All’ultimo … respiro!
Notoriamente l’Artemio Franchi di Firenze non è mai stato uno stadio amico, tutt’altro, ci sono sempre stati tanti problemi arbitrali, o presunti errori che danneggiano questa o quell’altra squadra, ma che talvolta vengono dimenticati di proposito da chi ritiene di esserne stato avvantaggiato, ma quando poi si ritiene di aver subito dei torti, allora vengono messi al bando con tutti gli insulti possibili, inveendo e mettendo letteralmente alla gogna mediatica la società avversaria, unitamente a chi ha deciso tutto ciò. Tal volta questi signori dovrebbero essere coerenti e immedesimarsi sulle decisioni che vengono prese, in frazioni di secondi, ma anche con l’ausilio della tecnologia tutto non verrà mai chiarito, c’è sempre la decisione di un essere umano che può pensarla diversamente da un altro. Lungi da me in questo caso riportare alla luce diversi scheletri che giacciono negli armadi di giornalai oppure pseudo tifosi di questa o quell’altra squadra, che non aspettano altro di gettare fango e veleno sui nostri colori, mi fa schifo solo a nominarlo quel pelato non colorato che ne ha dette di tutto e di più, dimenticando che per quarant’anni hanno fatto il buono e il cattivo tempo, servi al cospetto degli ovini che hanno, a man bassa arraffato di tutto e di più. Come sempre manca la giusta lucidità e coerenza, in questi casi la sportività non c’entra nulla, perché vengono fuori le vessazioni subite in un periodo, laddove le vittorie e le conquiste di titoli, sono davvero lontane. Al momento non voglio dare alcun’altra considerazione a questi personaggi inutili, che non fanno che portare nocumento ad uno sport che diviene sempre trasandato e glorificato secondo i propri stati d’animo e di quello che si riesce ad ottenere. A conferma di quello di cui ho precedente accennato, tutti a contestare la spinta di Dzeko su Milinkovic in occasione dell’azione che ha scaturito la rete della vittoria nerazzurra, si vede benissimo che l’arbitro era vicinissimo e l’ha valutato come un normale scontro di gioco. È successo il finimondo tutti che protestavano, ma come mai nessuno ha battuto ciglio sulla rete del pareggio viola di Jovic che fa un fallo enorme su de Vry? È questa la coerenza di cui facevo cenno, che fomentando le proprie frustrazioni convogliano ogni sorta di arrabbiatura su un fallo non giudicato dal direttore di gara. Da sportivo, quale mi ritengo ancor prima di essere tifoso, devo dire con tutta franchezza che l’espulsione di Dimarco ci poteva stare, ma è stata cervellotica l’assegnazione del rigore avvenuto dopo che Bonaventura aveva già calciato. Decisione presa in condominio con quel var tanto screditato. Ultima considerazione perché Terraciano non è stato ammonito dopo aver causato il fallo da rigore su Lautaro? Mistero! Queste scelte non possono essere avallate solo sulla base di chi riceve un favore e contestate se si riceve un torto. E poi cosa accade? Che gli animi s’infervoriscono e ne fanno le spese chi va allo stadio per godersi uno spettacolo senza alcun problema, in maniera del tutto tranquilla, invece è risaputo che a Firenze ciò non è possibile, tant’è che gira sui social il video di un tifoso interista che viene picchiato da alcuni fiorentini e si sente la voce di un perfetto idiota, che addirittura esorta, chi aveva aggredito l’interista, di buttarlo giù di sotto. Non è possibile che una gara di calcio debba portare in eredità situazioni del genere, la vittoria non deve essere la cosa principale di uno sport fatti di valori e ancor più dovrebbe essere l’emblema della sportività. Quella che addirittura è mancata alla dirigenza viola, nella persona appunto del dg, che con fare mafioso si è scagliato contro Marotta in tribuna. È davvero inaccettabile che le società di calcio, che dovrebbero essere la principale fonte di sportività, cadi in queste azioni di bassa lega: è davvero assurdo! Della gara giocata devo solo appuntare la mancanza di lucidità dei ragazzi, che ancora una volta, nel momento cruciale è venuta meno. Se il primo quarto d’ora la squadra è stata capace di fare due reti, non ha poi continuato tirando i remi in barca credendo che la vittoria sarebbe stata facile e alla portata, bastava dosare le forse ed energie puntando sulle ripartenze che sarebbero state letali, specie quando nel secondo tempo la Fiorentina ha messo in campo ben quattro attaccanti, con solo due centrocampisti e con una difesa altissima, prona al nostro contropiede. Invece è subentrata la paura di vincere, prestando il fianco agli esterni, che non erano i soliti quinti di centrocampo, bensì dei veri attaccanti. Quindi è subentrato il pensiero della prossima e importantissima gara di Champions, ed era d’uopo fare le opportune sostituzioni, ma non cambiando Lautaro con un Bellanova spaesato e posizionato dove già era stato messo Dumfries. Sono scelte che si sarebbero potuto rivelare sbagliate, per fortuna la dea bendata ci ha dato una mano, e vincendo una gara all’ultimo respiro. Questa gara ci deve insegnare che non bisogna mai mollare e lottare con coerenza, corsa e da squadra, solo così si possono aprire scenari consoni al nostro blasone, altrimenti… Amala!!!!