Avanti … un’altro!
La partita di un’insolita domenica pomeriggio, nascondeva le insidie di una preventivata contestazione, che è stata vissuta solo sugli spalti, mostrando tutto il disappunto dei tifosi, con striscioni accusatori nei confronti di una società latente quanto mai assente e nei confronti dei giocatori esortati a correre in campo. Come accade in questi casi alla fine, come tutti gli innamorati di questi colori, si è messo da parte ogni tipo di dissapore, iniziando a tifare “a cuore aperto”, incitando al fischio d’avvio, chi indossava la nostra gloriosa maglia! Mi è piaciuta, e la condivido in pieno, l’attestazione di stima che è stata tributata a un allenatore, che paga per errori non suoi, ma che principalmente non è riuscito a far capire il suo modulo di gioco. E’ stato bruciato da considerazioni nei suoi confronti sbagliate e inserito in un progetto che non ha mai sentito propriamente suo, comunque è anche vero che perdere ben sette gare su quattordici suona come una sentenza senza appello, ma da tifoso mi sento di dire grazie di tutto Frank! La gara non ha dato quei segnali che ognuno si aspettava, tranne il risultato di positivo c’è stato ben poco. Come il solito concediamo sempre un tempo all’avversario e per fortuna questa volta avevamo davanti un Crotone davvero povero di contenuti tecnico e tattici, che ha pensato solamente a non prenderle, difendendosi a spada tratta, noi di contro, abbiamo rispettato in toto questo suo volere. La ripresa è stata un attimo più movimentata, si è creato di più ma la gara si è sbloccata solo nella parte finale, quando la contestazione secondo me sarebbe stata molto più pesante. Fatto il primo goal grazie a un’invenzione di Icardi che ha, di fatto, messo dinanzi a Cordaz un Perisic che non ha avuto alcuna difficolta a trasformare quell’invito in rete, il resto serve solo per la statistica, quantificando il bottino personale del nostro “puntero” salito a quota dieci reti in campionato, e per fortuna che ci pensa lui! Ora alla ripresa del campionato serve una prova di qualità e quantità, avremo difronte l’altra squadra di Milano che viaggia su medie altissime e che comunque riesce anche a far gioco e risultato. E’ vero che il derby è sempre stata una gara strana, dove ci si può aspettare di tutto, con il risultato sempre aperto a ogni tipo di punteggio, razionalmente non è possibile definire chi è avvantaggiato, ma bisogna giocarla con intelligenza e con quell’agonismo sano, dando tutto sul campo senza lesinare alcuno sforzo per il raggiungimento del risultato principe che è la vittoria! Queste sono gare che vanno preparate sia sul campo sia mentalmente, con una concentrazione che deve essere sempre al massimo, un errore figlio di approssimazione può essere letale. Speriamo solo che con la conclusione dell’inaspettato casting, con il nuovo tecnico, si riesca a intravedere un gioco, che sia continuo e non a sprazzi, che possa fare divertire e allo stesso tempo portare risultati confortanti alla causa nerazzurra, sperando infine di non maledire l’inizio a handicap di questo nostro strano (sin qui) campionato. Pioli mi è sembrata una scelta oculata, la società ha finalmente fatto una scelta giusta per il semplice motivo che non è l’ultimo arrivato, conosce bene il campionato italiano e quando vuol farsi capire, lo fa senza mezzi termini, in ultimo le sue squadre giocano un bel calcio, speriamo riesca anche nella Milano che in questo periodo vive un periodo non proprio sereno. Se proprio vogliamo trovargli un difetto, forse è quella macchia, per noi, del suo passato juventino, ma non tutti siamo perfetti per carità. Credo comunque che con la sua caparbietà saprà farsi valere e tenere tutti i giocatori sulla corda, non ci sarà nessuno che avrà il posto assicurato, forse tranne Handanovic e Icardi, le sue scelte ricadranno su chi gli darà le maggiori garanzie e in un certo senso è anche quello che tutti noi ci auguriamo, una squadra che possa finalmente decollare, aiutando tutto l’ambiente a vivere di quella serenità e considerazione dai media, che ultimamente ci è stata preclusa! …Amala!
Antonio Dibenedetto