Braccino corto?
Ancora una gara non certo entusiasmante per i ragazzi, quella disputata in un sabato sera, che di certo non ha registrato la consueta febbre di emozioni, anzi! Forse complice la gara tirata sino ai supplementari di Coppa Italia, forse la mancanza di brillantezza che ci sta accompagnando in quest’ultimo periodo, tutto ciò non ha fatto altro che partorire il cosiddetto topolino, una gara contenuta che avrebbe potuto dire molto di più, in considerazione che è stata sbloccata dopo solo tre minuti dall’avvio. Tutto faceva presagire ad una gara facile e senza patemi d’animo, con un preludio trionfale e un sacco di reti, invece. C’è comunque da registrare che non si è sofferto particolarmente, ma tirare una gara senza chiuderla dà adito agli avversari di crederci sino alla fine, come purtroppo è accaduto a Monza, dove si è regalati due punti. Purtroppo questa stagione è costellata di tantissime occasioni sprecate, che hanno determinato il gap che tutt’ora sussiste con la prima della classe, tante volte si è avuta l’impressione del “vorrei ma non posso”, vuoi per erronee decisioni arbitrali, vuoi per errate sostituzioni dalla panchina e vuoi per un ambiente che non viene stimolato a dovere. Lo spettatore, anzi il tifoso, sovente si chiede come mai taluni giocatori entrano in campo senza avere il proverbiale sangue agli occhi, senza dimostrare per intero il proprio valore, perché in loro subentra quella non curanza di sentire la necessità di dare, a chi è assiepato sugli spalti, una piccolissima parte di quello che ricevono, in un sostegno e incitamento che non viene mai meno, sinora in nessuna gara? È difficile dare una risposta a questa domanda, ritengo che forse non vi è quell’attaccamento ai colori di una società che lautamente corrisponde i loro stipendi, forse perché sono insensibili a quell’amore che gli viene riversato. Credo cha al momento la situazione è questa, non siamo brillanti nella manovra e in un gioco che non decolla come dovrebbe, non tutti sono nella condizione giusta per far volare questa squadra, ecco perché tal volta si ha il braccino corto, ci si accontenta del risultato. Questo può essere, se giochi contro squadre di primissimo rango, ma lasciare il pallino del gioco dapprima al Parma, quindi al Verona secondo me è deprimente, ripartendo poi in contropiede specie quando giochi in casa, dinanzi ai tuoi tifosi, secondo me non è affatto tollerabile. Quindi poi arriva la suggestiva testimonianza, che è ancora dinanzi agli occhi di tutti, della bellissima gara disputata al cospetto del Napoli capolista, annichilita dalla veemenza dei ragazzi, capaci di disputare una bellissima e sontuosa gara, dove il risultato finale, striminzito, ci stava davvero stretto. Queste sono le condizioni di specie che avvalorano il detto che “allora sanno giocare a calcio, quando vogliono!” Certo non tutte le gare si presentano allo stesso modo, non sempre si affrontano con il piglio giusto, non tutte hanno la stessa importanza, ma io ritengo che una grande squadra deve saper discernere e valutare le proprie emozioni, centellinando le proprie energie in virtù di un risultato tutto da ottenere. Ulteriore annotazione, mi rivolgo a chi di dovere ma è possibile continuare con questa pantomima del rinnovo di Skriniar, la società deve essere chiara se il ragazzo non vuole continuare, secondo me loro sanno tutto, quindi in questo caso, ha senso lasciargli la fascia di capitano? Ora c’è anche chi come Gagliardini punta i piedi per aver più spazio, io gli rispondo che deve ringraziare in tutto è per tutto se gioca ancora, è lento come un bradipo, non è un giocatore da Inter e se vuol andar via che lo faccia subito, di lui non avremo certamente nostalgia. Ce ne sono di giocatori in rosa che stanno fallendo, su tutti quel Lukaku gemello di quello che abbiamo ammirato due anni fa, improponibile in una gara seria e secca, ne andrebbe della sua già latente autostima, visto che non è più capace di fare uno stop e coprire la palla a dovere. Leggo che si devono fare ancora dei sacrifici a livello economico, dei tagli sostanziali di giocatori che farebbero gola a molti, i vari Barella, Brozovic. Sarebbe forse il caso di cedere Dumfries e Correa, per fare cassa e sarebbero i primi da accompagnare in altri lidi. Se operazioni si devono fare, ma che si facciamo con un criterio utile alla squadra, aumentandone il tasso tecnico e non smantellandola. Ora ci attende una gara importantissima, in un mercoledì saudita, dove viene messo in palio il primo trofeo stagionale, contro i cugini che non certo stanno meglio di noi, ritengo che nessuno delle due squadre parta con il beneficio di essere favorito, forse è meglio così: chi sbaglierà di meno avrà la possibilità di portare a casa un trofeo da esibire in bacheca. Noi ci saremo con il giusto calore sperando di rivedere, quella squadra ammirata non tantissimo tempo fa, circa dodici giorni or sono. Noi ci crediamo, ma la cosa principale è che dovreste crederci voi che scendete in campo, perché in queste gare si vede il valore degli uomini, oltre che dei giocatori!!! …Amala!!!!