Ci vuole più raziocinio!
Purtroppo anche la gara con il Torino c’ha consegnato una squadra che non riesce più ad avere quella concentrazione, quella scorza dura, quella coesione che è stata la prerogativa dello scorso anno. Ovviamente ogni anno è diverso dall’altro, ma paragonare questa squadra alla rocciosa Inter che ha incassato in tutto il girone di andata meno delle reti incassate quest’anno, fa davvero specie, siamo una squadra davvero instabile, per lo meno a livello difensivo, dell’attacco non si può dire la stessa cosa, con un Thuram così le previsioni sono davvero rosee, che il Signore ce lo preservi sempre! Che sarebbe stato impensabile riaffermarci anche quest’anno, è alquanto palese, sinora per quello che si è visto appare inverosimile, ma con una rosa come la nostra tutto può ancora ritornare a nostro favore. Sicuramente la lepre di quest’anno, il Napoli, secondo me ha i favori del pronostico, in considerazione di due aspetti fondamentali, cioè: dovendo preparare una sola gara a settimana in primis, la squadra può allenarsi a dovere e capire bene gli schemi di gioco imposti e poi con quel condottiero, tignoso e pragmatico di Conte, tutto è possibile. L’unica alternativa che ha l’Inter è ritornare a giocare da Inter, e non come la falsa copia di quella che stiamo vedendo in campionato, per lo meno in difesa. Purtroppo i numeri parlano chiaro, in queste prime sette giornate abbiamo portato a casa solamente 2 clean sheet, subendo la bellezza di ben 9 reti, per fortuna abbiamo realizzato 16 reti con un fantastico Thuram capocannonieri con 7 reti. Numeri questi che se da una parte fanno rabbrividire, in contrapposizione ci fanno gioire, in considerazione che non abbiamo ancora visto il Lautaro che conosciamo molto bene, c’è tempo per ritornare a essere “el Toro”. Salta agli occhi la mancanza di concentrazione che traspira, in alcune fasi di gioco, non si possono commettere leggerezze simili, specie in occasione della rete granata. Ve ne sono ben due nella stessa azione, analizzandole bene, la prima di un Acerbi che non chiude a dovere di testa ciccando la palla, volendo anticipare un avversario, che arriva a un confusionario Bisseck che a sua volta, facendo per altro fallo sul giocatore del Torino che nonostante tutto la tocca e la fa arrivare a un Zapata bravissimo a catapultarla nella rete dell’incolpevole Sommer. Dico ma sto ragazzo possibile che non è mai concentrato abbastanza, commette falli tal volta inutili, ricevendo poi l’ammonizione, senza bloccare l’azione che poi si evolve su di una rete avversaria. Purtroppo non è la prima volta e credo non sarà l’ultima, Inzaghi deve catechizzare questo ragazzo, che appare davvero estraneo al compito di marcatura, lui nasce come quinto e non sa che andare a testa bassa sulla fascia, al momento però ci vuole ben altro. Per carità non voglio gettare la croce su questo ragazzo, ma gli errori oramai non si contano più, ci vuole una sostanziale inversione di tendenza. Diciamo che tutto sommato la gara di sabato sera ci ha dato barlumi di speranza nel rivedere la nostra vecchia e cara Inter, il gioco è stato talvolta bello, anche se non velocissimo e a tratti prevedibile, purtroppo con taluni calciatori in rosa, che non voglio neanche citare, non si può fare altrimenti. Altra nota dolente, e già la seconda volta di seguito che ci capita, non si può soffrire in questo medo, specie nei minuti finali, con la squadra avversaria ridotta in 10 dalla metà del primo tempo, senza aver posto una sostanziale distanza numerica, eppure le opportunità ci sono state e come al solito le abbiamo gettate alle ortiche. Poi un appunto su Inzaghi, possibile che non ha notato che Calhanoglu non ne aveva più, ha fatto una sontuosa partita, giocando bene in tutte le zone del campo senza risparmiarsi minimamente, ma il suo errore, causando un rigore che ci sta per carità, alquanto veniale dovuto sicuramente per mancanza di lucidità, poteva costarci caro, non era opportuno avvicendarlo? Domanda questa che rimarrà nel limbo, non ci sarà mai una risposta adeguata. Mai come quest’anno abbiamo bisogno di ringiovanire la squadra, con opportuni ricambi che al momento non sono stati sfruttati al meglio, non possiamo affidare a giocatori che hanno un’età che non gli permettono di disputare due partite di seguito, specie in zone nevralgiche del campo, bisogna adattarsi certo è vero, ma ora necessita correre ai ripari e considerare al meglio le opportune alternative: una su tutte il ragazzo argentino è stato acquistato per tenerlo in panchina? Riusciremo a vederlo in campo, oppure non è ancora ritenuto idoneo per la nostra squadra? Queste sono altre domande che non avranno risposta, ahimè nessuno le pone al mister in conferenza stampa, quindi non sapremo mai cosa pensa lui realmente. Ora arriva la pausa per le nazionali, altro scoglio importante perché queste sono pause che ci lasciano con il patema d’animo, altre gare nei muscoli dei giocatori che rischiano di far danni, per cosa poi per una Nation League che non interessa a nessuno. Sperando che alla ripresa tutti tornino alla Pinetina integri e con voglia di farci divertire ancora, noi vi aspettiamo con ansia, sostenendovi come sappiamo! …Amala!!!!
Antonio Dibenedetto Vivere con questi colori nel cuore è stata da sempre la mia prerogativa. Oltre non c’è nulla: solo l’Inter.