….Irritanti!!!

Scritto Da il 10/Apr/2019 - Stagione 2015/2016 |


 

rete icardi

 

 

…Irritanti!

E’ l’unico aggettivo che al momento fotografa in pieno il comportamento in campo dell’Inter, galleggiando con un gioco intriso di tanta modestia. La stessa caratteristica che però ci fa credere di poter imitare il mitico ti-ti-ta-ca di squadre più blasonate, ma noi non siamo in grado, né in condizione, di giocare in quel modo, abbiamo ben altre doti nelle nostre corde! Non certo migliori anzi. Abbiamo la facoltà di fare quello che vogliamo in campo, a volte sappiamo pure giocare a calcio, ma la cosa che più di tutte consegna al popolo nerazzurro e la mancanza di continuità che è stata il leitmotiv di tutto questo nostro cervellotico campionato. Da più parti si dirà che alla fine anche ieri sono stati conquistati i tre punti, quello che era l’obiettivo primario, ma questo è pur un dato di fatto ma è anche vero che si è consumata l’ennesima figura barbina, al cospetto di una squadra, quella ciociara, che ha ben giocato creando delle occasioni che avrebbero potuto essere letali. Basti considerare i tre legni colpiti dai laziali e se non hanno portato a casa un risultato positivo, che avrebbero meritato, è stata solo per una mera questione di centimetri. L’Inter di contro si è limitata a un controllo dell’incontro con occasioni davvero sporadiche, vuoi per l’imprecisione di alcuni e forse perché si vuole arrivare in rete con il pallone, ci vuole più sostanza altro che ricami. Se non erro il nostro primo tiro in porta, si è verificato all’incirca verso il sessantesimo minuto, di certo non si può essere soddisfatti di un simile score. Per fortuna lì davanti abbiamo il nostro Re Mida tocca, un solo pallone e crea una rete, già perché da più parti ci si lamenta dell’inconsistenza di Icardi, ma se non segna lui si fatica e non poco. Non è assistito a dovere e quei pochi palloni giocabili che gli inviano, lui cerca di realizzare il massimo. Non oso immaginare quante reti potrebbe fare in una squadra, dove lo assisterebbero a dovere, invece noi che facciamo? Giochiamo come se non ci fosse! In tal caso c’è solo da considerare che la mente umana sia davvero un mondo inesplorato, basta poco perché tutto possa andare liscio, invece ci si complica sempre tutto. Che la gara con il Frosinone sulla carta potesse essere facilissima, visto che la squadra laziale aveva una differenza reti davvero imponente specie quelle incassate, ma forse ci siamo dimenticati che il Matusa a volte è divenuto il loro fortino insormontabile, dove hanno incassato la maggior parte dei punti in classifica. Ora ci tocca il prossimo incontro un avversario davvero ostico, quel Napoli che ha subito un torto di giustizia sportiva rilevante e per questo dovrà fare a meno del puntero per antonomasia, quell’Higuain autore di una stagione con numero davvero impressionanti nell’area di rigore. Noi non abbiamo ancora null’altro da dire in questa stagione, oramai le posizioni non sono ancora delineate dal quarto posto in giù, ma poco ci manca, anche se quella posizione che più c’interessava è diventata una vera e propria utopia. Certo noi dobbiamo pensare solo e unicamente a noi stessi, ma pensate un po’ se siamo proprio noi a consegnare lo scudetto agli odiati torinesi? ……AMALA!

                                                 Antonio Dibenedetto 

perisic

…Sopravvalutati?

Si ritorna a giocare nel solito orario delle partite di campionato, la fatidica domenica pomeriggio. Così dopo pranzo ci aspetta la gara del rilancio, per lo meno sperato ma visto com’è finita la partita, alla fine quella svolta non si è verificata!

I ragazzi hanno di

Anche questo pomeriggio c’è da recriminare per quello che poteva essere e che, di fatto, non si è ottenuto sul campo. Troppo fragili, specie nel primo tempo, si è stati sempre alla mercé di una Sampdoria in palla, che con velocità e tocchi in profondità ha messo seriamente in difficoltà la retroguardia nerazzurra.sputato un match che rimane in un limbo di emozioni che spaziano tra la disperazione e l’oblio di un gioco che ancora non decolla!!!!!

Ora che tutto è terminato, come si dice in gergo a bocce ferme, parliamo di un punto portato a casa con merito, guardando il bicchiere mezzo pieno, ma se la precisione degli attaccanti doriani non difettava in modo così imbarazzante (vero Correa?) diciamo di precisione, forse parlavamo di ennesima débâcle meneghina.

Si sa però che il calcio non è una scienza esatta, per il semplice motivo si deve lottare sino al termine se si vuole portare a casa un risultato positivo, e se poi le motivazioni di spogliatoio non raggiungono l’apice e l’intensità giusta, allora si fa affidamento esclusivamente sulla buona sorte!

Dopo un’onesta partita aperta a ogni risultato e dove, anche se a tratti, si è visto anche del buon calcio, mi hanno dato un fastidio indicibile, le dichiarazioni di persone, che sebbene rivestano cariche importanti in seno a società calcistiche, non hanno competenze in merito e parlano a sproposito con un linguaggio che manco un ultras proferisce. (non me ne vogliano gli ultras che ne capiscono molto di più) Non si può sparlare in modo così netto e dire che se c’era una squadra che avrebbe dovuto vincere, ebbene questa era la Sampdoria e che a Marassi è stata perpetrata una “rapina a mano armata”. Con tutta franchezza si può asserire che ci poteva essere la possibilità di vittoria da parte della Sampdoria, me se è stata buttata alle ortiche da parte dei doriani, che colpa ha l’Inter se oggi i giocatori avversari non sono stati capaci di fare altre reti? Non ci sono stati episodi decisivi che hanno palesemente agevolato l’Inter, anzi a essere precisi è stata danneggiata per un rigore sacrosanto non concesso, ma siccome non mi piace tirare in ballo la malafede dei direttori di gara quindi meglio sorvolare.

La cosa che non mi va giù da sportivo prima che da tifoso, e che un presidente dica certe cose, dalle quali si evince in modo propriamente assoluto la propria ignoranza calcistica. A volte certi personaggi parlano per il gusto di apparire, allora cosa avrebbe fatto se fosse stato il presidente del Bologna che in quel di Torino ha subito una beffa colossale per un rigore farlocco concesso alla Juve, ma questo è un altro discorso ritorniamo sulla gara dei nostri ragazzi.

Mancini forse sta perdendo il polso della situazione, facendo giocare giocatori fuori posizione, in primis Perisic. Ma come fa a non veder che il croato è letale sulla fascia, macina chilometri e crossa in modo spettacolare, mentre da trequartista fatica e non poco a trovare la posizione giusta in campo.

Vi sono altri quesiti che avrei voluto rivolgere al nostro tecnico, del tipo che fine ha fatto Brozovic? Come mai anche ieri gli ha preferito, all’uscita di Kondogbia Biabiany? E non ne parliamo di aver fatto entrare il ragazzino albanese Manaj al posto di Ljajic. Sono domande che rimarranno senza risposta purtroppo, spero solo che Mancini sappia quello che sta facendo, perché creare delle crepe nello spogliatoio, è letale per la stabilità del gruppo. Chi ama l’Inter crede in maniera incondizionata nel suo lavoro, sappiamo che il nostro tecnico lavora con i ragazzi in maniera fantastica e fa tutto per il bene della squadra, anche perché dopo la sosta ci attende a San Siro una gara importante, contro una squadra che sebbene adesso sia staccata di ben otto punti, contro di noi cerca in ogni gara l’ennesima rivalsa. Sappiamo altresì che non dobbiamo giocare e lottare solo contro undici giocatori in campo, ma contro entità imprescindibili da ogni evidente raziocinio, poiché episodi di gioco simili, disputati in gare diverse, vengono sanzionati con metro di giudizio diametralmente opposti, quando ci sono di mezzo i nostri prossimi avversari.

La mia non è nella maniera più assoluta prevenzione nei confronti dei torinesi, ma è l’evidenza che si palesa dinanzi agli occhi di tutti, quasi in ogni domenica.

Questo sarà l’ultimo impegno delle nazionali, di conseguenza i tanti giocatori nerazzurri prestati alle varie squadre titolate, finiranno di rischiare infortuni in competizioni qua e là in Europa, cercando di lavorare bene e solo sotto l’egida del vessillo nerazzurro.

Non ci resta che tirare il fiato e ricaricare lo spirito, ripartendo con entusiasmo in vista del prossimo impegno domenicale, in quel derby d’Italia che tanto ci sta a cuore, con la speranza che sia una bella partita e che ci riporti in alto con l’entusiasmo senza frustrazioni di dover ancora recriminare su azioni di gioco poco chiare, contro di loro purtroppo, sono all’ordine del giorno! ..AMALA!

                                                Antonio Dibenedetto 

 

 

 

delusione inter

 

 

 

 

 

Una sberla… salutare!

In un colpo solo si sono congiunte due variabili impensabili, una grande gara della Fiorentina a tutto campo, e una gara sotto tono dei ragazzi complici degli errori marchiani, che hanno fornito il giusto godimento a chi non aspettava altro. Quei detrattori cha hanno sempre criticato l’Inter, et voilà sono stati serviti e come dessert ci ha messo del suo anche Mancini, che diciamo con tutta franchezza, non è che ci ha capito granché l’altra sera!

Non tutti in campo, parlo ovviamente dei nerazzurri, erano lucidi e concentrati, hanno giocato per proprio conto non da squadra e questo si è potuto notare sin dall’inizio, lasciando ampio margine di manovra ai viola.
I presupposti per allungare c’erano tutti, ma come si dice in questi casi, si sono fatti i conti senza l’oste, che nella fattispecie non è stata la Fiorentina, ma il nostro Samir che ha fornito un uno-due deleterio con errori davvero impensabili. Spesso gli capitano serate come questa, almeno una in una stagione, sguarnendo la porta alla mercé degli avversari che dal canto loro, non par vero di approfittare di tanta manna. La speranza che avendo pagato dazio, il prosieguo del torneo sia per lui in discesa e con tutti gli onori che merita!
La legge del calcio e ferale, poiché se certi errori marchiani li commettono il portiere son dolori, mentre se sono commessi da un centrocampista o attaccante passano in secondo piano.
Per quello che si è visto in campo a San Siro, non è giusto buttare la croce, per una sconfitta del tutto meritata, addosso al solo Handanovic, anche perché non è che poi il resto della squadra abbia giocato bene. Sono stati tutti sotto la sufficienza come hanno riportato autorevoli giornali sportivi e non, il solo Icardi ha varcato leggermente quella soglia, vuoi se non altro, per la rete illusoria di una rimonta davvero improbabile.
Tornando a Mancini, lui ha sempre predicato calma e ha tenuto costantemente la squadra con i piedi per terra, ma secondo il mio modesto parere, non doveva cambiare modulo per lo meno in difesa e proprio in una gara delicata e importante come quella. Con giudizio e senza presunzione, poteva condurre in porto un risultato diverso, catechizzando l’attenzione dei suoi uomini sui movimenti giusti per arginare i giocatori viola, che riversano sul campo ogni stilla del proprio entusiasmo, con impeto corsa e una vivacità che noi soffriamo terribilmente!
Il gioco della Fiorentina si conosce, ha degli interpreti di centrocampo che fanno la differenza, che sanno far male, ma sul serio, quindi perché impostare la squadra in modo di agevolare il compito dei gigliati consegnandogli delle vere e proprie praterie? Non si è capito. Lo so, sono considerazioni che si affermano con il senno di poi, non abbiamo la riprova di talune ammissioni, speriamo solo di aver pagato lo scotto della capolista, così son tutti contenti, in primis tutti quei giornalisti e addetti ai lavori che non hanno mai avuto parole di elogio per i colori nerazzurri, neanche quando si vinceva con merito su ogni campo, (mi riferisco ad anni indietro) figuriamoci ora.
Noi tifosi che amiamo questi colori e che sappiamo cosa vuol dire vincere lottando sempre contro tutto e contro tutti, noi che non abbiamo testate giornalistiche che ci supportano, né tanto meno mas media che ci proteggono, dobbiamo affidarci alla nostra sola forza, al nostro spirito di sacrificio, al lavoro e alla nostra fede che comunque rimane intatta. Dobbiamo continuare senza abbatterci poiché parafrasando una massima del grandissimo V. Boskov, meglio perdere una partita con quattro goal che perderne quattro con uno solo e se lo diceva lui c’è da fidarsi!
Ora non ci resta che leccarci le ferite e pensando che la lezione ricevuta sia stata salutare per le nostre ambizioni tali da ricadere e ripetere simili errori. Siamo stati colpiti nell’orgoglio che benché viola di rabbia, dobbiamo risollevare al più presto. Con forza dobbiamo ritornare a essere concreti, senza piangerci addosso, con la convinzione che nonostante tutto siamo ancora in testa alla classifica e tenacemente vogliamo restarci con altri atteggiamenti e presupposti, perché noi siamo l’Inter e sappiamo che le cose semplici a noi non piacciono…AMALA!
Antonio Dibenedetto