…Anno nuovo, gioco…vecchio!
Si riprende il calcio giocato, e direi finalmente, dopo la pausa dovuta alle festività natalizie, ma la consapevolezza di aver ritrovato una squadra capace seriamente di giocare a calcio quella no, si è sciolta come neve al sole! Pensavo, dopo un primo tempo davvero misero, al titolo da dare a questo pezzo in “panettone indigesto!”, ma alla fine, e direi fortunatamente, tutto si è concluso nel migliore dei modi, con tre punti conquistati più con la tenacia, la forza dei singoli e nella fattispecie in quella di Perisic autore di una doppietta risolutiva, che in un gioco di squadra almeno dignitoso. Si perde l’opportuna lucidità di essere razionali se si assistono a simili spettacoli, per carità ci sta un calo di forma ma in altri periodi e non alla ripresa del campionato e comunque in un giocatore al massimo due ma non di tutta la squadra, questo non è tollerabile. La domanda che più mi viene in mente è la seguente: ma quando finiremo di offrire simili spettacoli indecenti e altalenanti? La risposta però non riesco a trovarla, nessuno che ama questi colori riesce ad averla forse perché insita nella mente di chi va in campo e di chi li dirige. Per carità non mi riferisco all’ultimo arrivato che sta facendo più che bene e cioè Pioli, ma in seno alla società qualcuno dovrebbe prendersi carico di far capire agli attori principali che solo giocando come una squadra, con coerenza e convinzione nei propri mezzi, si può ambire a traguardi ben più consoni, altrimenti l’oblio e la mediocrità e dietro l’angolo. Purtroppo noi non siamo come la squadra torinese che comanda la classifica che di riffa o di raffa riesce a portare a casa il risultato, è anche vero che al loro cospetto le altre quasi si “scansano”, permettendo quasi di vincere facile, contro di noi invece no. Le altre trovano ispirazione e consapevolezza nei loro mezzi, mettendoci seriamente in difficoltà, vuoi per le nostre consuete amnesie difensive e vuoi per alcuni nostri giocatori che per lunghi tratti della gara giocano al loro supporto: vero Kondogbia? Io non mi accanisco nei confronti del francese, per carità, ma vedere che è sempre più un corpo estraneo di questa squadra e in campo a volte compie giocate bellissime, ma purtroppo alterna errori inconcepibili non comuni alla sua levatura presunta, se non altro per giustificare il costo per il quale è stato pagato, avrebbe dovuto essere l’ago della bilancia di ogni match. A volte lo è, spesso però a discapito dell’undici nerazzurro. Non riesco però a capire il motivo per il quale Pioli continua ostinatamente a farlo giocare, crede ciecamente in lui oppure gli impongono di metterlo in squadra per fare in modo che sia venduto. Giocando però in questo modo non credo possa trovare squadre interessate a lui e disposte ad acquistarlo. La gara di ieri, nell’anticipo, è stata a mio avviso la peggiore prima frazione di gioco, fortuna che la ripresa è stata interpretata in modo diverso, altrimenti il pranzo sarebbe andato di traverso a molti sostenitori nerazzurri, compreso ovviamente il sottoscritto. Sicuramente è un eufemismo considerare questa gara come l’antipasto di una grande scorpacciata domenicale di calcio. Le gare vanno giocate per almeno sessantacinque/settanta minuti però a calcio, non come l’hanno interpretata i nostri ragazzi usando un nuovo schema tattico definito “a caso”, nel senso che si butta la palla avanti e poi quel che accade di buono è tutto di guadagnato. Questo può andare bene una volta, due al massimo con squadre medio basse, ma il più delle volte la paghi sonoramente questa condizione masochista di essere passivo. Ieri guardando la gara mi chiedevo, ma dov’è finita quella squadra che tanto ha impressionato, specie nel secondo tempo contro la Lazio? Boh, bisognerebbe chiedere notizia al noto programma televisivo della terza rete nazionale. E’ inconcepibile che i vertici societari non vedano le grosse lacune presenti in rosa, come anche l’allenatore che non riesce a valutare al meglio gli uomini a disposizione. Ci vuole poco né tanto meno un master a Coverciano per rendersi conto che di quelli scesi in campo ieri, sono ben pochi a essere salvati nel marasma generale, ci vogliono seri ricambi nei punti nevralgici. L’abbiamo scampata davvero bella ieri, la dimostrazione ne è stata l’esultanza del tecnico a fine gara. Non dico che dobbiamo vincere ogni gara con due o più reti di scarto, ma perlomeno giocare a calcio, noi tifosi chiediamo solo quello di vedere una squadra che giochi davvero a calcio. Questo sfogo è dettato dall’ennesima brutta figura che si è sfiorato, ma è anche vero che non mi esalto quando si vince e bene (Juve e Lazio su tutte), né tanto meno mi deprimo quando le cose non vanno per il meglio e si ieri salvo solo il risultato, tutto il resto è da cancellare nel modo più assoluto. L’augurio di fine anno era stato quello di aver ritrovato finalmente la nostra e cara Inter, al momento però tutto è stato disatteso, tant’è che si è tornati indietro, la speranza e che il seguito della stagione ci restituisca la nostra squadra, siamo fiduciosi, sì ma fino a quando? … Amala!
Antonio Dibenedetto