da rete. Per onor del vero anche i viola hanno sciorinato del bel calcio, con altre occasioni in cui potevano farci male, ma loro per lo meno una palla alle spalle di Onana l’hanno messa, noi no, questo purtroppo e il leit motiv che ci accompagna da un po’, si crea tanto ma si concretizza pochissimo, forse niente stando alle risultanze finali. Se poi si analizza che sinora in ventotto gare di campionato ne abbiamo perse ben dieci, possiamo affermare che davvero questo campionato è in assoluto il peggiore di quanto potessimo minimamente credere alla vigilia, le colpe vanno ricercate in molteplici fattori, dalla società che non è riuscita a convincere del suo operato, dallo staff tecnico che non è riuscito a credere e consolidare un gruppo di giocatori idonei al progetto e in ultimo un allenatore che non è capace purtroppo di guardare al di là del proprio naso. Eppure ci sono molteplici moduli che si possono adattare, e cambiare in corso d’opera, invece lui non ne conosce altri, forse non si rende conto che i cosiddetti braccetti di centrocampo, ben noti quinti, non sono altro che difensori adattati alla bisogna come esterni, ma non affondano come tali, senza dare l’opportuno apporto ai compagni di centrocampo e attacco, per intenderci non ci sono più i vari Perisic o Hakimi, quindi forse non sarà il caso di usare altro modulo, caro il mio Inzaghi? Anche ieri la squadra è apparsa squilibrata e spaccata in due, ogni volta che perdeva la palla, gli avversari andavano a nozze com’è accaduto anche ieri con la Fiorentina che ha banchettato sui nostri banali errori. Altra nota dolente non ha fatto altro che fare dei cambi sempre gli stessi, sempre uguali, sempre di ruolo, esce Bastoni entra de Vry, forse la sua convinzione, o esperienza porta a mandare in campo più punte, con la sua farlocca equivalenza più punte = più reti, assolutamente no, in questo modo s’intasa l’area avversaria, dando il là per far chiudere maggiormente negli spazi, senza dimenticarci che sono del tutto rare le iniziative dei centrocampisti, ieri nell’unica idonea c’è stato il palo di Barella. Tranne la lunga corsa coast to coast di Mkhitaryan, che ha ignorato Lukaku, forse meglio posizionato, per una rete che poteva essere segnata. Per carità io non mi ritengo un allenatore di grido, ma sono uno che osserva come la maggior parte degli amanti di questo sport, non abbiamo il prosciutto dinanzi agli occhi per dire che va tutto bene, in questo modo non si va da nessuna parte. Sono ben evidenti le lacune accusate da questa squadra che il più delle volte non riesce a serrare le fila, giocando in modo lineare e coeso. I perbenisti diranno che dopo tutto Inzaghi dovrà disputare le semifinali di coppa Italia e i quarti di Champions, ma tranne gli introiti per la società, superando però questi ostacoli, non portano titoli, anzi destinando risorse fisiche per questi incontri, si rischia seriamente di perdere di vista gli impegni di campionato che si riducono sempre più, con la perdita di quel terreno importante che non potrà più essere recuperato, andando incontro in maniera irreversibile, verso l’estromissione dalle quattro che andranno alla prossima massima competizione europea. Purtroppo sono queste le condizioni da tener presente, che al momento e nel futuro prossimo, sono quelle vitali risorse, fondamentali direi, per una società di già ora sull’orlo del precipizio finanziario. Non oso immaginare se ciò avvenga con il preventivato e quasi sicuramente default, come potremmo presentarci ai nastri di partenza del prossimo campionato, ci saranno dei tagli sostanziali ed in tanti saranno costretti ad essere venduti ed abbandonare la Milano sponda nerazzurra, visto che ci sarà un clima di recessione senza appello, di soldi ce ne saranno ben pochi e si dovrà allestire una squadra con quello che passa il convento, condizione che ci farà cadere in un anonimato per chissà quanto tempo. Quindi mi rivolgo a chi di competenza, se volete realmente i bene di questi storici e gloriosi colori datevi una mossa sostanziale, perché noi di amore ne abbiamo tantissimo, basti pensare che nella gara di ieri gli spettatori erano più di settantamila, questo vorrà dire pur qualcosa. Meritiamo più rispetto, per quella maglia che indossate voi giocatori, dovrà essere rispettata prima di ogni cosa, basta con queste scialbe prestazioni, ci vuole coraggio e coesione, giocando da squadra e in quel modo che, in questo inizio 2023, non abbiamo ancora visto. …Amala!!!!