Ancora un’Inter… double face!

Scritto Da il 24/Apr/2023 - Ultimo Articolo |


Ancora un’Inter… double face!

La gara domenicale, inserita nel consueto orario prandiale, ci opponeva ad una squadra, quella toscana, che all’andata aveva fatto bottino pieno in un San Siro attonito, quasi incredulo per una vittoria svanita per colpa esclusivamente nostra. Alla lettura dalle formazioni, sinceramente ero davvero frustrato, il nostro mister aveva nuovamente mischiato le carte, non curante di tutte le altre volte che l’ha fatto e dei risultati ottenuti, disattendendo quello già fatto in altre circostanze, ha cambiato in formazione ben nove undicesimi da quella che aveva strabiliato nel mercoledì di Champions, in gara gagliarda dove la squadra si è aggiudicata non solo il passaggio alla semi-finali, ma un derby atteso da oltre vent’anni che grida ancora vendetta. La cosa che subito mi è venuta alla mente, come un solito sliding doors, le varie gare post impegno europeo dove i tanti cambi hanno prodotto gare non sempre all’altezza, anzi. Ecco perché è subentrato un timore davvero presente per i continui e ripetuti, quanto cervellotici, cambi di uomini, proprio quanto necessita dare una svolta ad un campionato che è tutto da conquistare, specie nelle posizioni di vertice, qualora ci fosse ancora un barlume di speranza, ma in considerazione dell’unico punto nelle ultime cinque giornate, non certo di Milano, per come sono state interpretate. La sensazione che ho avuto e le imprecazioni conseguenti, sono state davvero feroci per una squadra che in campo non aveva né capo quantomeno coda, difatti tranne qualche sortita di alleggerimento, si è rischiato più del dovuto, almeno in un paio di occasioni empolesi. Difatti all’intervallo la sensazione avvertita di un malessere generale, non si riusciva a cavare il solito ragno dal buco, di azioni d’attacco neanche l’ombra, forse una capitata sui piedi di un Brozovic, prontamente disattivata dall’uscita del portiere avversario, ben poca cosa di chi vuole dare risalto e produrre con tutte le forze una rincorsa ad una pregevole posizione in campionato. L’unica cosa che mi ha fatto piacere che comunque nel prosieguo della gara, la difesa si è ben comportata, di fatti Handanovic non ha fatto alcuna parata degna di nota e poi per una volta c’è stato un giocatore che si è dannato l’anima e ha fatto tantissimi cross dalla destra, finalmente s’è rivisto Bellanova che ha pigiato sull’acceleratore con pochissimi passaggi indietro, poi esausto ha lasciato il posto a quel Dumfries che altro non è: la croce di questa squadra. Nel secondo tempo s’è vista la faccia giusta di quell’Inter che noi tutti conosciamo, capace di inserimenti e di una forza di volontà ritrovata, specie in un giocatore tanto bistrattato, ma che ieri ha fatto tutto e di più. Due reti di pregevole fattura e un delizioso assist per il compagno di reparto, speriamo sia il prologo per affermare senza essere smentiti, che la LuLa è tornata: finalmente! Ieri s’è rivisto quell’armadio di ebano che abbiamo imparato a conoscere, quella forza inarrestabile che quando decide di fare goal, gemello svanito di quello visto sinora, nessuno riesce a fermarlo. Se quello visto ieri è il Romelu Lukaku che abbiamo ammirato in passato, allora per questo finale di campionato, possiamo giocarcela in tutta sicurezza, è il perfetto assortimento con Lautaro, che s’è finalmente sbloccato, speriamo in via definitiva. Ora da mercoledì sino al quattro giugno, si giocherà con una continuazione davvero battente, dobbiamo essere bravi a pensare ad una gara alla volta, pensando per primo alla semi-finale di coppa Italia, contro i non colorati torinesi che sicuramente metteranno sulla rissa la gara, cercando nel potere arbitrale l’alleato ideale per compiere le loro malefatte. Dobbiamo essere bravi a non cadere nei loro tranelli, fortunatamente non dovrebbe essere della gara colui che è da sempre l’antitesi del calcio giocato, quel Quadrado tuffatore e truffatore che non a che fare nulla con il calcio. Non vorrei sbilanciarmi in facili entusiasmi, tante volte specie quest’anno ci abbiamo creduto nella svolta e puntualmente siamo stati smentiti, ma come si è sempre fatto sinora, una gara per volta, da giovedì si penserà alla Lazio, ennesimo banco di prova, purtroppo ora si è nell’imbuto del campionato e di altre competizioni, tutte le gare devono essere interpretate come fossero una finale, sbagliato distrarsi e non avere il giusto approccio alla gara: di questo dovrebbe preoccuparsi mister Inzaghi, o sbaglio?    … Amala!!!!

Antonio Dibenedetto
Vivere con questi colori nel cuore è stata da sempre la mia prerogativa. Oltre non c’è nulla: solo l’Inter.