Finalmente si riprende con il calcio giocato. Il giorno dell’Epifania appare propizio, siccome siamo certi di essere stati bravi e buoni, ecco che la squadra partenopea ci ha omaggiato, al pari della simpatica vecchina con la scopa, di tanti regali. Mi è sembrato giusto porre in evidenza che in contrapposizione i campani abbiano ricevuto tanto carbone, per gli errori marchiani quanto evidenti che i loro difensori hanno compiuto, però è giusto anche sottolineare che in taluni casi bisogna essere bravi e pronti ad approfittarne. Come d’altronde è giusto porre in evidenza la sontuosa gara compiuta dai nostri attaccanti, coadiuvati benissimo dai centrocampisti, che hanno tenuto in apprensione la retroguardia avversaria. Mi piace evidenziare però, il gran lavoro del nostro colosso di ebano che ha impreziosito la sua prestazione con due reti, tutto ciò è stato rimarcato dalle considerazioni post gara anche dal nostro tecnico, che tirandosi un sassolino dalla scarpa, ha detto, quando è stato intervistato e rivolgendosi a chi contestava il lussuoso e costoso acquisto del belga, “ma non era una pippa?”. Sorridendo, con quel ghigno di sfida, conscio che avrebbe scommesso tutto su Romelu, l’ha sempre inseguito e ora che è nella rosa, se lo tiene ben stretto, conscio di quello che può ancora dare alla squadra. Anch’io a volte l’ho criticato, per il semplice motivo che guardando in gara, la sua propensione al sacrificio e l’aiuto ai compagni, appaiono evidenti le enormi potenzialità calcistiche di cui dispone, la cosa però che fa specie è l’incaponirsi tal volta in dribbling improponibili e a volte sembra litigare con la palla tra i piedi. A suo favore basti considerare anche l’età e quei suoi 26 anni in cui sono tangibili i margini di miglioramento. I detrattori nerazzurri sono dietro l’angolo e sicuramente diranno che più che l’Inter, la gara l’ha persa il Napoli, io a queste persone rispondo che bisogna guardare innanzitutto l’andamento della stessa, nella quale i ragazzi hanno esercitato una costante pressione e giocato con intelligenza e carattere, facendosi trovare pronti a ogni evenienza. Con questo non voglio omettere che certi errori marginali ci sono ancora, non sono svaniti non v’è dubbio, solo il lavoro costante in allenamento può eliminarli, il nostro tecnico lo sa è coerente, ecco perché la nostra squadra è in costante evoluzione con una crescita continua. Credo tuttavia che nei ragazzi stia crescendo sempre più l’autostima e la certezza nei propri mezzi per fare in modo di raggiungere tanti altri traguardi importanti, solo il lavoro potrò però smussare ogni sfaccettatura negativa che purtroppo è ancora presente. Finalmente l’ennesimo tabù è stato sfatato, si torna a casa vincitori dal San Paolo, dove la vittoria mancava da diversi decenni, come dicono le statistiche, consapevoli che giocando con coerenza, coraggio e personalità altri ne cadranno. La gara del San Paolo ci ha consegnato una squadra che lotta ed è capace di soffrire quando necessita, ma è anche vero che avendo quei due lì davanti, l’inventiva è dietro l’angolo, nulla è scontato, la finalizzazione è pressoché a portata di mano. Al fianco di Lukaku bomber indiscusso, sta crescendo in modo esponenziale anche Lautaro, non dico eresie esponendomi nel giudizio che secondo me sarà molto più forte e completo del suo connazionale che l’ha preceduto, di cui non si sente né si avverte la mancanza. Unica nota negativa è l’esclusione dal big match di sabato sera contro l’Atalanta, dove mancheranno per squalifica, di Skriniar e Barella, grazie al comportamento cervellotico di un arbitro che quando vede il nerazzurro ha una tale avversione che non ha una logica. Doveri lunedì ha dispensato gialli a iosa, ma la cosa assurda che la maggior parte dei quali sono stati indirizzati alla nostra squadra, lasciando ai partenopei il dovere di commettere falli e usare comportamenti plateali, restando impuniti. Certo quando il fallo è brutto, oppure è causa di un comportamento plateale, è giusto che sia punito con il cartellino giallo, a norma di regolamento, ma deve essere razionalmente equanime il giudizio e per entrambe le squadre, cosa che il sig. Doveri non ha fatto. Di qui a fare cattivi pensieri che tutto sia pilotato, ce ne vuole, per carità, ma i presupposti ci sono tutti, e che la strada fosse stata spianata per altri. Noi siamo superiori e non vogliamo pensare a un artificio, però come ho sempre sostenuto a pensar male si fa peccato ma tal volta s’indovina. Ora testa all’ultima gara del girone di andata, di fronte avremo l’Atalanta che gioca a meraviglia e che almeno per chi come me ha dei ricordi bellissimi ed evoca una sontuosa vittoria ai danni degli orobici di qualche anno fa. E’ vero che non tutte le gare sono uguali, ma è anche vero che in taluni casi è importantissimo l’approccio alla gara, sperando che non ripetano i nostri consueti errori e chiudere con coraggio la gara portando a casa quello di cui abbiamo bisogno: la vittoria! Personalmente sarò presente sugli spalti a incitare a più non posso i nostri beniamini e come anni or sono spero che ci siano i presupposti per gioire ancora una volta. Sono però convinto di assistere a una bellissima e intensa gara!!! …..Amala!!!!
Se alla vigilia l’ultima
gara di quest’anno calcistico, poteva darci qualche pensiero, ebbene in virtù
della buona partita dei ragazzi e della pochezza del grifone, tutto si è
compiuto nel modo migliore! Difficile analizzare razionalmente questa gara, se
ci si ferma un attimo a pensare dei punti gettati alle ortiche nei due turni
precedenti. Certo è anche vero che non sempre si può vincere, è un dato di
fatto, ma sprecare le occasioni che ti si presentano, non va per niente
bene. Questo pomeriggio si è rivista la
voglia di far bene di una squadra che ha creduto di poter portare a casa, mi
riferisco sempre alle scellerate ultime due gare di campionato, i tre punti con
il semplice compitino, invece no, non è così che vanno le cose! Bisogna lottare
sempre al massimo ed essere lucidi, concretizzando al massimo la minima
occasione quando ti si presenta. Ultimamente avevo un attimo preso di mira il
nostro gigante, il nostro armadio di ebano, che guardando la gara di sabato
avevo bonariamente paragonato a Blisset per quello che faceva in campo. Certo le
premesse non erano del tutto positive, ma è scoccata quella scintilla che tutti
stavamo aspettando ed ecco che da pesante fardello per la squadra è diventato
leggiadro, ha fatto tutto da solo una rete spettacolare su invito di Candreva,
un passaggio perfetto, coprendo inizialmente la palla per l’inserimento di Gagliardini
in occasione del raddoppio e poi ne vogliamo parlare del suo gesto? Semplicemente
spettacolare da libro cuore, da chi ha un’umanità immensa, rimarcato da tutto
lo stadio che l’ha osannato. Ha dato la possibilità al ragazzino campano, al
nostro “cucciolo” Esposito, di entrare nella storia nerazzurra come secondo
marcatore più giovane di sempre dietro solo all’inarrivabile Mariolino Corso. Queste
doti se le hai insite nel tuo dna le tiri fuori al momento giusto, ecco perché oggi
mi sento di osannare il nostro Romelu Lukaku. Considerando l’età e il margine
di miglioramento che ha nel tempo, è sicuramente un grandissimo campione, basti
solo pensare alla quarta rete che ha siglato, una perla di rara bellezza:
chapeau Romelu ti vogliamo così! Erano davvero tanti anni se non erro, correva
l’anno 2010, che non si restava in cima al campionato, alla conclusione dell’anno
calcistico di riferimento. Certo non si è vinto nulla, anzi, è tutto da giocare
anche perché prima del giro di boa, della conclusione del girone d’andata, ci
aspettano due belle gare, diciamo davvero “toste”, alla ripresa il giorno 6
gennaio faremo visita al Napoli al San Paolo, quindi in casa con quell’Atalanta
capace di rifilare una bella “manita” ai cugini rossoneri. La nostra speranza
più grande è che si ritorni a essere quella squadra brillante ammirata sino a
due mesi fa, con i rientri dei vari Sensi, Barella e Sanchez e magari con
qualche innesto nei punti nevralgici dello scacchiere nerazzurro, forse
riusciremo a tornare a far girare la palla nel giusto verso, quello del
divertimento puro. Ora godiamoci in santa pace questo periodo di riposo,
disintossichiamoci lasciando fuori uscire quelle tossine negative accumulate e dovute
alle imprecazioni calcistiche, rivolgiamo il nostro pensiero più genuino alle
nostre famiglie per le imminenti festività natalizie, per questo mi sento in
prima persona come Presidente dell’Interclub Giacinto Facchetti di Fano di
esternare a tutti voi, a nome mio personale e di tutto il direttivo che
rappresento, i migliori auguri di un Sereno Natale e che il nuovo anno porti
serenità e realizzi ogni desiderio che ognuno cela nel proprio cuore. Per la nostra
squadra e i nostri ragazzi conservi intatta la fame e voglia di vittorie, noi
saremo sempre pronti a osannare chi onora la nostra maglia… A*U*G*U*R*I …Amala!!!!
Mai una citazione fu più appropriata all’assurda situazione che ha vissuto l’Inter nelle ultime tre gare. Nell’arco di dieci giorni si sono perse tante certezze che si possono recuperare questo è vero, ma la cosa più preoccupante è l’aver perso ben 4 punti in classifica e il mancato passaggio del turno nell’Europa che conta, quella Champions che ci risulta sempre più indigesta. Non vorrei però avallare la situazione del nostro tecnico nell’alibi della mancanza di pedine importanti in squadra. Certo Sensi, Sanchez e Barella sono giocatori importanti nello scacchiere nerazzurro, ma non si possono imputare a queste defezioni l’assoluta incapacità di chiudere le gare quando si sprecano tantissime occasioni per fare goal. Credo che in sede di campagna acquisti il tecnico, in comune accordo con la società, abbia adottato un piano di ricerca e di acquisto di quei giocatori che sarebbero stati utili alla squadra, giocatori con personalità, almeno un sostituto per reparto, validi e di primissimo piano per non farsi trovare impreparati in condizioni che si possono verifica nel corso di una stagione: gli infortuni! Invece cos’è stato fatto nel mercato estivo per sopperire a ciò? Nulla di concreto, tutte le risorse sono state spese esclusivamente alla ricerca di una punta, che è arrivata quasi a mercato chiuso, il resto che necessitava alla squadra? Il nulla più assoluto! Colpi ottimi sono stati messi a segno questo e dinanzi agli occhi di tutti, ma tranne il centrocampo dei vari Sensi e Barella, Sanchez in attacco ma dei loro degni sostituti neanche l’ombra. Ora ci troviamo a fare mea culpa per quello che si poteva fare e che non si è fatto, ecco perché oramai non dobbiamo illuderci più di tanto, chi è causa del suo mal pianga se stesso. Personalmente non ho mai ritenuto fondamentale il Lukaku visto sinora, un armadio di ebano che litiga con il pallone e che non riesce a saltare l’uomo, certo dalla sua vi è l’assoluta capacità di coprire la palla, vorrei vedere il contrario con quella stazza che si ritrova, servendo il compagno meglio piazzato. Credo però che visto il costo ci si aspetterebbe qualcosa di più, non dico che avrebbe dovuto vincere le gare da solo, ma sprecare occasioni limpide che gli sono presentate nelle ultime tre gare, questo no, non è tollerabile! Non tollero in egual misura quando si parla di giocatori che sono al culmine, che non hanno più energie che stanno spendendo ogni risorsa per il bene della squadra, ma ci mancherebbe altro! Per quello che fanno, sono lautamente pagati e non c’è stress più grande nel dover arrivare alla fine del mese per chi non ha lavoro o per l’operaio in fabbrica, per loro invece non ci sono spiegazioni se in campo camminano, se non hanno la lucidità mentale per restare concentrati, lo andassero a dire a chi vive con poco più di mille euro il mese. Sono dei privilegiati e devono meritarsi sul campo quello che percepiscono, non ci sono scuse né attenuanti e direi di fare basta con gli alibi, favoriscono solo chi vuol mascherare la propria incapacità incolpando esclusivamente altri fattori. Ecco un assist per il nostro tecnico, come farà sabato contro un Genoa affamato di punti salvezza a schierare una squadra all’altezza, che nonostante le continue defezioni, ci sarà da sostituire Brozovic a centrocampo e Lautaro Martinez in avanti? Ai posteri l’ardua sentenza, spero solo che si chiuda al meglio quest’anno calcistico e che nel prossimo ci si confronti con stimoli nuovi, ma principalmente con una rinnovata voglia di vincere, ma sul serio! Ultima disamina per quello che è accaduto ed è stato scritto su di una testata giornalistica sportiva nazionale, io da profano e con la mia umiltà dico solo che ci potevano essere diverse opzioni da adottare. Per esempio si poteva fare ugualmente la conferenza stampa, isolando quella testata giornalistica incriminata impedendone l’ingresso, ci vuole rispetto delle parti in qualunque contesto si poni l’accento, quel rispetto che merita l’Inter e tutti quei giornalisti che si comportano onorando quel codice deontologico che è insegnato a chi pratica quel mestiere. Noi profani vogliamo solo essere degni dei nostri beniamini ma devono meritarsi il nostro amore, ma come sta accadendo ultimamente, non va certo bene. Ora basta lamenti, ci si deve rimboccarsi le maniche e pedalare, c’è un campionato da onorare, come d’altronde una coppa Italia e l’Europa League! ….Amala!!!!
Certe tradizioni vanno rispettate e il detto che recita non si sposa né si parte, né di Venere né di Marte calza a pennello, ma io aggiungerei né si deve sprecare tanto! Nell’anticipo degli anticipi ci vedeva opposti a un gruppetto di ragazzi terribili, la Roma del tecnico Fonseca che veniva da una serie di risultati positivi, ma che tranne un’ottima circolazione di palla sul terreno di gioco non ha fatto vedere granché, solo una strenua difesa della loro porta. Certo chi è causa del suo male pianga se stesso, recitava un vecchio detto, è quello che dovremo fare necessariamente poiché non siamo stati capaci di capitalizzare le occasioni create ed anche quelle ricevute in dono dai giallorossi. Numerose e clamorose sono state in un primo tempo dove il nostro Samir ha dovuto compiere l’unica parata, e non tanto complicata, della sua tranquilla serata, mentre il suo dirimpettaio invece si è distinto in un miracolo nel primo e l’altro nel secondo tempo. Mi viene da pensare che quando Mirante si trovi difronte le maglie nerazzurre sfoderi sempre una prestazione esemplare. E’ anche vero che in simili circostanze si poteva e si doveva fare meglio, vero Lukaku? Se in altre occasioni il gigante di ebano è stato l’artefice di reti bellissime, ieri sera non ne ha azzeccata una e con lui anche il fido partner d’attacco, quel “Toro” che ha si attaccato a testa bassa come suo solito, ma non è stato proprio brillante nelle occasioni che gli si sono state poste dinanzi ai piedi. Un certo malumore è iniziato a serpeggiare nelle fasi salienti allo stadio, con qualche stritolio di disapprovazione da parte di alcune zone dei tifosi, ma ciò non toglie che alla fine non si può accusare questa squadra di scarso impegno ed è giusto che il nostro tecnico l’abbia posto in evidenza in conferenza stampa post-gara. Forse è lui stesso che ci ha abituato male vedendo i ragazzi vincere gara dopo gara, e questo inatteso colpo d’arresto non solo ci deve far riflettere, ma ci deve dare ancora più convinzione dei nostri mezzi. Mi piace però sottolineare ieri sera in campo chi doveva meritare i tre punti in palio era solo l’Inter, vuoi per le occasioni create e vuoi perché non ha rischiato nulla, lasciando il proprio portiere inoperoso per gran parte della gara, questo vorrà dire pur qualcosa? Certo dispiace il dover abdicare dal trono del campionato, in caso di successo dei bianconeri che così troverebbero nuovo vigore, ma sono altresì fiducioso che la Lazio venderà cara la pelle e non sarà così scontato il risultato, anzi. Ieri ci è mancato il pizzico della Dea bendata che in questi casi è decisiva, se per questione di centimetri non si è portato a casa il risultato sperato, ecco perché io guardo nel bicchiere mezzo vuoto, con quei due punti persi per strada. Come ho già affermato in altri commenti spero non dovremo rammaricarci più di tanto per questi punti lasciati agli avversari. Capitolo chiuso non pensiamoci più anche perché dovremo concentrarci sulla prossima gara che ci attende martedì prossimo (altro giorno succitato che non dovrebbe preannunciare attività, ma si sa che la Champions si gioca anche in questi giorni) e dovremo assolutamente fare di necessità virtù ed essere più cinici perché se ci capita l’occasione, dovremo capitalizzarla al massimo, avremo difronte il Barcellona che non sarà sicuramente sazio e avversario comodo. Avremo il dovere di lottare e ricercare quegli spazi per far male ai campioni spagnoli, senza prestare ascolto alle radioline e ai risultati degli altri, dovremo pensare solo a fare la gara perfetta per accedere agli ottavi di una competizione che spero rinverdisca i fasti di quando incontrammo nuovamente i catalani e in casi come questi, mai dire mai. Forza ragazzi siamo tutti con voi!!! …..Amala!!!!
In molti covavano dubbi sulla tenuta caratteriale della squadra specie dopo la bella vittoria ottenuta in terra Ceca. Considerazione prontamente smentita dalla forza che i ragazzi hanno messo in campo specie nel primo tempo, sovvertendo anche la stessa paura, a rigor di logica, del nostro tecnico. Io ho guardato saltuariamente la gara per ragioni personali, ma non ho avuto la minima percezione di una gara in pericolo. Certo nel secondo tempo si è accusata una certa stanchezza tra i ragazzi, cosa normale secondo me, e comunque la partita è stata incanalata verso i giusti canoni della vittoria senza patemi. Sicuramente in altre circostanze la rete spallina avrebbe potuto riapre la gara, ma ciò non si è verificato anche perché il pallino del gioco è sempre stato nelle mani dei ragazzi, anzi si è cercato a più riprese e con veemenza più noi la terza rete che i ferraresi quella del pareggio. La coesione di questo gruppo sembra essere oramai consolidata, la forza di poter far male l’avversario e sempre presente e poi con un “Toro” in queste condizioni tutto è possibile!!! Certo Lautaro il suo compito lo fa alla perfezione anche perché è aiutato alla grande dalla squadra, ma in modo particolare con chi è in simbiosi perfetta, l’altro attore principale di un attacco che sta facendo sfracelli e cioè Lukaku. Con il tempo sono tornate prepotentemente in auge le dichiarazioni di Conte e la sua voglia di far arrivare a Milano ad ogni costo il gigante belga, perché sapeva che è un giocatore validissimo per tutta la squadra, abile a coprire la palla, facendo a sportellate con i difensori avversari ed essere decisivo nella zona nevralgica del campo: sotto porta! Erano diversi anni che non si provava a dar fastidio alla detentrice degli ultimi scudetti, di questi periodi s’era già lontani dalla vetta con ogni sogno riposto oramai nel cassetto, ma ora no! Tutto è diverso, per fortuna c’è voglia di rivalsa, con convinzione s’è raggiunta la vetta, certo non abbiamo ancora vinto nulla, ma la speranza di sovvertire l’esito degli ultimi campionati, quello si. Credo che la regina del campionato italiano vivrà di alti e bassi sino all’ultima giornata, con sorpassi e contro-sorpassi, la cosa importante e il dover farci trovare pronti alla resa dei conti. Dobbiamo vivere alla giornata e come dicono le persone sagge: carpe diem, senza avere il benché minimo rammarico di ciò che poteva essere e non è stato! Ogni cosa va affrontata con il giusto peso, ora godiamoci il primato, pensando però all’incontro prossimo con la Roma, una squadra da prendere con le molle e cercando con raziocinio una vittoria che sarebbe davvero la panacea idonea per procedere in campionato con il giusto passo, con un occhio ben vigile sull’incontro infrasettimanale molto importante per il nostro cammino in Champions con il Barcellona del sesto pallone d’oro, Lionel Massi. A questo dobbiamo pensarci dalle 23 di venerdì 6 dicembre, ora con forza e tutti insieme aiutiamo i ragazzi in campo, con il nostro solito amore verso questi colori, non lesinando il nostro grido e l’affetto incondizionato verso coloro che sono sicuro getteranno il cuore oltre l’ostacolo pur di raggiungere un traguardo ambito. Noi siamo l’Inter e crediamo in quello che facciamo! …Amala!