…Falsa partenza!
Eccoci cari amici nuovamente catapultati in questo fantastico mondo pallonaro che ci riserva gioie e dolori, forse ultimamente più delusioni, ma bisogna sempre crederci sino in fondo, anche perché chi cade deve essere pronto a risollevarsi al meglio. In questo ennesimo campionato della massima serie, riponiamo tante speranze, anche se la concorrenza spietata della sponda bianconera di Torino sarà alquanto difficile da superare. Il calcio mercato non si è chiuso con il “fatidico botto”, ma ci porta in eredità altri due colpi pregiati, il portoghese Jao Mario e il brasiliano Gabigol, sperando facciano meglio del paventato da più parti, fantastico colpo di mercato dello scorso anno, che poi alla fine non si è rivelato tale, mi riferisco a Kondogbia. Ci sono stati tante rivoluzioni in seno alla società, il cambio di presidenza con l’imponente impero del sol levante che ha voluto investire capitali in Italia lasciando però il timone, almeno sulla carta, a Eric Thohir e poi il divorzio con il fautore, colui che ha dato il la alla squadra generatrice del fantastico “Triplete”. E’ anche vero che tal volta, come si suol dire, la minestra riscaldata non va sempre bene, tant’è che il Mancini 2 non ha sortito quelle che erano le attese. Certo si potrebbe dire che comunque alla fine nel suo biennio (quasi) ha riportato l’Inter in Europa, questo è vero, ma lasciatemelo dire è solo una magra consolazione l’Europa League, con quello che ha fatto spendere alla società nel suo periodo di gestione con giocatori voluti a tutti i costi e ben presto accantonati (Shaqiri e Podolski docet, tanto per citarne alcuni). Sia ben chiaro per me Mancini rimane un ottimo allenatore, ma ultimamente aveva perso il senso della misura e il polso della situazione e ora ne paghiamo ahimè le conseguenze. La prima giornata è stata archiviata con una sconfitta, meritata, tant’è che in cuor mio ho pensato che si è continuati nello stesso modo in cui abbiamo terminato lo scorso campionato, con prestazioni scialbe e inconsistenti: non è cambiato nulla! Forse si è creduto nella riscossa in casa con il Palermo, invece altro mezzo passo falso. E’ anche vero che analizzando l’ultima gara casalinga dobbiamo farci il “mea culpa” per quello che si è creato ma non concretato e alla fine i rosanero, con un tiro deviato hanno portato a casa un punticino tanto prezioso quanto non preventivato! Una partenza così flop non si avvertiva da quasi un lustro con Gasperini in panca, ora la cosa importante è che non bisogna guardare chi sta davanti, anche perché così facendo si potrebbe rischiare già l’autostima, considerando che il distacco in due gare e di ben cinque punti. Bisogna avere la consapevolezza che arriveranno giorni migliori, ma bisogna correre in campo ed essere coesi il più possibile. De Boer sostiene che per vedere la sua Inter bisogna attendere dai tre ai quattro mesi, ma mi viene da dire caro mister se aspettiamo tutto questo tempo, vuol dire mettere in soffitta, nel senso di accantonare a prescindere ogni sogno di gloria e sentirsi già battuti prima ancora di cominciare. Ci vuole chiarezza nella comunicazione dei propri intenti è vero, ma questo non deve essere assolutamente un alibi, la cosa essenziale è che bisogna lavorare ancor più duramente in allenamento, con idee nuove, essenziali che scaturiscano anche un buon gioco nell’insieme, facendo trovare la squadra pronta agli appuntamenti importanti, recuperando quei punti che sono stati lasciati per strada. Certo alla ripresa andremo a Pescara squadra giovane, ben allenata e rinvigorita dai tre punti rimediati a Sassuolo. Sulla carta potrebbe essere una gara abbordabile, considerando che poi alla successiva dovremo vedercela con la corazzata torinese ancora più forte con acquisti mirati e messi al posto giusto. Noi dal conto nostro non dovremo fare né da sparring partner, né da vittima sacrificale, è l’occasione giusta per tirare fuori l’orgoglio e quel carattere che ultimamente è stato celato dietro il portafogli di ognuno in società ancor prima che in campo. Non smetterò mai di esternarlo, come lo fa la gran parte dei tifosi, e parimenti deve farlo anche chi indossa questa gloriosa maglia, noi siamo l’Inter, i nostri colori si amano a prescindere …Amala!
Antonio Dibenedetto