Posts by interclubfano


Il delitto perfetto!!!


Scritto Da il 22/Ott/2018

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Il delitto perfetto!!!

Alla vigilia del classico meneghino, la madre di tutte le gare, si avvertiva una tangibile voglia di giovarselo sino in fondo questo derby della “Moddunnina” nr. 222, anche perché si era detto di tutto e di più sulla possibilità di poterlo vincere. Entrambe le squadre, in cuor loro, credevano nella possibilità di fare bottino pieno. Certo le dichiarazioni di Gattuso allenatore milanista, secondo me, hanno caricato all’inverosimile i ragazzi, scesi in campo con tantissima determinazione, voglia e il giusto piglio di sovvertire un pronostico, dato in pasto troppo frettolosamente, al popolo della carta stampata, dal trainer calabrese. Spalletti dal canto suo, predicava quella calma che in questi casi è sintomatica, quando si ha il polso della situazione dello spogliatoio. Credeva nella possibilità di una certa continuità di risultati, sapeva che i suoi giocatori avrebbero interpretato al meglio la gara, avendola a mio parere, preparata benissimo. A bocce ferme nessuno avrebbe scommesso un solo centesimo su come si sarebbe conclusa la gara, neanche il maestro del thriller Hitchcock avrebbe sceneggiato una conclusione tale, ma alla fine ha vinto la squadra che ha più osato e meglio interpretato la partita. Sfido chiunque a non aver voluto vincere una gara, anzi un derby all’ultimo secondo e in quel modo, con un’ovazione indicibile che è esplosa così fragorosa nell’aria quando ha incontrando anche le urla di gioia di ogni tifoso nerazzurro fremente dinanzi alla tv. Il delitto perfetto è stato servito, con un killer dell’area di rigore spietato e pronto a capitalizzare ogni minimo errore avversario, così quando mancavano una manciata di secondi: ecco l’apoteosi! Maurito ha insaccato una palla bellissima servita da Vecino, e con lui credo che anche tantissime persone hanno esercitato la stessa precisa pressione, fino al perfetto rigonfiamento della rete. La gara ha vissuto di bei momenti con un primo tempo ben giocato dai ragazzi, mai in difficoltà al cospetto dei cugini anzi, le occasioni migliori sono state le nostre. Nella prima frazione c’è stato di tutto, rete annullata a Icardi per fuorigioco e di questo devo fare i complimenti al Var, che ha trovato il così detto pelo nell’uovo. Palo incredibile di De Vrij e altre occasioni ben sventate da Donnarumma, e il Milan? Davvero poca cosa una rete annullata giustamente per un doppio fuorigioco, senza l’ausilio della tecnologia, visibile a occhio nudo e poi un tiro fuori di Suso e se la memoria non m’inganna neanche una parata del nostro Samir. Non è che la ripresa abbia portato in dote chissà quali emozioni dalla sponda rossonera, solo accademia per Handanovic mentre i ragazzi hanno spinto maggiormente sull’acceleratore e forse hanno creduto di più nella possibilità di una vittoria che stava sfuggendo, ma che fortunatamente è stata acciuffata lottando sino alla fine. Only the brave, dicono gli anglosassoni, e mai frase fu più azzeccata, anche perché in gare come queste ci vogliono coraggio e anche fortuna, ma solo chi osa alla fine riesce a vincere mentre agli altri, che non hanno giocato per niente, rimane il rammarico di aver creduto di portare a casa un risultato positivo con il minimo sforzo. La tanto agognata giustizia è venuta in nostro soccorso e si palesata nel modo migliore con il massimo godimento finale. Piccola ultima considerazione ora ci tocca la Champions, bisogna viverla nel modo migliore e non si deve credere che la mancanza di un fuoriclasse, qual è Messi, ci possa far vincere facile, anzi il Barcellona ha tantissime frecce nella propria faretra che ci possano far davvero male. Bisogna stare concentrati più del solito, non si sa mai, in caso contrario ci potrebbe essere un brutto risveglio. Ultima considerazione legata al derby, ieri ho visto una squadra, quella rossonera, davvero dimessa e come diceva Riccardo Cocciante in una sua celebre canzone: “…piccolo diavolo, che pena mi fai!!!” …..Amala!!!!

                                                               Antonio Dibenedetto

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Una sosta… ristoratrice?


Scritto Da il 13/Ott/2018

FERRARA, ITALY - OCTOBER 07: Mauro Icardi of FC Internazionale scores the second goal during the Serie A match between SPAL and FC Internazionale at Stadio Paolo Mazza on October 7, 2018 in Ferrara, Italy. (Photo by Claudio Villa - Inter/Inter via Getty Images)

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Una sosta… ristoratrice?

Si è avuta la sensazione, nel posticipo domenicale nell’alta Romagna, che la squadra nerazzurra abbia vinto la gara, questo è del tutto evidente visto lo score finale, con non poca sofferenza! Certo non eravamo al cospetto  di un dream team quale può essere il Barcellona, né del Real Madrid ma di una bella Spal. Bisogna però dare il giusto merito all’undici estense che in casa, specie davanti al proprio pubblico, moltiplicando le proprie forze con vigoria esprime anche un bel gioco, mettendo in difficoltà chiunque. Certo come spesso ci accade, ultimamente i nostri ragazzi prestano il fianco, con prestazioni al di sotto del loro standard, con l’approccio alla gara del tutto inappropriato condito da errori dovuti a un livello di concentrazione basso e di pressapochezza che oramai stanno divenendo il “leitmotiv” delle ultime gare, specie in campionato. Non possiamo concedere tanto nemmeno a squadre che, come la Spal, non ha in rosa campioni blasonati, anche se vi sono davvero alcuni calciatori interessanti, uno su tutti quel Lazzari, davvero una spina nel fianco nella difesa avversaria, spinge tantissimo tant’è che a fine gara sembra aver fatto il solco sulla fascia di competenza. Mi chiedo cosa accadrà se si concedono tutte queste chance a squadre di rango? Nelle ultime due gare abbiamo giocato in Champions, con un po’ di fortuna, quasi allo stesso livello delle avversarie di turno, e anche in campionato non abbiamo ancora affrontato nessuna delle prime della classe, con questo non mi riferisco certo al Sassuolo, ma cosa accadrà quando in entrambe le competizioni affronteremo squadre molto più titolate come i cugini, le romane e la capolista? Oppure quando nel mercoledì di coppa affronteremo il Barcellona? Speriamo solo che la sosta sia benevola per i nostri colori, consegnandoci dei giocatori motivati, ma sul serio, perché il trittico che si presenterà alla ripresa è davvero da brividi: si comincerà con il derby, la madre di tutte le partite, domenica nel posticipo serale, quindi il Barcellona in Champions, terminando la serie terribile all’Olimpico contro una Lazio che, sebbene nell’ultimo periodo non sembri davvero una squadra trascendentale, ma pur sempre temibile. Questa prima serie d’impegni davvero proibitivi, può darti un’autostima incredibile in caso positivo, ma se succede l’imponderabile allora si che lo sconforto è davvero indicibile e può minare in modo quasi permanente la stabilità emotiva di un gruppo che cerca di risorgere dopo una partenza a handicap. La stagione della resurrezione è ancora agli albori, ma questo purtroppo che si avvicina è uno step decisivo per la nostra attendibilità, urge la coerenza per non sbagliarlo, nel modo più assoluto. Sono questi i momenti per continuare nel nostro incondizionato sostegno, non dobbiamo far mancare il nostro calore e la nostra vicinanza ai ragazzi, dobbiamo crederci tutti insieme, quasi all’unisono, dando tutto quello che si ha in corpo, loro in campo e noi sugli spalti, sventolando con orgoglio i nostri vessilli, solo così potremo essere fieri di questi colori con la considerazione di averci provato con tutte le proprie forze e… altro! Amala!!!!

                                                               Antonio Dibenedetto

 

 

 

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Sarà un nuovo inizio, oppure…!!!

Sarà un nuovo inizio oppure il consueto fuoco di paglia cui ci ha abituati la nostra cara e amata Inter? Non vi è una risposta certa al momento, solo il tempo ci darà una conferma della rinascita di questa squadra, tanto paventata, già nel passato, ma mai difatti avvenuta di concreto. Abbiamo tutto da imparare per divenire una grande squadra, i mezzi ci sono, è come avere a disposizione una Ferrari, ma se poi non si possiede la giusta abilità di guida, si conduce come un’utilitaria: vero Spalletti? Altra domanda cui noi tifosi esigiamo una risposta, non nell’immediato ma nel tempo, quando questa squadra avrà una propria identità e smetterà di ripetere errori che si sono succeduti nel tempo e che hanno minato caratterialmente e debilitato tutto l’ambiente? Anche su questa restiamo fiduciosi, solo il futuro prossimo potrà darci ragione o farci ripiombare in quello sconforto più volte provato sinora. Ieri sera alla lettura della formazione più di un tifoso ha storto il naso, ma si può certo comprendere il corposo turn-over adottato, visto il vicino impegno di Champions, ma è anche vero che in rosa ci sono così tanti giocatori che c’è la possibilità nel tempo di far tirare il fiato ad alcuni, e nello stesso tempo facendo trovare la condizione migliore ad altri. Quando le cose vanno bene e gli esperimenti riescono al meglio tanto di guadagnato, ma se ieri non si riusciva a trovare il risultato a noi più favorevole, allora si che il nostro allenatore si sarebbe ritrovato su di una graticola ben rovente. Il suo pregio è di credere nella rosa che ha disposizione, certo non potrebbe essere altrimenti visto gli investimenti che ne sono conseguiti, devo però dire che stavolta ha avuto ragione. Quel Dalbert tanto bistrattato ha sciorinato una bella gara, con la ciliegina, fra l’altro, del suo bel cross per Lautaro che ha incornato il bell’assist nella porta dell’incolpevole Cragno. A proposito bel portierino sto ragazzotto che difende la porta dei sardi. La gara di ieri sera non ci ha portato la sofferenza delle ultime gare, anche perché non ricordo a memoria interventi degni di nota del nostro Samir. Si sono viste belle giocate dei ragazzi, con azioni manovrate degne di nota e sfumate per una certa superficialità o mancanza di lucidità nel passaggio, o tiro, degli ultimi e decisivi metri. Questa è la condizione che ancora ci manca, l’essere consapevoli della propria forza di squadra. Certa sarebbe stata diverso, a livello di autostima, se Candreva avesse finalizzato al meglio quella bella azione corale che ha messo l’esterno solo davanti all’estremo difensore isolano. Come diceva il nonno, a questa squadra manca sempre un centesimo per fare una lira, purtroppo la dura realtà! Dobbiamo fra l’altro essere realisti, è vero non siamo bellissimi, ma con tutta franchezza devo ammettere, che così facendo, siamo sulla buona strada. Ora sotto con l’impegno di Champions il prossimo mercoledì in terra olandese, che anche se non decisivo, in caso di vittoria ci consentirebbe davvero di fare un notevole passo avanti nel girone. Tutti uniti in coro in un solo grido che ci inebria l’anima e che viene dal profondo del cuore, perché questa squadra si ama a prescindere: Forza Inter!!! …..Amala!!!!

                                                                                                                             Antonio Dibenedetto

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mazzoleni      rete d'ambrosio

Una vittoria che fa bene al morale!!!

Altra gara continue lamentele, questa volta gigliate. Mi chiedo però se le maggiori testate giornalistiche hanno dato ragione al direttore di gara, se quegli addetti ai lavori che spulciano ogni minimo frame dei filmati, alla ricerca di chissà cosa, hanno confermato ciò che è stato decretato, quindi che senso ha, gridare allo scandalo mostrando disagio per decisioni che sono state prese e per fortuna con l’ausilio del Var? In altre circostanze l’ausilio tecnologico è stato ignorato, e per questo motivo non voglio tornarci sopra, oramai non si può più far nulla, tanto la classifica è deficitaria lo stesso. Ci si lamenta per il tocco impercettibile del difendete viola su cross di Candreva, ma come diceva il grande Boskov “rigore è quando arbitro, fischia”. Io aggiungo che, anche se avesse spezzato la sola unghia, e comunque il braccio largo del difendente ne ha aumentato il volume, con volontà o meno, ciò non importa sono azioni che vanno punite. I puritani possono discutere e disquisire sino all’infinto tanto ciò che è stato deciso, deve essere accettato, anche se a malincuore! Perché se vogliamo dirla tutta Pioli, ottimo tecnico a mio parere, dovrebbe lamentarsi con i suoi per non essere stati più incisivi e aver lasciato spazio e gioco ai nerazzurri. A volte non ci si rende conto che talune decisioni devono essere accettate, come ad esempio il netto pestone, non valutato tale da Mazzoleni, nei confronti di Nainggolan dalla cui ripartenza è scaturito il tiro di Chiesa che maldestramente ha provocato l’autorete di Skriniar. Va bene queste sono altre considerazioni e le tengo per me. Ora veniamo alla disamina della gara. Partita non certo semplice, anche perché la squadra viola, ben messa in campo, ha dalla sua la voglia di giocare a calcio e della sfrontatezza dovuta alla giovane età. Questi ragazzi in campo danno tutto e giocano davvero bene per questo motivo, nel corso della gara l’undici nerazzurro è stato, specie nel secondo tempo, a tratti alla mercé dell’undici gigliato, e solo per la coerenza e la voglia di dare un seguito positivo di risultati, che ha fatto portare in dirittura d’arrivo una bella vittoria. Ogni cosa però non può sempre essere uguale, ci vuole una giusta dose di consapevolezza, che non può mettere a repentaglio una gara con ingiustificati cali di tensione. Nel corso della gara si sono verificati errori tanto banali, quanto sciocchi che stavano pregiudicando le sorti della gara stessa. Non si possono sciupare ripartenze, questa volta ben orchestrate, per la mancanza di lucidità e di un ultimo passaggio che avrebbe potuto e sicuramente messo il compagno nella posizione giusta per far male alla Fiorentina. Secondo me quando questa squadra troverà la giusta mentalità e lucidità necessaria per crescere, allora si che ne vedremo delle belle. Ultima analisi per i detrattori che definiscono la gara contro i viola, una gara viziata da errori palesi e di compensazioni dovute a lamentele pregresse, rispondo in primis: nel calcio non dovrebbe esserci alcuna compensazione altrimenti si cade realmente nella malafede. L’errore è plausibile, ci mancherebbe, ma farne una crociata non va bene e poi sin dall’inizio di questo campionato ne abbiamo subiti di errori. Bisogna voltare pagina e vivere il presente. Teniamoci ben stretta questa vittoria e pensiamo a un futuro di cui noi solo siamo gli unici artefici, gli altri possono vincere, perdere o pareggiare la cosa importante che ogni gara sia sotto gli occhi di tutti che possono valutare al meglio di come vanno le cose in campo, volta per volta. Nessuno può essere esentato dal giudizio altrui, siamo tutti sotto l’occhio del grande fratello. …..Amala!!!!

                                                               Antonio Dibenedetto

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Discorsi da… Var!!!


Scritto Da il 23/Set/2018

marcelo   abbraccio

Discorsi da… Var!!!

In quel di Marassi, contro la Sampdoria, si è consumata l’ennesima pantomima comica di un campionato sempre più farlocco, dove la linea unica da seguire stenta a essere attuata, per tutti, e nel migliore dei modi. Io forse sarà perché già in cinque giornate ho visto cose che sanno davvero di cervellotico nel modo più assoluto, sarà che non credo più nel potere super partes degli arbitri e forse perché tutto, secondo un mio modesto parere, parte dal palazzo a discapito di chi investe tanti denari in questo sport divenuto non più attendibile né veritiero. Mi è venuto davvero da ridere che per vincere a Genova ci sono voluti tre goal, due dei quali ritenuti non validi e ogni volta si è atteso l’ausilio tecnico della così detta “moviola in campo”, in particolare quando, in occasione della rete ad Asamoah bastava che l’assistente fosse stato più sveglio e segnalare prima la fuoriuscita della palla dal terreno di gioco. Come anche la rete doriana annullata per un netto, e visibile a occhio nudo, fuorigioco dell’attaccante blucerchiato, l’assistente si era un attimino appisolato. La cosa però che più fa male è stato il fuorigioco di D’Ambrosio in occasione di Nainggolan, che seppure non partecipi all’azione è stato beccato in fuorigioco, invece la volta scorsa contro il Parma non è stato considerato attivo il netto fuorigioco di Inglese sul tiro di Dimarco che copriva di fatti la visuale a Handanovic. C’è qualcosa che non mi torna! Sarò io che non capisco queste decisioni oppure, come dice Cardamone nello show televisivo “Made in Sud” “…a capa mia non è bbona” e penso nell’assoluta malafede? E questa volta mi sa che non basteranno le scuse del palazzo per queste scelleratezze. Secondo me bisogna dare indicazioni e direttive ben precise a chi dirige in campo e chi sta attaccato ai video, non c’è possibilità di errore se gli ordini sono chiari e scevri da preordinate sudditanze. Lasciamo da parte queste illazioni, anche se secondo me hanno sempre un qualcosa di fondamentale nell’andamento salutare di una squadra, ma veniamo più compiutamente a quelle che sono state le vicissitudini della gara. Fondamentalmente non è stata semplice, specie nel primo tempo, non c’è stata una squadra che ha prevalso sull’altra, con sprazzi di bel gioco e la rete allo scadere del primo tempo, annullata. Nella ripresa c’è stata un’inversione di tendenza, i ragazzi sono scesi in campo con il piglio giusto. Diverse sono le occasioni create e per questioni di centimetri, non concretizzate. La cosa che mi piace di questa squadra è la continua ricerca del risultato sino all’ultimo respiro! La speranza per noi tifosi è che questa squadra continui a lottare come ci sta abituando, mentre l’allenatore riesca a trovare al più presto la così detta quadratura del cerchio. Concludo con un’ultima analisi che riguarda l’espulsione di Spalletti, purtroppo lui ha solo esultato per la rete nel finale di una gara che stava divenendo una vera, è propria agonia, non ha insultato nessuno, al contrario di un signore che, invece ha inveito peraltro a muso duro e con mali parole verso il quarto uomo senza essere né redarguito né allontanato. Questa è la dimostrazione che non siamo tutti uguali né giudicati allo stesso modo! La classe e lo stile non si possono acquistare al supermercato, che se ne dica! ….Amala!!!!

                                                                                                                                               Antonio Dibenedetto

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