Posts by interclubfano


Andiamo avanti!!!!


Scritto Da il 15/Apr/2019

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Andiamo avanti!!!!

In terra ciociara si è raccolti altri tre punti importanti per la nostra classifica, la cosa positiva è che il distacco con le inseguitrici è rimasto invariato, con una giornata in meno da giocare, di fatti ne manca solo sei alla conclusione di questo campionato, direi davvero cervellotico. Chi vede lo score e il tabellino finale della gara può facilmente intuire che si è disputata una partita dominata in lungo e largo dai ragazzi, in parte è vero, con un possesso palla che va oltre il settanta per cento, ma io aggiungo senza un costrutto reale, il solito tic-tac a volte irritante che non sortisce l’effetto sperato. Vorrei ben evidenziare che avevamo di fronte una squadra mediocre, non me ne vogliano i tifosi ciociari, che nel primo tempo è sembrata la così detta vittima sacrificale. Come spesso ci è accaduto in questa stagione, è bastato che i ragazzi abbassassero la guardia un attimo dando coraggio a una squadra quella frusinate, che si è rinvigorita alzando il ritmo, e quando hanno trovato la rete, alquanto goffa, complice Handanovic in ritardo, hanno provato a pareggiare la gara. Devo anche evidenziare che il nostro portiere non ha dovuto compiere alcun intervento degno di nota, mentre Sportiello si è ben comportato tra i pali fermando diverse occasioni da rete. Non metto in dubbio che in campo non si è da soli, c’è anche l’altra squadra, ma chi in campo ha un possesso palla così rilevante e poi creando azioni incisive, non realizza per il semplice motivo che si specchia in modo vanesio, colpa della sua presunzione, allora così non va proprio, c’è qualcosa che non quadra. Sarà che questa Inter è succube di una credenza che va oltre la normale coesione di squadra, ora si vuol far credere, come nel caso del rigore ceduto a Perisic e l’abbraccio successivo, che tutto sia rientrato e che nello spogliatoio regna l’amore fraterno? Sarà ma io non ci credo, possono fare anche i cuoricini idilliaci forieri del così detto “volemose bene”, ma non credo che tutto possa essere svanito nel nulla, la cosa che mi auguro vivamente che le parti in causa abbiano sotterrato l’ascia di guerra sino alla fine di questo campionato, capendo che c’è ancora un piazzamento onorevole da conquistare. Spalletti poi da paciere è tutto da scoprire, lui è sicuro di avere le carte giuste per continuare a sedere sulla panchina nerazzurra, e di avere ancora l’armadietto alla Pinetina, certo centrando il piazzamento Champions crede di aver salvato il “posto”, ma non tutti dimenticano quelle pene che abbiamo dovuto sorbirci, con una squadra che non ha mai avuto un gioco degno di questo nome e il tanto fiele che abbiamo dovuto ingoiare. Spero che questa volta la società si faccia sentire e non conceda il premio, come accaduto lo scorso anno in occasione dell’ultima gara contro la Lazio, per un piazzamento centrato a discapito di chi lo meritava per davvero. Credo che comunque vada questo campionato, per il normale proseguimento ci vuole chiarezza: è necessaria! Bisogna programmare per bene il futuro, facendo tesoro degli errori commessi senza dimenticarsi del passato, per chi ama questi colori, è basilare!  …..Amala!!!

                                                      Antonio Dibenedetto

 

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….Irritanti!!!


Scritto Da il 10/Apr/2019

 

rete icardi

 

 

…Irritanti!

E’ l’unico aggettivo che al momento fotografa in pieno il comportamento in campo dell’Inter, galleggiando con un gioco intriso di tanta modestia. La stessa caratteristica che però ci fa credere di poter imitare il mitico ti-ti-ta-ca di squadre più blasonate, ma noi non siamo in grado, né in condizione, di giocare in quel modo, abbiamo ben altre doti nelle nostre corde! Non certo migliori anzi. Abbiamo la facoltà di fare quello che vogliamo in campo, a volte sappiamo pure giocare a calcio, ma la cosa che più di tutte consegna al popolo nerazzurro e la mancanza di continuità che è stata il leitmotiv di tutto questo nostro cervellotico campionato. Da più parti si dirà che alla fine anche ieri sono stati conquistati i tre punti, quello che era l’obiettivo primario, ma questo è pur un dato di fatto ma è anche vero che si è consumata l’ennesima figura barbina, al cospetto di una squadra, quella ciociara, che ha ben giocato creando delle occasioni che avrebbero potuto essere letali. Basti considerare i tre legni colpiti dai laziali e se non hanno portato a casa un risultato positivo, che avrebbero meritato, è stata solo per una mera questione di centimetri. L’Inter di contro si è limitata a un controllo dell’incontro con occasioni davvero sporadiche, vuoi per l’imprecisione di alcuni e forse perché si vuole arrivare in rete con il pallone, ci vuole più sostanza altro che ricami. Se non erro il nostro primo tiro in porta, si è verificato all’incirca verso il sessantesimo minuto, di certo non si può essere soddisfatti di un simile score. Per fortuna lì davanti abbiamo il nostro Re Mida tocca, un solo pallone e crea una rete, già perché da più parti ci si lamenta dell’inconsistenza di Icardi, ma se non segna lui si fatica e non poco. Non è assistito a dovere e quei pochi palloni giocabili che gli inviano, lui cerca di realizzare il massimo. Non oso immaginare quante reti potrebbe fare in una squadra, dove lo assisterebbero a dovere, invece noi che facciamo? Giochiamo come se non ci fosse! In tal caso c’è solo da considerare che la mente umana sia davvero un mondo inesplorato, basta poco perché tutto possa andare liscio, invece ci si complica sempre tutto. Che la gara con il Frosinone sulla carta potesse essere facilissima, visto che la squadra laziale aveva una differenza reti davvero imponente specie quelle incassate, ma forse ci siamo dimenticati che il Matusa a volte è divenuto il loro fortino insormontabile, dove hanno incassato la maggior parte dei punti in classifica. Ora ci tocca il prossimo incontro un avversario davvero ostico, quel Napoli che ha subito un torto di giustizia sportiva rilevante e per questo dovrà fare a meno del puntero per antonomasia, quell’Higuain autore di una stagione con numero davvero impressionanti nell’area di rigore. Noi non abbiamo ancora null’altro da dire in questa stagione, oramai le posizioni non sono ancora delineate dal quarto posto in giù, ma poco ci manca, anche se quella posizione che più c’interessava è diventata una vera e propria utopia. Certo noi dobbiamo pensare solo e unicamente a noi stessi, ma pensate un po’ se siamo proprio noi a consegnare lo scudetto agli odiati torinesi? ……AMALA!

                                                 Antonio Dibenedetto 

perisic

…Sopravvalutati?

Si ritorna a giocare nel solito orario delle partite di campionato, la fatidica domenica pomeriggio. Così dopo pranzo ci aspetta la gara del rilancio, per lo meno sperato ma visto com’è finita la partita, alla fine quella svolta non si è verificata!

I ragazzi hanno di

Anche questo pomeriggio c’è da recriminare per quello che poteva essere e che, di fatto, non si è ottenuto sul campo. Troppo fragili, specie nel primo tempo, si è stati sempre alla mercé di una Sampdoria in palla, che con velocità e tocchi in profondità ha messo seriamente in difficoltà la retroguardia nerazzurra.sputato un match che rimane in un limbo di emozioni che spaziano tra la disperazione e l’oblio di un gioco che ancora non decolla!!!!!

Ora che tutto è terminato, come si dice in gergo a bocce ferme, parliamo di un punto portato a casa con merito, guardando il bicchiere mezzo pieno, ma se la precisione degli attaccanti doriani non difettava in modo così imbarazzante (vero Correa?) diciamo di precisione, forse parlavamo di ennesima débâcle meneghina.

Si sa però che il calcio non è una scienza esatta, per il semplice motivo si deve lottare sino al termine se si vuole portare a casa un risultato positivo, e se poi le motivazioni di spogliatoio non raggiungono l’apice e l’intensità giusta, allora si fa affidamento esclusivamente sulla buona sorte!

Dopo un’onesta partita aperta a ogni risultato e dove, anche se a tratti, si è visto anche del buon calcio, mi hanno dato un fastidio indicibile, le dichiarazioni di persone, che sebbene rivestano cariche importanti in seno a società calcistiche, non hanno competenze in merito e parlano a sproposito con un linguaggio che manco un ultras proferisce. (non me ne vogliano gli ultras che ne capiscono molto di più) Non si può sparlare in modo così netto e dire che se c’era una squadra che avrebbe dovuto vincere, ebbene questa era la Sampdoria e che a Marassi è stata perpetrata una “rapina a mano armata”. Con tutta franchezza si può asserire che ci poteva essere la possibilità di vittoria da parte della Sampdoria, me se è stata buttata alle ortiche da parte dei doriani, che colpa ha l’Inter se oggi i giocatori avversari non sono stati capaci di fare altre reti? Non ci sono stati episodi decisivi che hanno palesemente agevolato l’Inter, anzi a essere precisi è stata danneggiata per un rigore sacrosanto non concesso, ma siccome non mi piace tirare in ballo la malafede dei direttori di gara quindi meglio sorvolare.

La cosa che non mi va giù da sportivo prima che da tifoso, e che un presidente dica certe cose, dalle quali si evince in modo propriamente assoluto la propria ignoranza calcistica. A volte certi personaggi parlano per il gusto di apparire, allora cosa avrebbe fatto se fosse stato il presidente del Bologna che in quel di Torino ha subito una beffa colossale per un rigore farlocco concesso alla Juve, ma questo è un altro discorso ritorniamo sulla gara dei nostri ragazzi.

Mancini forse sta perdendo il polso della situazione, facendo giocare giocatori fuori posizione, in primis Perisic. Ma come fa a non veder che il croato è letale sulla fascia, macina chilometri e crossa in modo spettacolare, mentre da trequartista fatica e non poco a trovare la posizione giusta in campo.

Vi sono altri quesiti che avrei voluto rivolgere al nostro tecnico, del tipo che fine ha fatto Brozovic? Come mai anche ieri gli ha preferito, all’uscita di Kondogbia Biabiany? E non ne parliamo di aver fatto entrare il ragazzino albanese Manaj al posto di Ljajic. Sono domande che rimarranno senza risposta purtroppo, spero solo che Mancini sappia quello che sta facendo, perché creare delle crepe nello spogliatoio, è letale per la stabilità del gruppo. Chi ama l’Inter crede in maniera incondizionata nel suo lavoro, sappiamo che il nostro tecnico lavora con i ragazzi in maniera fantastica e fa tutto per il bene della squadra, anche perché dopo la sosta ci attende a San Siro una gara importante, contro una squadra che sebbene adesso sia staccata di ben otto punti, contro di noi cerca in ogni gara l’ennesima rivalsa. Sappiamo altresì che non dobbiamo giocare e lottare solo contro undici giocatori in campo, ma contro entità imprescindibili da ogni evidente raziocinio, poiché episodi di gioco simili, disputati in gare diverse, vengono sanzionati con metro di giudizio diametralmente opposti, quando ci sono di mezzo i nostri prossimi avversari.

La mia non è nella maniera più assoluta prevenzione nei confronti dei torinesi, ma è l’evidenza che si palesa dinanzi agli occhi di tutti, quasi in ogni domenica.

Questo sarà l’ultimo impegno delle nazionali, di conseguenza i tanti giocatori nerazzurri prestati alle varie squadre titolate, finiranno di rischiare infortuni in competizioni qua e là in Europa, cercando di lavorare bene e solo sotto l’egida del vessillo nerazzurro.

Non ci resta che tirare il fiato e ricaricare lo spirito, ripartendo con entusiasmo in vista del prossimo impegno domenicale, in quel derby d’Italia che tanto ci sta a cuore, con la speranza che sia una bella partita e che ci riporti in alto con l’entusiasmo senza frustrazioni di dover ancora recriminare su azioni di gioco poco chiare, contro di loro purtroppo, sono all’ordine del giorno! ..AMALA!

                                                Antonio Dibenedetto 

 

 

 

delusione inter

 

 

 

 

 

Una sberla… salutare!

In un colpo solo si sono congiunte due variabili impensabili, una grande gara della Fiorentina a tutto campo, e una gara sotto tono dei ragazzi complici degli errori marchiani, che hanno fornito il giusto godimento a chi non aspettava altro. Quei detrattori cha hanno sempre criticato l’Inter, et voilà sono stati serviti e come dessert ci ha messo del suo anche Mancini, che diciamo con tutta franchezza, non è che ci ha capito granché l’altra sera!

Non tutti in campo, parlo ovviamente dei nerazzurri, erano lucidi e concentrati, hanno giocato per proprio conto non da squadra e questo si è potuto notare sin dall’inizio, lasciando ampio margine di manovra ai viola.
I presupposti per allungare c’erano tutti, ma come si dice in questi casi, si sono fatti i conti senza l’oste, che nella fattispecie non è stata la Fiorentina, ma il nostro Samir che ha fornito un uno-due deleterio con errori davvero impensabili. Spesso gli capitano serate come questa, almeno una in una stagione, sguarnendo la porta alla mercé degli avversari che dal canto loro, non par vero di approfittare di tanta manna. La speranza che avendo pagato dazio, il prosieguo del torneo sia per lui in discesa e con tutti gli onori che merita!
La legge del calcio e ferale, poiché se certi errori marchiani li commettono il portiere son dolori, mentre se sono commessi da un centrocampista o attaccante passano in secondo piano.
Per quello che si è visto in campo a San Siro, non è giusto buttare la croce, per una sconfitta del tutto meritata, addosso al solo Handanovic, anche perché non è che poi il resto della squadra abbia giocato bene. Sono stati tutti sotto la sufficienza come hanno riportato autorevoli giornali sportivi e non, il solo Icardi ha varcato leggermente quella soglia, vuoi se non altro, per la rete illusoria di una rimonta davvero improbabile.
Tornando a Mancini, lui ha sempre predicato calma e ha tenuto costantemente la squadra con i piedi per terra, ma secondo il mio modesto parere, non doveva cambiare modulo per lo meno in difesa e proprio in una gara delicata e importante come quella. Con giudizio e senza presunzione, poteva condurre in porto un risultato diverso, catechizzando l’attenzione dei suoi uomini sui movimenti giusti per arginare i giocatori viola, che riversano sul campo ogni stilla del proprio entusiasmo, con impeto corsa e una vivacità che noi soffriamo terribilmente!
Il gioco della Fiorentina si conosce, ha degli interpreti di centrocampo che fanno la differenza, che sanno far male, ma sul serio, quindi perché impostare la squadra in modo di agevolare il compito dei gigliati consegnandogli delle vere e proprie praterie? Non si è capito. Lo so, sono considerazioni che si affermano con il senno di poi, non abbiamo la riprova di talune ammissioni, speriamo solo di aver pagato lo scotto della capolista, così son tutti contenti, in primis tutti quei giornalisti e addetti ai lavori che non hanno mai avuto parole di elogio per i colori nerazzurri, neanche quando si vinceva con merito su ogni campo, (mi riferisco ad anni indietro) figuriamoci ora.
Noi tifosi che amiamo questi colori e che sappiamo cosa vuol dire vincere lottando sempre contro tutto e contro tutti, noi che non abbiamo testate giornalistiche che ci supportano, né tanto meno mas media che ci proteggono, dobbiamo affidarci alla nostra sola forza, al nostro spirito di sacrificio, al lavoro e alla nostra fede che comunque rimane intatta. Dobbiamo continuare senza abbatterci poiché parafrasando una massima del grandissimo V. Boskov, meglio perdere una partita con quattro goal che perderne quattro con uno solo e se lo diceva lui c’è da fidarsi!
Ora non ci resta che leccarci le ferite e pensando che la lezione ricevuta sia stata salutare per le nostre ambizioni tali da ricadere e ripetere simili errori. Siamo stati colpiti nell’orgoglio che benché viola di rabbia, dobbiamo risollevare al più presto. Con forza dobbiamo ritornare a essere concreti, senza piangerci addosso, con la convinzione che nonostante tutto siamo ancora in testa alla classifica e tenacemente vogliamo restarci con altri atteggiamenti e presupposti, perché noi siamo l’Inter e sappiamo che le cose semplici a noi non piacciono…AMALA!
Antonio Dibenedetto

 

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Un punticino che… non cambia nulla!!!

Nella domenica pomeriggio che avrebbe potuto far incrementare ancor di più il vantaggio sulle inseguitrici per un podio finale, contrariamente alle aspettative, di fatti nulla è cambiato. Le lunghezze sono rimaste intatte e al cospetto di una bella Atalanta, credo che con il senno di poi, si poteva fare di più o per lo meno si poteva essere più cinici e sfruttare al meglio le occasioni avute. Certo non stiamo parlando di una squadretta, al contrario, gli orobici sono un team di primissimo piano e che giocano a calcio per il gusto di farlo e guidati da un allenatore capace che noi abbiamo bruciato troppo in fretta. Devo comunque costatare che è stato davvero un bel match quello giocato a San Siro, due squadre che hanno lottato senza risparmio puntando entrambe alla vittoria finale, per questo posso tranquillamente dire che le persone assiepate sugli spalti si sono divertite. Forse da parte nostra c’è il rammarico che l’Icardi di qualche tempo fa, non avrebbe sciupato quella colossale occasione che ha avuto nel primo tempo, pazienza andrà meglio in seguito la cosa importante è averla creata. A essere onesto posso dire che l’Inter del primo tempo, nell’approccio alla gara, mi è piaciuta, sviluppando anche delle buone trame di gioco con un Vecino libero di orchestrare tra centrocampo e attacco. In una di queste azioni partite da dietro, con soli tre passaggi mirati, l’uruguaiano ha creato una bella occasione da rete. Come però accade in questi casi, quando tutto sembra che vada nel verso giusto, quando si riesce a prendere metri e giocare a calcio nel migliore dei modi, ecco che dietro l’angolo c’è quella causa che mette tutto in discussione, purtroppo il Brozovic in palla come non mai, ha dovuto issare bandiera bianca, in uno scatto si è dovuto fermare per un presunto guaio muscolare. L’entità non è ancora certa e ma tutti noi al momento auspichiamo che non sia molto grave. In contrapposizione del gioco dei ragazzi c’è chi ancora appare un corpo estraneo, mi chiedo ma questa persona possibile che non ha neanche un briciolo di amor proprio, giocando in modo orrendo e svogliato. E’ sempre al margine del gioco d’insieme, non riesce più a crossare e saltare l’uomo come saprebbe e come ci ha fatto vedere in passato. Mi chiedo ma dov’è finito quel Perisic che tutti c’invidiavano? Quel giocatore che dava all’insieme di squadra quel valore aggiunto che faceva davvero la differenza? E’ incomprensibile e cervellotica questa involuzione, se vuole realmente andar via, credo sia possibile a fine stagione, ma tocca finire questa nel migliore dei modi lasciando magari un buon ricordo tra le mura della Pinetina. Come ho già detto inizialmente, il margine di distacco dalle pretendenti alla zona Champions è rimasto invariato certo, ma è anche vero che comunque c’è anche una partita in meno alla conclusione di questo campionato a forte tinte bianconere, l’ennesimo, speriamo solo che nel prossimo le tinte siano di diverso colore.   Mancano una quarantina di giorni circa alla chiusura dei battenti di una stagione tirata e condita di tantissime incomprensioni, di acquisti sbagliati, di sopravalutazioni di alcuni giocatori che alla fine si sono rivelati del tutto modesti; per questo bisogna far tesoro di questi errori cercando con il nuovo allenatore, perché credo che lo Spalletti da Certaldo difficilmente sarà riconfermato, anche se le vincesse tutte, condizione questa che credo non avvenga, visto l’alternanza di risultati e di una stagione non proprio soddisfacente. Manca poco, bisogna cercare di gettare le basi per una nuova Inter, con un tecnico che sia in grado di stimolare e far rendere al massimo quei giocatori vincenti, perché credo che in rosa ve ne siano, mentre quelli che sicuramente partiranno spero siano rimpiazzati con chi sappia condividere il progetto di una società che vuol tornare a essere vincente, noi tutti con forza aspettiamo che si concretizzi quest’ultima ipotesi, noi amiamo questi colori e vogliamo calciatori che condividano il nostro amore!  ….Amala!!!!

                                                               Antonio Dibenedetto

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Carpe diem …


Scritto Da il 4/Apr/2019

esultanza Icardi  il due di coppa

Carpe diem …

Dopo un disastro ecco che arriva una gioia, l’Inter non si riesce più a decifrarla, appare un oggetto misterioso anche per noi che amiamo questi colori. Continua il nostro altalenante campionato fatto di gioie e dolori, e credo che ogni tifosi in questo momento si stia facendo la stessa domanda, ma da cosa dipendono queste gare che vengono giocate in modo così diverso, con atteggiamento discontinuo da far credere e dubitare nelle loro capacità tecnico-tattiche? Una domanda alla quale non esiste alcuna risposta logica e razionale, per il semplice motivo che mai come ora nello spogliatoio non vi è quella tranquillità che si vuol far credere. Certo l’apparenza può portare a una quiete ritrovata, specie dopo la rete, anche se su rigore, del figliol prodigo abbracciato da tutti amici e nemici in seno alla stessa squadra. Secondo me credo sia solo un compromesso, certo se così fosse, utile per portare a termine una stagione in modo dignitoso. Ora si scopre che il nostro tecnico gode di una luminosa predizione da grande guru, da chi sa come cavare il sangue anche dalle così dette rape, mi chiedo ma tutte le gare vuote e insipide sinora disputate a cosa e a chi sono da addebitare? Credo che terminata questa stagione, quando sarà il tempo di tirare le somme, si dovranno realmente fare delle decisioni drastiche e ricercare quella quadratura del cerchio tanto bramata ma mai di fatto trovata. Bisogna fare dei programmi seri e ricercare quei giocatori realmente utili alla causa nerazzurra, quelle pedine necessarie per formare uno scacchiere importante, per ridurre strada facendo, quel gap che è divenuto insormontabile con la società torinese, che comanda in Italia da tantissimi anni oramai e che nessuno al momento attuale riesce a porvi un contrasto reale alla loro continua ascesa. Bisogna avere il coraggio di compiere determinate azioni, credo che in queste ultime gare rimanenti dobbiamo essere realisti senza fare voli pindarici che non ci devono trarre in inganno, sarà ancora da mordere il freno sino alla fine, dobbiamo vivere alla giornata sperando che i nostri giocatori si rendano conto, finalmente, che allo stato attuale credendo in quello che possono fare in campo tutti insieme, si possono raggiungere quei traguardi ambiti che ci competono, ma devono farlo tutte le componenti senza esclusione di nessuno, mettendo da parte ogni diatriba, solo così l’Inter potrà tornare a essere quella squadra che ci ha sempre reso orgogliosi e abbiamo sempre amato, comunque e dovunque: noi ci crediamo. … Amala!!!!

                                                               Antonio Dibenedetto

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Senza carisma!!!


Scritto Da il 1/Apr/2019

 

MILAN, ITALY - MARCH 31: Fans of FC Internazionale display a crowd banner prior to the Serie A match between FC Internazionale and SS Lazio at Stadio Giuseppe Meazza on March 31, 2019 in Milan, Italy. (Photo by Emilio Andreoli - Inter/Inter via Getty Images)

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Senza carisma!!!

Non si può essere razionali dopo un’ennesima gara gettata alle ortiche, giocata in modo pessimo per nostra presunzione ma credo sia più giusto sottolineare, per la nostra ben nota incapacità, evidenziata specialmente in questa stagione, di mostrare carattere e la mancanza di attributi in talune occasioni, come quella di ieri sera, che avrebbe potuto rinsaldare sempre più la nostra posizione in classifica, dando un segnale forte alle inseguitrici, invece…. Inizialmente non avevo nessuna intenzione di mettere su questo ipotetico foglio le mie considerazioni post gara, vuoi perché ero talmente nervoso da non credere di poter fermare la mia tendenza di rivolgere tali improperi verso tutti, poi razionalmente ho capito che comunque devo esprimere il mio pensiero che rimane uguale alle ultime analisi e cioè continua a esserci una mancanza caratteriale forte e di coerenza in questo nostro spogliatoio, dove regna l’anarchia. E la società cosa fa? Nulla di eclatante è quasi assente con le dichiarazioni solite di facciata, tanti altri con quest’alternanza di risultati e di non gioco avrebbero dato il ben servito a un allenatore che sinora non ha prodotto nulla di quello che gli era stato chiesto e cioè: “Un gioco accettabile”, prima che quei risultati che sarebbero venuti di conseguenza. Il signor Spalletti ieri sera come non mai, ha accampato delle scuse quasi irriverenti alle orecchie dei presenti in conferenza stampa, dichiarando che la sconfitta, secondo lui immeritata, è stata figlia della rete laziale, e che la squadra è sempre stata in partita tenendo il pallino del gioco sempre in mano. Ora mi chiedo ma il signor Spalletti crede che tutti quelli che hanno assistito alla gara siano dei perfetti idioti, oppure hanno visto una gara diversa? Certo la rete iniziale della Lazio può aver condizionato la gara, ma non più di tanto, correva il tredicesimo del primo tempo, quindi c’era ancora più di un’ora di gioco e tutto si poteva rimediare, sicuramente per una squadra che lotta e “ara” il campo, non che passeggia in modo irriverente, invece è stata la squadra capitolina che ha prodotto ancora innumerevoli azioni per rimpinguare il risultato, se non fosse che s’era interposto sulla loro strada un grande Samir, la sconfitta poteva essere più altisonante. Altra cosa che fa letteralmente imbestialire il popolo nerazzurro è quell’incoerente autostima sul suo operato, lui si poggia esclusivamente sull’abilità del singolo e di un colpo risolutivo anziché sul gioco di squadra, che in questo momento si poggia su di un’intermittenza che da un fastidio tremendo, non si possono giocare gare con il coltello tra i denti come se fosse una finale (derby) e tante altre molli e inconsistenti mettendo a repentaglio tutto ciò che si è fatto nelle precedenti. Realisticamente secondo me avrebbe dovuto ammettere che la Lazio ci è stata superiore e senza nascondersi dietro un dito avrebbe dovuto altresì dire che per l’ennesima volta invece l’Inter ha giocato male una gara non all’altezza del suo standard, attaccando a testa bassa senza costrutto e senza ricercare una scusa plausibile per nascondere la propria incapacità. Credo che questa situazione sia divenuta inverosimile e se si continua con questa condotta, ci sarà solo da perdere, bisogna assolutamente far quadrato e cercare di mettere da parte ogni dissapore per il bene comune. Parafrasando un brano del grande Renato Zero, credo che se questi giocatori e staff scopriranno che dietro il portafogli hanno ancora un cuore, io aggiungo che batte per questi colori, se hanno ancora un briciolo di amor proprio, tutto può ancora essere nelle nostre corde almeno sino a quando avranno il contratto in essere. Chi non è convinto cerchi di trovare la forza di resistere ancora dieci gare, dopo quel che sarà, verrà consolidato in un bivio di scelte, ci saranno coloro i quali sceglieranno altri lidi, mentre chi sceglierà l’altra strada che condurrà verso Appiano Gentile, rimarrà e lo farà esclusivamente con convinzione. Noi tifosi aspettiamo segnali positivi e vogliamo che tutti non arretrino di un centimetro sino a giugno, cercando davvero un’unità d’intenti per il bene comune, almeno per una volta si comportino da squadra, per noi è importante rimanere in quelle posizioni nobili che ci competono per rafforzare questo concetto, vorrei avere la possibilità d’inculcare in queste persone quello che da sempre ho sostenuto a gran voce: …noi siamo l’Inter e il resto non c’interessa! …Amala!!!!

                                                               Antonio Dibenedetto

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