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D'Ambrosio rete       Abbraccio Spalletti D'ambrosio      

Ancora uno spettacolo….indecoroso!!!

In molti, compreso il sottoscritto, hanno creduto che dopo la brutta partita disputata al Dall’Ara martedì scorso, la sesta di campionato avrebbe potuto dare sollievo a tutti i tifosi con una gara di carattere, invece dopo i primi minuti, dove peraltro c’è stata la bellissima occasione di Perisic di poco alta sulla traversa, il vuoto assoluto, il nulla con il solito gioco lento, anzi lentissimo, farcito di tocchi sempre in orizzontale senza creare di fatti alcuna occasione da rete evidente. Il Genoa ha contenuto alla grande agendo in contropiede, anzi ha preso un coraggio inatteso spingendo in più di un’occasione, con questo non voglio dire che il nostro portiere ha dovuto fare gli straordinari, ma quando è stato chiamato in causa, ha risposto alla grande. Si rivisto qualcosina verso la fine della gara, tant’è che su calcio d’angolo c’è stata la rete di D’Ambrosio. Ora la mia domanda è purtroppo sempre la stessa, se non altro perché la sto formulando da diverso tempo ormai, ma è possibile che l’Inter debba giocare solo al massimo venticinque o trenta minuti con un gioco dicono accettabile e per il resto della gara rimanere in balia dell’avversario? Mi chiedo se soffriamo con le squadre di medio-bassa classifica, come ci comporteremo con squadre di altro lignaggio? Certo con la Roma abbiamo vinto, ma con tantissima sofferenza visti i tre legni colpiti dai giallorossi e se poi mettiamo sul piatto della bilancia quello che abbiamo patito per avere ragione di Fiorentina, Crotone e Spal, vittorie che non sono state proprio così limpide, ma che ci hanno fatto credere a quell’inversione di tendenza che abbiamo avuto negli ultimi periodi, in considerazione del fatto di aver intrapreso una strada, sebbene irta di difficolta, ma pur sempre idonea a risollevare in primis gli animi di noi tifosi e poi di una squadra che manca da fin troppo tempo dai vertici che contano nel calcio italiano. Tutto inutile è sempre la solita squadra che fa della sofferenza altrui una prerogativa di gioco, un gioco che latita che non è mai così fluente, che trova fondamento essenziale sull’azione individuale e che propone sempre gli stessi attori, mi chiedo: ma non è che la preparazione è stata sbagliata? In campo i giocatori sembrano così stanchi, come se avessero già disputato tantissime partite e siamo solo agli inizi, senza coppe nel mezzo, figuriamoci sino alla fine. E’ cervellotico credere che una squadra in campo non faccia il proprio dovere, se non compie quel lavoro per il quale è lautamente pagato e come se un muratore al posto di costruire distruggesse. In campo si va con grinta lottando e senza approssimazione, il bene dell’Inter lo devono ricercare per primi loro che indossano una gloriosa maglia, il contorno siamo noi tifosi che non di certo lesiniamo il nostro amore per questi colori e il nostro appoggio per loro che ci rappresentano, ma tutto ha un limite. Se ben oltre cinquantamila persone hanno deciso di ritagliarsi un piccolo spicchio di una domenica qualsiasi, dedicandosi a quell’hobby che amano di più, vorrà dire pur qualcosa se credono ancora in questa squadra, ma essere ripagati con questi spettacoli indegni credo che non se lo meritino, non c’è lo meritiamo neanche noi che di rado andiamo al Meazza, ma anche da casa posso assicurare che le sofferenze sono le stesse, anzi sono amplificate con un nervosismo che ci rimane per il resto della giornata. L’Inter non può permettere all’avversario di turno di lamentarsi per l’occasione sfumata di un risultato positivo, ha il dovere, per la classe che ha in organico di sovrastare ogni altra disquisizione altrui, non ci devono essere lamentele di sorta se giochi come squadra senza avere, come si diceva nel gergo, il braccino corto e tirando indietro la gamba, accontentandosi del minimo per risolvere la gara, ti può andare bene una volta, due volte o anche molteplici altre volte, ma non avrai mai il carattere di una squadra di vertice che in campo non mostra la sua superiorità. Sono queste le gare, dove naturalmente devi avere la forza di evitare sospetti, mostrando la forza di cui disponi e se poi forze esterne o una grandissima giornata del portiere avversario o se colpisci diversi legni, dicono il contrario, non puoi farci nulla ma almeno ti rendi conto di aver fatto il possibile per centrare la vittoria, ma se hai sputato sangue in campo, come dicono in questi casi, nessuno ti potrà mai dire nulla in contrario, né i propri tifosi e nemmeno quell’opinione pubblica fatta di giornalisti venduti sia della carta stampata sia delle emittenti televisive che non aspettano altro per gettare veleno e sentenze su di noi. Tutto è pilotato, ma se continuiamo con questi spettacoli, prestiamo sempre il fianco a facili e deleterie critiche, pensiamo in grande ma lottiamo in campo prendendo esempio dalle piccole squadre che devono salvarsi, con la consapevolezza che però il bagaglio tecnico è nettamente diverso!…. Amala

                                                                   Antonio Dibenedetto

 

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Ritorno al….passato!!!!


Scritto Da il 20/Set/2017

 

icardi bologna2        spalletti

Ritorno al….passato!!!!

Se il buongiorno si vede dal mattino, come recita quel vecchio adagio, nel nostro caso vuol semplicemente dire che per quanto concerne la nostra cara e amata Inter, non è cambiata assolutamente nulla rispetto al passato, stante a quanto visto sinora. Sono state giocate solo cinque giornate di campionato, ma già la pazienza sta volgendo al termine nella considerazione che i migioramenti paventati rispetto allo scorso anno se ne sono visti ben pochi. Gli alibi stanno scemando e non vi sono più aggettivi per inquadrare al meglio la nostra squadra dopo la bruttissima gara di Bologna, dove l’onore è stato salvato dagli undici metri con un rigore secondo me, molto generoso quanto discutibile. L’undici felsineo, al nostro cospetto, ci ha quasi ridicolizzato, correndo il doppio e giocando in modo facile e semplice com’è la sintesi del calcio, senza fronzoli da ricercare, ma con molta sostanza socrificandosi in nome di uno sport che molti seri atleti hanno intrapreso come ragione di vita e come mestiere da cui trarre proventi per vivere. In molti si porranno il quesito: e l’Inter? La risposta è abbastanza semplice non adotta questa politica o per lo meno non tutti mettono in campo il corrispondente (in energia) di quello che guadagnano, e se poi ci mettiamo che ieri, secondo me, fra tutti se ne sono salvati o hanno raggiunto la sufficienza solamente in due su tutti quelli scesi in campo, compreso il tecnico, allora è tutto dire. Ai più è apparso evidente che tra le fila nerazzurre c’è chi tira la carretta da solo garantendo, con la propria classe e togliendo come si suol dire le castagne dal fuoco, quelle reti che sin qui hanno contribuito a sancire quelle vittorie tal volta insperate (vedi ad esempio Roma) che ci hanno fatto ancora una volta illudere. Altri invece, riferendomi a giocatori già in rosa da tempo, sembrano così abulici da dare l’impressione, nonostante tutto, di essere dei corpi estranei in seno ad una squadra che, mai come quest’anno, avrebbe dovuto avviare un’inversione di tendenza rispetto alle stagioni passate, invece continua a usare sempre lo stesso comportamento in campo senza adottare un sostanziale quanto perentorio cambiamento, propinandoci ogni volta spettacoli indegni e continue sofferenze! Non riesco a capire cosa possa passare nella mente dei giocatori nerazzurri, il motivo anzi la non motivazione nel cercare di realizzare in campo un gioco corale e una corsa uniforme di tutti, è davvero cervellotico direi quasi incomprensibile. Purtroppo è una mera costatazione se nelle ultime tre partite di seguito siamo stati in balia dell’avversario di turno e forse con la Spal la sofferenza in casa è stata lenita da un gioco forse a volte approsimativo, ma che almeno ci ha portato a qualcosa di concreto, ma Crotone ha fatto vedere una squadra senza nerbo che ha avuto ragione dei calabresi solo nel finale e poi l’epilogo a Bologna già commentato. Avversari non del tutto trascendentali, ma che ci hanno di fatto mostrato quello che purtroppo insegnano sin dalle scuole calcio, corsa con e senza palla, sovrapposizioni gioco con scambi veloci e in profondità, ma sembra che i nostri giocatori forse non hanno ancora recepito e mi chiedo ma non è che sono stati degli autodidatta? Altra domanda mi fa arrovvellare la mente, se sono bastate squadre di basso lignaggio a metterci in difficoltà, cosa succederà quando saremo al cospetto di squadre che non aspettano altro che farci seriamente del male? Ai posteri l’ardua sentenza, ma credo che sarà sempre la stessa storia: noi soffriremo da casa guardando la partita in televisione e loro in campo cercando di limitare i danni “camminando”. E’ risaputo oramai che ognuno gioca per conto suo e se il gioco corale che interpretano vuol dire una circolazione lentissima di palla e passaggi dalla facile lettura, allora vuol dire che davvero non ci siamo, non vorrei sbagliarmi ma anche quest’anno sarà uguale ai precedenti, altro che paventato ritorno nella coppa che conta, dovremo guardarci le spalle da insidie maggiori, da chi ha speso tanto, ma anche da chi ha orami un gioco consolidato e spettacolare cosa che da noi latita da troppo tempo oramai. Non basta azzecccare la partita ogni tanto, non basta credere che la dea fortuna ci assisti in maniera sistematica, ci vuole coerenza e credere nel proprio gioco e lavorare sodo, cosa che secondo me, mi dispiace tanto doverlo ammettere ma che non fanno al meglio, si nota perfettamente dagli svarioni che commettono in ogni parte del campo con errori di superficialità, poi ne vogliamo parlare del fatto che non si riesce più a mettere un cross decente in area di rigore per l’oramai isolato Icardi? Quelle poche volte che è stato servito, si sono viste delle marcature (con la Fiorentina su tutte). Io avrei preferito fare a meno dal formulare un simile sfogo, cosa che secondo me ogni tifoso interista vorrebbe urlare, ma ho dovuto farlo in questo simbolico foglio di carta, per dovere di cronaca visto che ho questo compito, ma questa non è la squadra di cui sono innamorato. Dov’è finito quello squadrone nerazzurro che ci faceva impettire dinanzi a tutti per il gioco e soprattutto per le vittorie? I tifosi nerazzurro accettano anche la sconfitta se la propria squadra in campo dimostri di sapere giocare a calcio, ci sono altri fattori che possono determinare una vittoria o una sconfitta, c’è l’avversario ma inanzitutto ci deve essere la “squadra”. I tifosi nerazzurri, quelli veri, aspettano in silenzio la nuova rinascita, ma deve essere sancita nel breve e prima che tutto non sia orami perduto. Io rimango ancora fiducioso, nonostante tutto e voi?…….Amala!!!

                                                                                                                     Antonio Dibenedetto

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Solo… il risultato!


Scritto Da il 16/Set/2017

Skriniar rete  perisic 3

       

Solo… il risultato!

In quest‘anticipo di campionato che ci vede giocare di sabato nell’insolito orario delle ore quindici, si è avuta l’impressione di aver ritrovato la solita e vecchia quanto cara Inter, quella squadra che ci ha fatto tribolare tantissimo lo scorso anno, e che ci ha “regalato”, il più delle volte,  tanto sconforto che non ne potevamo più. Della gara di oggi salverei solo il risultato e sugli scudi porrei il solo Handanovic, tutti gli altri meglio non parlarne, anzi stendiamo un velo pietoso. Siamo ricaduti nella solita e vecchia considerazione che, come narciso ci specchiamo in un possesso palla sterile, questo è il modo sbagliato per crescere, non convince nessuno e se poi ci mettiamo anche il fatto di giocare sotto tono, senza ritmo, con una circolazione di palla molto lenta, allora ecco servita la prestazione odierna. Io in altre circostanze avevo lodato il comportamento della squadra in campo ma oggi no. Se si vuole diventare una grande squadra, si deve pensare da grande squadra, si deve pressare e si deve correre in campo, in modo adeguato e non lasciare isolata alla mercé avversaria l’unica punta in campo. Certo che il povero Icardi cosa poteva fare di più? Se non gli arrivano palloni giocabili non può prendersi il pallone da centro-campo e magari scartare tutti e fare pure goal, mi viene in mente il grandissimo Pelé nel film Fuga per la vittoria, già ma quello era un film, la realtà e ben diversa. Giocatori come i nostri non possono e non devono avere delle inversioni di tendenza da una giornata all’altra, sembra che giocano senza mordente a volte appaiono depressi in campo, in molti casi non riescono neanche a saltare l’uomo o a mettere in area un cross decente (Candreva docet).  Non è mio intendo addossare le colpe a nessuno, ci mancherebbe altro, ma a volte mi chiedo dove sono finiti quei calciatori che facevano la differenza? Non so spiegarmi come si possono interpretare certe gare e se non si sono lasciati per strada punti preziosi, lo dobbiamo esclusivamente alla buona sorte e al nostro colosso centrale Skriniar e a quell’Ivan Perisic che può sonnecchiare per ottantacinque minuti, ma poi tira fuori dal cilindro la perla a sorpresa risolutiva che mette in ghiaccio il risultato, in ultimo il nostro baluardo difensivo, Handanovic che ha disinnescato le occasioni avversarie. Io credo che non si possa essere alla merce di una squadra, non eccezionale quella calabrese, e credere di poter portare a casa l’intera posta giocando pochi minuti di una gara che doveva dare seguito a questo nostro, brillante, inizio di campionato. Certo lo scorso anno la terra calabra ci ha dato un dispiacere che ha pesato e ridimensionato incredibilmente le nostre ambizioni europee e remore di questo fatto, anche quest’anno si è giocato allo stesso modo, non facendo tesoro degli errori commessi. Dobbiamo credere che forse la fallimentare prestazione è solo dovuta al gioco opprimente degli avversari che hanno, con un pressing opprimente, ridotto al lumicino la possibilità di giocata della nostra fonte essenziale per la ripartenza e cioè Borja Valero, raddoppiandolo con diversi giocatori? Non ci sono attenuanti di sorta se vuoi vincere, devi anche essere convincente e noi oggi non lo siamo stati. Spero vivamente, come d’altronde tutti quei tifosi che tengono a questi colori, di non vedere altri spettacoli del genere. Vincere aiuta a vincere ma c’è modo di arrivare al risultato finale, bisogna avere la consapevolezza di aver fatto davvero una grande gara, anche con le presunte piccole squadre e non contare sempre sul singolo, la squadra è quell’insieme di persone finalizzato allo svolgimento di un compito e al raggiungimento di un obiettivo, quindi non è il singolo. Spero che questa condizione rientri negli schemi mentali dei giocatori……Amala!

                                                                                                                                         Antonio Dibenedetto

 

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icardi rigore             perisic esultanza

L’appetito vien…mangiando !

Facciamo da apri-pista del campionato 2017/2018, per ciò che concerne le gare che iniziano nell’insolito orario che normalmente è dedito al pranzo, ma che, per come si è sviluppata la gara e il risultato, ci consegna un buon digestivo per le pietanze consumate fugacemente tra un tempo e l’altro, in considerazione di aver visto e dico finalmente, facendo ogni debito scongiuro, una squadra ben messa in campo. Nulla da dire per quello che riguarda la tenuta del pallino del gioco, forse a essere pignoli ci vuole una certa rapidità negli scambi e di conseguenza negli inserimenti, ma secondo me si è intrapreso la strada giusta. Si potrebbe dire che sulla carta non ci sarebbe stata gara per l’inferiorità dei giocatori estensi, ma come accade in queste prime gare, le presunte piccole cercano di fare più punti possibili, per metter come si dice in gergo fieno in cascina, tant’è che si sono presentati a Milano con ben quattro punti in classifica, quindi non certi gli ultimi della classe. Vero anche che sul terreno di gioco era tutti arroccati al di dietro della linea della palla, pronti a ripartire in contropiedi veloci e con maccanismi ben consolidati. Tutti i detrattori ovviamente potranno evocare la “Santa Var” per il rigore concesso che ha difatti sbloccato l’incontro, ma l’errore è stato commesso dall’arbitro in primis giudicando fuori area un intervento che palesemente era dentro, ma la cosa che più trascende al comico e l’aver atteso ben cinque minuti per un qualcosa che si poteva giudicare in tutta tranquillità. Comunque credo che essendo giovane questo supporto sarà perfezionato con il tempo e sarà realmente di ausilio al direttore di gara, facendo si che non si prendano topiche clamorose. Credo altresì che il tempo diciamo di reazione e di valutazione sarà con il proseguimento del campionato sempre più breve, limando quelle sfaccettature che fanno propendere nella considerazione che questo sistema interattivo possa essere solo di disturbo, per il tempo che intercorre nella decisione finale, ma come tutte le novità che sono introdotte ci vuole il tempo necessario per essere accettate, ci vuole solo un po’ di pazienza! Veniamo alla gara. Direi buona circolazione della palla solo che il buon Maurito come il solito rimane spesso isolato là davanti, è divenuto con il tempo molto altruista e questo fa di lui un campione a 360°, aiuta l’amico meglio posizionato, offre la sponda e chiede spesso la triangolazione rimando sempre uno spauracchio per la difesa avversaria che non può abbassare la concentrazione, altrimenti è punita severamente. Con un Icardi così possiamo sognare, goleador di razza che afferma sempre più la sua leadership con ben cinque reti in tre gare! Il resto della squadra? Secondo il mio modesto parere l’intelaiatura è ottima, il centrocampo è di supporto sia alla punta centrale sia alla difesa, non parlo dei singoli questa volta ma tutto ruota attorno al regista spagnolo che bell’acquisto! La sua sostituzione tal volta è necessaria, ma io purtroppo continuo a recriminare per le capacità immense e per quello che realmente fa vedere in campo il croato Brozovic, lui dato respiro all’iberico ma, di fatto, non ha reso secondo le attese, spero per lui che si renda conto che può e deve dare di più. Anche Perisic non gioca in maniera sontuosa, sbagliando parecchio specie nel primo tempo, ma il suo lavoro sporco lo porta a lasciare il solco su quella fascia e poi ha dei numeri spettacolari che mette a disposizione della squadra e se poi si permette di fare delle reti come quella del raddoppio, allora amici chapeau per il croato sempre più parte integrante dello scacchiere nerazzurro. Mi rendo conto che siamo solo alla terza giornata, ma le statistiche recitano che in campionati precedenti, se l’Inter vince le prime tre gare, alla fine rimane nelle prime quattro posizioni, di vertice della graduatoria finale.Dovremmo essere scaramantici, facendo tutti gli scongiuri possibili e toccando ferro e ogni sorta di amuleto, ma questo per noi è davvero l’anno zero e per come si sta presentando, ma io sono fiducioso! …Amala!

                                                                                                       Antonio Dibenedetto

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abbraccio squadra            Icardi orecchie                                                                                              

Una vittoria di…buon auspicio !

La Roma come banco di prova per provare a credere in questa squadra, ma nonostante la vittoria ancora una volta non siamo in grado di dare continuità al nostro gioco, rimaniamo in balia degli avversari per lunghi tratti della gara. Certo che alla fine del primo tempo in ben pochi, anche i più ottimisti, avrebbero scommesso su di una vittoria thriller come quella di questa sera all’Olimpico! Della gara capitolina si salva solo il risultato, anche se il gioco espresso dai ragazzi nerazzurri non sempre è stato fluido, ha vissuto di molti bassi a dire il vero e pochissimi alti, forse nei primi dieci minuti iniziali e gli ultimi trenta. Non possiamo pensare ne tanto meno credere di vincere le gare giocandone solo piccole frazioni, in considerazione che non sempre la Dea bendata ci potrà dare una mano, tocca meritarselo il suo sguardo benevolo. Commettiamo tantissimi errori banali sin dall’impostazione del gioco, siamo lenti nella costruzione e non sempre attenti, forse in altre gare pagheremo lo scotto di simili condizioni, ma stavolta posso dire con coscienza che ci è andata bene, se non altro per i tre legni colpiti dai giallorossi. Però nonostante tutto abbiamo concesso ad onor del vero agli avversari poche occasioni significative degne di nota, ovvio che con il tiro dalla distanza potevano punirci oltre misura e allo stato attuale si poteva disquisire di una totale debacle nerazzurra, ma le statistiche raccontano di un’Inter che ha creato tantissimo nonostante le proprie disavventure anche perché chi ha dovuto compiere interventi degni di nota è stato il portiere romanista. Questo però non vuol essere nessuna scusante per quello che non si è visto e che poteva accadere se la precisione dei cecchini romanisti non difettasse oltre misura, nella vita è tutta questione di centimetri che ti può eleggere a protagonista oppure farti scivolare nello sprofondo più assoluto. Noi questa volta abbiamo l’obbligo di gioire per com’è stata vissuta la gara, ma mi auguro per il prosieguo del campionato di vedere giocare in altro modo, con giocatori in campo che facciano correre la palla in modo più veloce eliminando quell’essere narcisi dedicando l’essenziale allo spettacolo, i tocchi ad effetto lasciamoli ai giocolieri, in campo si va coesi, lottando e giocando con coerenza, altro non lo si chiede a nessuno, noi tifosi vogliamo una squadra che sia più consistente e come si dice in gergo “che rimanga più sul pezzo” , solo con questo percorso si può crescere tenendo ben alti e chiari gli obiettivi che sono stati imposti ad inizio della stagione dalla società. Noi tifosi sappiamo che il cammino sarà sempre più arduo e impervio, ma nonostante ciò crediamo che la squadra preparando una sola gara, non avendo le coppe dovrebbe essere, in un certo senso, avvantaggiata. L’imprevisto è sempre dietro l’angolo, ecco che solo dopo due giornate arriva la sosta per le nazionali, non sappiamo se possa essere positiva o non, fatto sta che per una decina di giorni, lo staff tecnico dovrà lavorare alacremente programmando il rientro dei giocatori sparsi per l’Europa. Bisognerà rituffarsi in campionato con una fame tale da divorare, in senso calcistico, ogni avversario che si porrà sulla nostra strada, noi tifosi nerazzurri vogliamo una squadra che lotti sul campo esalando ogni stilla di sudore, senza che lasci nulla d’intentato per raggiungere l’obiettivo: la vittoria! Noi saremo sempre al loro fianco orgogliosi dei nostri beniamini, perché noi siamo l’Inter e del resto non c’importa nulla…Amala!

                                                                                                       Antonio Dibenedetto

 

 

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