Posts by interclubfano


Semplicemente: fantastici!


Scritto Da il 5/Dic/2021

Semplicemente: fantastici!

Signori tutti in piedi e applausi a scena aperta: ecco l’Inter! Il tardo pomeriggio romano s’è tinto di forti colori nerazzurri annichilendo quelli giallorossi, con tanto gioco e forza di coesione alla ricerca di un risultato tanto cercato quanto ottenuto. Sono oramai diverse settimane che questa squadra sta sciorinando un bellissimo gioco d’insieme, fatto di tantissime occasioni da rete, seppur realizzate in una percentuale minima in base a quanto creato. Purtroppo questa condizione deve essere rivista e farci divenire più cinici sotto rete, usando anche altre alternative a quelle di entrare con la palla in rete. Ma quella ammirata ieri sera a mio avviso è stata una squadra che sta prendendo sempre più la consapevolezza della sua reale forza, un organico che i più saccenti del calcio pallonaro avevano pronosticato, all’alba dell’inizio del campionato, una debacle fragorosa complice l’abbandono di Conte e alla vendita di Hakimi e Lukaku, invece così non è stato. Fortunatamente la società ha puntato su di un tecnico preparato e capace di far giocare bene la squadra, come d’altronde abbiamo ammirato e faceva la sua Lazio. Inzaghi è un grande tecnico e lo sta dimostrando. Lo scorso campionato il nostro gioco era puntato su l’unica strategia possibile il lancio verso l’armadio di ebano che, da gran animale da area di rigore, risolveva il più delle volte il problema del goal, oppure dava l’assist per il compagno (Lautaro docet). Quest’anno no, il gioco è sviluppato su altri dettami, l’azione è sviluppata su manovre create e provate in allenamento che mettono in risalto le qualità di ognuno. Il centrocampo con i suoi tre artefici principali: Barella, Brozovic e Calhanoglu, è il migliore in assoluto concentrato per fare in modo da essere propositivo e allo stesso modo ripiegando dando una mano in fase difensiva. Io non sono un tecnico, ma un po’ di calcio ne ho masticato e con tutta sincerità guardando l’Inter giocare, mi diverto sempre più e non sono mai in apprensione, si nota subito che si divertono e fanno un calcio che fa divertire, e lo spettacolo che producono vale per intero il prezzo del biglietto. Con una rosa come la nostra, sono passati in secondo piano le varie defezioni, perché chi sostituisce i titolari non li fa rimpiangere, facendosi trovare sempre pronto. Voglio rimarcare, nella gara di ieri sera alcune menzioni d’obbligo per dei giocatori che hanno disputato una gran gara. D’obbligo menzionare per primo un Brozovic sempre sugli scudi, capace di fare tantissimi chilometri fatti di tanta forza, intelligenza e genialità di gioco: irrinunciabile! Quindi altra menzione per il “pacco” come l’avevano definito i cuginastri, quando il turco ha attraversato il naviglio, invece Calhanoglu sta diventando parte integrante della squadra con tantissima qualità, e se poi fa anche goal, allora il tassello è completo: scoperta! Concludo con un giocatore che, secondo il mio modesto parere, può diventare davvero un giocatore da Inter, il giovane Dumfries, ha delle qualità che non ha ancora espresso, appare frenato però è sempre al momento giusto sul punto giusto e ieri sera prima ha salvato una rete quasi certa e poi ha concluso un’azione in modo pregevole con una rete in tuffo: speranza! Potrei citare ancora altri calciatori, tutti ben oltre la sufficienza, ma menzionare i vari Bastoni, Skriniar etc. non avrebbe senso il loro contributo lo danno in ogni gara sono una garanzia per i compagni. Vorrei in ultimo soffermarmi su coloro che non giocano con continuità, ma quando chiamati in causa danno sempre il loro prezioso contributo. In altre gare avevo elogiato Ranocchia fermo ai box, ora è la volta di D’Ambrosio che s’è rivelato una certezza nelle due fasi. A questi giocatori bisogna solo rivolgere un ringraziamento per il loro attaccamento alla maglia. Voglio concludere il mio pezzo con la mia ultima analisi, esternando la mia felicità per la gara di ieri sera, ho ancora negli occhi le fantastiche giocate che hanno fatto i ragazzi, nella fattispecie il secondo goal, come diceva il mitico Jose Altafini quando voleva sottolineare una fantastica giocata: la rete di Dzeko e l’esempio di quanto descritto alla pagina 15 del manuale del gioco del calcio: semplicemente spettacolare! Ora ultima fatica europea per questa prima fase della Champions, si va al Santiago Bernabeu contro il Real Madrid, una gara dagli aspetti insignificanti per quello che concerne il passaggio del turno, già acquisito in anticipo, utile solo a determinare la prima della classe. Dobbiamo disputare la gara senza alcuna angoscia, consci che il nostro lo facciamo ovunque e comunque, con la certezza di aver affrontato i blancos nella prima gara del girone senza alcun timore riverenziale disputando una gara gagliarda, vorremmo solo ripagare lo sgarbo attenuto, chissà se la Dea bendata ci darà una mano: ai posteri l’ardua sentenza! Noi tifosi dobbiamo solo ringraziare questi ragazzi che ci stanno inorgogliendo sempre più, la passione non ha limite quando in campo si vedono giocatori che ti danno motivazioni sempre più forti per incitarli. Forza ragazzi non vi lasceremo mai soli! …Amala!!!!

Antonio Dibenedetto
Vivere con questi colori nel cuore è stata da sempre la mia prerogativa. Oltre non c’è nulla: solo l’Inter.                
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Va benissimo così!


Scritto Da il 2/Dic/2021

Va benissimo così!

Che non tutte le gare si assomigliano è un dato certo, ma che non bisogna sottovalutarle, specie quando sulla carta noti che non c’è il benché minimo paragone; questo è assolutamente una certezza. Tutto non è assolutamente scontato. Avevamo difronte la cenerentola del campionato, la squadra che ha perso ben dieci gare, finalino di coda è la Salernitana con undici. Ma questo dettaglio non deve far credere che tutto è stato semplice, tutt’altro. I liguri si sono difesi con caparbietà con un solo tiro in porta nel primo tempo, fortunatamente Samir è stato reattivo e poi nulla più. Mister Inzaghi tra infortuni e acciacchi vari, ha dovuto far turnover obbligato facendo riposare Barella e relegando alcuni pezzi pregiati, in panchina in previsione della gara di domenica all’Olimpico, anche se poi nella ripresa ha inserito Dzeko, Vidal, Sanchez, Sensi e Vecino. I ragazzi hanno giocato come sanno, e come ci hanno mostrato da qualche settimana, forgiando un calcio che sa davvero di spettacolo puro, ne è testimonianza la prima rete di ieri pomeriggio: cinque tocchi di prima che hanno determinato lo shot finale di Gagliardini. Siamo sulla strada giusta, questi ragazzi stanno prendendo, gara dopo gara, coscienza della loro forza e di quello che possono fare. Anche ieri sera si sono create occasioni da rete in serie, c’è voluto il gran lavoro del portiere spezino a ridimensionare un risultato che avrebbe potuto assumere connotati molto più corposi. La cosa che mi piace di questi ragazzi, specie chi non gioca con frequenza, che si fanno trovare pronti quando chiamati in causa, questo è sinonimo di un gruppo consolidato e che corrono tutti insieme verso l’unico obiettivo comune: la vittoria! Ennesima prova eccellente del nostro metronomo di centrocampo: sugli scudi un Brozovic fantastico che continua ad essere sempre più determinante per questa squadra, ma vorrei anche elogiare lo spirito di abnegazione e aiuto reciproco per i compagni, mi riferisco a quell’oggetto misterioso definito dagli addetti ai lavori, specialmente quelli vicini ai colori dei cugini che se lo sono fatti sfuggire per un tozzo di pane. Ebbene bisogna dare il giusto valore ad un giocatore, che mettendosi umilmente a disposizione di Inzaghi, anche a costo di cambiare il suo metodo di giocare, pian piano sta emergendo divenendo una pedina importantissima di centrocampo. Tocca solo fare una standing ovation per Hakan Calhanoglu, capace di fare un gioco lineare, con classe e determinazione sta completando un centrocampo che con Barella e Brozovic è, secondo il mio modesto parere, il migliore nel panorama pallonaro italiano, ma azzardo anche europeo. Ora ci sono pochi giorni da vivere con il ricordo delle vittorie sin qui ottenute, sabato c’è da fare visita al nostro più amato allenatore che si è ritagliato un posto importantissimo nell’olimpo nerazzurro: l’indimenticabile Jose Mourinho! Sono certo che per lui sarà emozionante incontrarci, ma lo sarà ancor di più quando s’incroceranno nuovamente le nostre strade e ritornerà a San Siro. Allora sì che l’affetto dei suoi ex-tifosi lo accoglieranno al meglio, esternando nei suoi confronti la massima espressione di gratitudine. Un passo alla volta, si sa che il Mou non vuol perdere neanche in allenamento, ma si troverà difronte una squadra quella nerazzurra, che non vuol cedere altro terreno, in considerazione che le gare delle dirette concorrenti sono complementari alla nostra, non certo il Milan contro la cenerentola Salernitana, mentre il Napoli dovrà vedersela contro la Dea. Tutto a tempo debito, per il momento va benissimo così, siamo orgogliosi di questa squadra e sono certo che lottando in questo modo ogni obiettivo non ci sarà precluso. Noi ci siamo e saremo sempre al tuo fianco, perché l’Inter si ama a prescindere!!!    …Amala!!!!

Antonio Dibenedetto
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Una vittoria davvero importante!

Sotto una pioggia copiosa ed insistente, e nonostante il terreno pesante, l’Inter ha fornito una prestazione eccellente, fatta di molteplici scambi in velocità e sovrapposizioni decise, che hanno scaturito diverse occasioni da rete. Però devo porre l’accento su di un problemino che pare non avere sorta di conclusione, la concessione agli avversari dei minuti finali. Certo a Venezia non s’è avvertito, al contrario della gara casalinga contro il Napoli, dove siamo stati decisamente in difficoltà, questa volta abbiamo con caparbietà ottenuto il giusto premio per un raddoppio guadagnato sul filo di lana. Con questo non voglio dire che il risultato sia stato in bilico anzi, abbiamo concesso ai lagunari un solo tiro dal limite ben parato da Samir, nel primo tempo e un paio nel secondo senza peraltro andare mai in sofferenza. La squadra ha giocato davvero bene, direi a tratti in modo magnifico, questo non fa altro che incrementare la loro autostima, e in noi tifosi la consapevolezza che tutto possa ancora addivenire, non tutto è precluso a questa squadra, ritorno su di una frase che potrebbe sembrare banale, ma il futuro è nelle nostre mani e se saremo bravi potremo scrivere una bella pagina della nostra storia. Queste sono cose che ci gusteremo con il tempo, se saremo bravi a pensare ad ogni gara con il giusto piglio, senza guardare più in là di un incontro alla volta. Anche nella gara di sabato si sono viste delle difficoltà oggettive con il classico cambio di attenzione abbassando il centro nevralgico del gioco, con un Dzeko sceso spesso a centrocampo e oltre, lasciando vacante il suo posto in attacco. Vorrei sapere come mai avviene questa condizione se è dettato da accorgimenti tecnico-tattici oppure è il nostro tecnico che impartisce tali ordini. Anche perché questo dispendio di energie prosciuga un giovane calciatore togliendo lucidità nelle giocate, figuriamoci ad un atleta di trentacinque anni che sebbene integro, ma pur sempre un trentacinquenne. È anche vero che in campo ci sono gli avversari, e ieri sera in campo c’era una buonissima squadra che ha mostrato di non aver alcun timore riverenziale al confronto dei ragazzi, un Venezia che credo si possa salvare tranquillamente per il semplice motivo che è ben allenata e possiede un buon organico, ma la cosa che è davvero da applausi che la società lagunare ha dato il giusto merito agli avversari con tweet degni di standing-ovation. Dopo la gara hanno comunicato apprezzamenti sui social, per tutto l’ambiente nerazzurro a partire dal nostro tecnico: “Il tuo gioco è mozzafiato”, ed ancora: “non possiamo che rendere onore al merito” e poi sulla squadra: “Abbiamo lottato con le unghie e con i denti per 90 minuti, contro una squadra molto forte, ma siamo molto fieri perché ci sono le basi per migliorare la nostra giovane squadra!”  Leggendo queste dichiarazioni si devono assolutamente fare i complimenti di serietà ad una società, che non ha accampato alcuna scusa per mascherare una sconfitta. Sono queste le cose belle di un calcio che è divenuto malato perché persegue come fine ultimo solo il danaro, calpestando quelli che sono i reali valori della sportività, in tutte le connotazioni possibili, in campo e fuori. Dopo queste che sono, per me dovute, concludo questo mio intervento con la consapevolezza che ora bisogna continuare in questo modo, con la stessa grinta, perché parafrasando il titolo di un film del grandissimo principe della risata, chi se ferma è perduto. Credo che a noi non accadrà, perché l’Inter per noi è il massimo, altro non c’è!!!!    …Amala!!!!

Antonio Dibenedetto
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La manona di Handa!


Scritto Da il 22/Nov/2021

La manona di Handa!

Spettacolo puro a San Siro, per lo meno per sessantacinque minuti: e poi? La paura di vincere l’ha fatta da padrone. È l’ennesima dimostrazione che questa squadra sa giocare, e quando vuol giocare a calcio non ce né per nessuno. Ma la cosa inconcepibile sono le amnesie caratteriali che subentrano quando si arriva nel finale delle gare, subentra quella paura che a volte ti fa perdere concentrazione e gamba e si rimane in balia dell’avversario. Com’è già accaduto contro i torinesi, gli orobici e nel derby, giusto per citare le gare più emblematiche, abbiamo raccolto pochissimo s’è partorito il cosiddetto topolino (un punticino striminzito), dopo aver dominato in lungo e largo la gara. Fortunatamente ieri sera no, ma questo grazie alla manona “santa” di Samir, capace di esorcizzare una rete che pareva già fatta. Non so che cosa sia accaduto, oppure cos’ha pensato il nostro mister se sul tre a uno per noi, ha cambiato i migliori in campo, sino a quel punto: Barella e Lautaro e ancor prima Calhanoglu e Correa, difatti con questi cambi si è lasciato il centrocampo in mano ai partenopei che da quel momento in poi hanno iniziato a spingere, padroni del campo senza che nessuno, di quelli entrati da parte nostra, effettuasse quelle interdizioni necessarie a farli stare rintanati e bassi. Certo l’impegno imminente di coppa pareva togliere il sonno per importanza, ma non si può soffrire in quel modo e in quei quasi venti minuti finali. Vidal certo è un guerriero ma non vale Barella e poi vogliamo parlare di Gagliardini? Vabbè lasciamo perdere, non ha corsa e non vale la visione di gioco di Calhanoglu. Certo nella testa di Inzaghi voleva far giocare Dzeko, ci può stare ma lì davanti però, che senso ha tenere il cigno di Sarajevo in prossimità della nostra area di rigore? Non voglio accusare nessuno ma da un suo errore è scaturita la bellissima rete di Mertens, accendendo il finale di gara, quei venti minuti, recupero compreso che sono stati quasi deleteri per le coronarie di noi tifosi. Io credo che tutto ciò si sarebbe potuto evitare, bastava attendere ed effettuare i cambi verso l’ottantesimo e non prima, tali da spezzare il ritmo dei ragazzi campani che invece hanno preso vigore e fiducia, mentre nei nostri ragazzi è subentrata quella paura di non farcela, scacciata solo dall’urlo finale al triplice fischio. Credo comunque che tutto questo non possa pregiudicare l’andamento di una gara condotta magistralmente dai ragazzi, capaci di non abbattersi dopo la rete del Napoli dopo appena diciassette minuti e continuare a giocare con classe e tanta voglia, presupposti tipici di una grande squadra, con tutta sincerità ieri sera per quasi settanta minuti l’Inter è apparsa davvero una grande squadra. Però in contraltare la grande squadra le chiude con autorità queste gare, senza farsi schiacciare. Questo è il motivo in cui bisogna lavorarci sulla testa ancorché sulle gambe dei giocatori, per non far rendere vano il bellissimo gioco sviluppato in gran parte della gara, fatto di scambi eccellenti e tempestive accelerazioni che hanno messo in seria difficoltà un Napoli, apparso sulle corde come mai visto prima. Orgoglioso di questi ragazzi per come hanno interpretato la gara, e non solo quella di ieri, bisogna trovare ancora un po’ la quadratura del cerchio come si suol dire, e poi credo ci divertiremo ancor di più di quanto stiamo facendo al momento. Ultima considerazione, mercoledì abbiamo una gara determinante dov’è importante solo la vittoria che ci potrebbe spalancare le porte degli ottavi. Dovremo essere coerenti e finalizzare al meglio ogni nostro sforzo, chiudendo quanto prima la pratica Champions, staccando quanto prima il fatidico tagliando, per non avere l’ansia di giocarsi tutto nell’ultima gara a Madrid. Forza ragazzi siamo con voi comunque e ovunque e il nostro grido non si affievolirà mai, perché l’Inter si ama e non si discute! …Amala!!!!

Antonio Dibenedetto
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Fa tutto l’Inter!


Scritto Da il 8/Nov/2021

Fa tutto l’Inter!

Siamo alle solite, come c’è già capitato in altre occasioni, confezioniamo interessanti trame di gioco, costruiamo innumerevoli occasioni da rete (io ne ho contato ben cinque nitide) e poi? … nel momento di dare l’accelerata finale: puf svanisce tutto, ogni cosa buona prodotta non porta che ad un misero punto, anzi poteva andar peggio se nei minuti finali quel clamoroso palo milanista fosse stato indirizzato con qualche centimetro in meno, ora si parlava di una sconfitta immeritata, ma di fatti poteva consacrare il primato dei cugini. Non ci sono scusanti, se abbiamo concesso qualcosa a loro è stato solo nei minuti finali, ciò vuol dire che li abbiamo contenuti e limitati nelle loro azioni e concesso davvero poco, in contrapposizione il nostro gioco ha prodotto occasioni in serie che non sono state concluse per mancanza di quell’essere cinico che non appartiene ancora nel dna nerazzurro. Abbiamo fatto il buono e cattivo tempo, con rigore sbagliato e autorete concessa (altro che rete di Tomori), e come si dice in gergo siamo sati sul pezzo, disputando una gara coraggiosa e di carattere. Tutti i saccenti pallonari nelle varie trasmissioni televisive hanno applaudito allo spettacolo prodotto nel derby meneghino, ma i rimpianti devono essere e sono solo nel versante nerazzurro. Certo il Milan aveva dalla sua il distacco in classifica a proprio favore e se noi non siamo stati capaci di ridurlo è solo per nostro demerito. Eppure le avvisaglie era fautrici di una partita che poneva tutti i presupposti dalla nostra parte, certo due rigori concessi in una partita e per lo più a nostro favore e manna che cade dal cielo. C’erano entrambi per carità e questo mi fa ben sperare per il prosieguo del campionato, con valutazioni prese con opportuna conoscenza, senza alcun dubbio, anche se talvolta i giudizi non sono mai univocamente conformi, visto il rigore non assegnato contro i torinesi a beneficio dei viola, mentre quello di Bastoni a Roma era parso netto. Questa è un’altra storia ma la cosa che più mi fa rabbrividire come il var non intervenga per annullare quegl’inganni palesi perpetrati nei confronti dei direttori di gara, di quei giocatori che sono specialisti nel cadere tramortiti da una folgore improvvisamente caduta sul terreno di gioco (Chiesa docet), davvero inspiegabile. Ma veniamo a noi e alla gara di ieri sera, non sempre vince chi merita: questo è un dato di fatto, purtroppo, e ieri sera ne abbiamo avuto la conferma buttando al vento altri due punti, che con quelli cestinati contro i torinesi fanno quattro, ma la cosa che più mi rattristisce e che non abbiamo vinto uno scontro diretto con le squadre di vertice. Non si può sempre dare il massimo e giocare al massimo, questo è certo, ma credere che si può far molto meglio questo sì, dobbiamo ottenerlo con coerenza e voglia di portare a casa il risultato a tutti i costi. Non voglio entrare nel merito del rigore sbagliato, voglio solo evidenziare come i giornalai di turno hanno posto il loro accento denigratorio sull’esultanza dell’ex di turno al momento del rigore segnato, quella è stata la conseguenza degli insulti e i fischi ricevuti durante la gara, e se proprio vogliamo dirla tutta non è stato da meno delle esultanze dello zingaro, quindi in casi come questi: chi la fa l’aspetti. Voglio porre l’accento su di un giocatore che sta rendendo meno delle aspettative e mi riferisco a Lautaro, ma non per il rigore sbagliato, per carità, ci sta anzi lui l’ha tirato fin troppo bene, ma il mio riferimento è nel corso della gara è parso molle e non il solito lottatore, e quelle occasioni che gli capitano di solito riesce a concretizzarle, invece è un po’ di tempo che ha le polveri bagnate. Sarà il caso di fargli tirare il fiato? Altra circostanza che mi fa pensare che la nostra squadra appare incompiuta è dettata dal fatto che non abbiamo una punta centrale simile a Dzeko, certo anche lo scorso anno non l’avevamo ma appare evidente, specie nel secondo tempo di ieri, al momento della sua uscita, la squadra si è abbassata soffrendo il dominio territoriale rossonero, sarà il caso di provvedere nel mercato invernale se vogliamo fare in modo di non trovarci scoperti in futuro? Questa è una domanda che vorrei fosse girata a chi di competenza in seno alla nostra società, che sinora si è ben comportata: manca la ciliegina che porterebbe la nostra squadra sempre più in alto. Ora altra pausa per le nazionali, come al solito saremo costretti a privarci di tanti giocatori con la speranza che ritornino integri, anche perché alla ripresa ci tocca l’altra capolista e se vogliamo continuare ad inseguire un sogno, non possiamo permetterci altri passi falsi! …Amala!!!!

Antonio Dibenedetto
Vivere con questi colori nel cuore è stata da sempre la mia prerogativa. Oltre non c’è nulla: solo l’Inter.
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