Senza carattere!!!
Siamo alle solite, quando si iniziava a gioire per l’aver ritrovato una squadra le cui sbavature parevano, essere un lontano ricordo, ecco che tutto ripiomba in una condizione d’inesauribile sconforto! Le dichiarazioni di Spalletti, nella conferenza stampa di presentazione della gara contro l’Atalanta, erano quelle giuste, di quelle che caricano l’ambiente, di quelle che ti fanno rendere conto che i ragazzi erano pronti alla battaglia calcistica pur di conquistare i tre punti. Tutte belle parole, frasi di circostanza che sono state puntualmente disattese in un primo tempo davvero timido con l’Inter a dir poco irriconoscibile che è stata in balia della forza caratteriale di una bella Atalanta, e se non ha terminato in vantaggio la prima frazione di gioco è solo per la scarsa precisione dei suoi giocatori. Certo qualcosina l’ha prodotta anche l’Inter, ne sa qualcosa un volitivo Perisic ma nulla di che ai punti match a favore degli orobici. Nel secondo tempo qualcosina in più si è vista, tanto i ragazzi non potevano giocare peggio, ma hanno peccato di un’imprecisione disarmante, nessuno ha centrato lo specchio della porta in maniera concreta e si è ritornato indietro di parecchie giornate a livello di gioco, non è possibile che questa squadra pecchi di un carattere davvero labile, non hanno la forza di sovvertire lo stato delle cose. La cosa raccapricciante è che nessuno si rende conto che continuando così non si va da nessuna parte. Ci vuole umiltà e forse bisogna rendersi conto che continuare a paventare la possibilità di raggiungere posizioni preziose in campionato è davvero deleterio, adesso non siamo in condizioni di competere con le squadre che ci precedono, non abbiamo quell’autonomia di squadra da poter gestire più gare con la stessa forza, siamo così fragili che alla minima difficoltà ci sciogliamo come neve al sole. A volte poi ci mette anche del suo il nostro tecnico tirando fuori del cilindro sostituzioni cervellotiche, accantonando per molto tempo giocatori la cui presenza potrebbe dare linfa nuova alla squadra, invece, comunque, non voglio né tanto meno ho la presunzione di poter assumere compiti che non mi competono, ma il mio ego di tifoso nerazzurro reclama quel gioco ritrovato e nuovamente perduto in maniera inverosimile. In queste ultime sei partite non si può più sbagliare, per dare un senso reale a quello che è stato il nostro campionato (forse è già da un pezzo che si dicono le stesse cose e poi alla fine si ripetono inevitabilmente), e credo che si debba lottare, sino a che la matematica non ci condanna, con tutta la forza che si ha in corpo, anche perché sarebbe davvero triste, rimane fuori dai giochi, importanti, ancora per un altro anno. Non riesco a trovare spiegazioni logiche a questa continua situazione che sta caratterizzando questa nostra tormentata stagione, le emozioni sono state tantissime e di varia natura. Facendo un rapido excursus, inizialmente si è andati dalla gioia, con un cuore gonfio per i successi iniziali, dove tutti gli addetti ai lavori ci ponevano in pole position per la vittoria finale, tutto è stato bellissimo ritornare in auge ma come ci accade di sovente, non è durato per molto. Sono arrivate le prime delusioni, abbiamo attraverso un periodo buio, per nostri demeriti, verso la fine dell’anno complice delle prestazioni davvero cervellotiche, si è iniziato a perdere punti in maniera davvero balorda, specialmente in campi, dove bastava avere corsa e carattere tutto sarebbe stato più semplice. Poi forse quando si è raggiunta una forma bassissima di autostima e forse morsi da una forma di orgoglio, si è iniziato a giocare con una certa continuità e si sono visti i risultati sperati. Purtroppo però il risveglio è davvero traumatico, e dopo quest’ennesima prova deludente in terra bergamasca si è ripiombati in una delusione sconfortante, e credo che ogni tifoso che vuole bene e tiene a questi colori abbia esternato: così non può continuare! La resa dei conti è talmente vicina, che forse non ci si rende conto, prove d’appello non ce ne sono tante e in questo finale bisogna credere nel proprio lavoro e nella forza che ognuno dei ragazzi ha dentro di se, tirando fuori anche con le unghie, tutto quello che di buono si ha cercando di centrare quella posizione nobile che noi tutti bramiamo, non facciamo calcoli e usando un’espressione che usavano le persone illustri del passato, nella fattispecie, il poeta latino Orazio nelle sue odi, che sono state tramandate sino ai giorni nostri, dobbiamo nella maniera più assoluta “carpe diem”, i conti si faranno a fine stagione, questo è sicuro ma bisogna reagire e non fornire più queste scialbe prestazioni, come quella odierna, senza mollare di un centimetro, noi tifosi lo chiediamo a gran voce: forza e carattere, armi essenziali contro tutti e contro tutto. …..Amala
Antonio Dibenedetto
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La strana gara di Torino!!!
Ancora una volta una gara domenicale del così detto lunch-match ci crea un certo disagio digestivo. Una gara quella interpretata dai ragazzi in modo spigliato con grinta, con delle belle trame offensive e buon gioco, ma che in un primo tempo dove ha messo sotto e sovrastato l’avversario, purtroppo non ha prodotto nessuna rete, ma tante occasioni e c’è voluto un gran Sirigu per annullare le velleità degli attaccanti nerazzurri. Come d’altronde accade in questi casi se da un lato si spreca, dall’altro alla minima occasione sei punito. Certo c’è voluto un contropiede, quello granata, agevolato dal tocco finale, in recupero, da un Perisic che involontariamente ha fornito la palla a De Silvestri che l’ha messa bene al centro dove l’accorrente Ljajic ha insaccato, di fatti l’unico pericolo per un Handanovic inoperoso. Il calcio è davvero strano e che non sia una scienza esatta la dice tutta sulla considerazione che, quando il pareggio sarebbe stato un risultato alquanto stretto per quello che si è visto in campo, figuriamoci addirittura la sconfitta. Chi fa goal alla fine vince, e lo fa anche se non ha meritato in pieno aggiudicandosi più del dovuto. Io mi tengo stretto la prestazione si è nuovamente rivista una squadra vogliosa di fare punti e scalare una classifica che allo stato attuale ci vede fuori dalla fatidica Champions, ma rimangono ancora diverse gare e se la squadra continua giocando così, sono realmente fiducioso. Oggi dobbiamo solo imprecare contro la mala sorte per i due legni e le tante occasioni sprecate, ma l’importante è giocare e produrre azioni degne di nota, sono certo che così facendo tutto sarà più semplice. La cosa però che mi fa strano è ascoltare le dichiarazioni di fine gara degli addetti ai lavori, di personaggi che stando nell’orbita dell’ambiente calcio si presume ne capiscano, invece rilasciano interviste che di reale non hanno davvero nulla, mi viene da ridere oltre il danno la beffa! Mi riferisco a quello che ha dichiarato nel post gara Mazzari allenatore granata, dicendo che l’Inter oggi è stata fortunata. Al solo sentire certe considerazioni, le imprecazioni contro di lui sono state quasi spontanee, ma ascoltarle è stato come un pugno allo stomaco. L’Inter è stata fortunata nell’occasione del mancato raddoppio torinista ma con che lucidità si dicono certe cose, ma se in tutti i novanta minuti il Torino si è limitato a giocare di rimessa, sciorinando un calcio che neanche negli anni sessanta era in auge, affollando la propria area di sette/otto giocatori a protezione del proprio fortino. Mi chiedo ho forse visto io un’altra gara? E’ stato un dejà vu della sfortunata gara contro l’Udinese in casa, laddove tutto è iniziato il mesto declino e la discesa in classifica, mi auguro solo che questa volta la sconfitta odierna sortisca un effetto diverso, di rabbia e di convinzione dei propri mezzi. Come allora se il primo tempo finiva per tre a uno per noi, non ci sarebbe stato nulla da ridire né tanto meno da recriminare. Torniamo per un momento a quello che ha detto Mazzarri, lui crede che chi guarda le gare non capiscano nulla di calcio che siano dei perfetti idioti, oppure siano tutti daltonici dal non distinguere le squadre in campo. Il Torino non ha fatto altro che coprirsi e ripartire in contropiede, come hanno sempre fatto le squadre “mazzariane”, quindi di cosa stiamo parlando? Proprio del nulla nel modo più assoluto, se lui voleva far bella figura, forse non è abituato il “piangina”, bastava che guardasse lo score di fine gara dove si evinceva una netta supremazia nerazzurra in tutti i punti, lo so mi rendo conto che non serve a nulla, tanto la gara è stata persa ed è quello che conta purtroppo, ma almeno avere la mera soddisfazione dell’onore delle armi per una gara giocata in modo assolutamente gagliardo e persa in modo immeritato. Mi rendo altresì conto che non avrebbe lenito la ferita aperta di una gara che si doveva vincere a tutti i costi, ma affermare che l’Inter è stata fortunata questo vuol dire gettare del sale su una ferita aperta e non dimostrare di capire ben poco di calcio. La sportività purtroppo non è di questo mondo, come d’altronde hanno fatto i giocatori granata che al minimo contatto si buttavano in terra quasi fulminati, vero Belotti? Comunque io sono sempre più innamorato e onorato di questa squadra comunque vada, e se poi le testate giornalistiche avvalorano la mia tesi, vuol dire che forse sono altri che dovrebbe rivedere determinate cose del proprio comportamento e in special modo quando si fanno esternazioni del genere a dir poco blasfeme, non si deve sempre e solo essere tifosi, quando si amano certi colori, si fa in maniera incondizionata. Inter è tutt’altra cosa! …. Amala
Antonio Dibenedetto
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Tanto timore per ….nulla!!!
Il derby dell’insolito mercoledì di campionato all’insoluta ora delle diciotto e trenta, ci consegna però la certezza di aver finalmente ritrovato una squadra! Si recuperavano questo pomeriggio, una serie di gare non disputate per la nota e drammatica vicenda occorsa al capitano viola Davide Astori, e tra queste il derby meneghino, che in seno all’undici nerazzurro, vista la pur bella quanto sfortunata prova contro la Juventus di domenica sera, un po’ di preoccupazione la portava in dote, anche se poi ogni gara ha una storia tutta sua e mai uguale alle altre. Come di consueto lo spettacolo era unico sugli spalti con una coreografia degna della madre di tutte le gare, mentre sul campo non tutto è girato per il verso giusto, almeno dalla parte nerazzurra che mi appresto a raccontare. Con il senno di poi era una gara che si poteva e si doveva vincere per agganciare la Roma e distanziare ulteriormente i cugini, ma purtroppo così non è stato. Con questo non voglio addossare la colpa della mancata vittoria a nessuno, i ragazzi hanno messo in campo del buon calcio e una coesione di squadra che sta diventando una costante da, qualche gara, ma che deve essere sempre tale sino alla fine del campionato, solo così si potrà dare un senso e un reale seguito agli sforzi che stanno compiendo. Si è visto sin dal calcio d’inizio la voglia che i ragazzi aveva di vincere questo derby e se poi un uomo di calcio, un gladiatore come Rino Gattuso ha espressamente dichiarato che l’Inter avrebbe meritato sicuramente di vincere il derby, questo non può che fargli onore e avvalora, allo stesso tempo, ancor di più la gara fatta dai ragazzi. Finalmente si sta rivedendo la squadra che ci ha fatto inorgoglire e credere in qualcosa di più concreto a inizio anno, rispetto alle ultime sfortunate stagioni ma poi non si sa come tutto è svanito tornando alla mesta quanto inutile consuetudine, facendoci perdere varie posizioni in graduatoria, sino a quando la nostra cara Inter, ha creduto nella propria possibilità di risalire la china lavorando duramente sull’aspetto caratteriale e tecnico, disponendo le varie pedine al posto giusto nello scacchiere nerazzurro. A questo punto sono certo che ci darà ancora soddisfazioni, rimangono otto gare da disputare alla grande sempre che non si ricada rovinosamente, in errori che credo si faccia meglio lasciarli alle spalle oramai. Dobbiamo essere cinici nel concretare le occasioni create, e se poi Icardi, che in tante altre gare ci ha dato, e tanto, oggi ci ha tolto, non credo possa essere il capro espiatorio di una giornata storta, ma con questo penso di dover affermare che la mia ammirazione e credo di tutto il popolo nerazzurro, rimane immutata nei suoi confronti. Non voglio però far credere che a me la gara non sia piaciuta, tutt’altro si è sempre avuta la sensazione che l’Inter potesse andare in vantaggio da un momento all’altro, annullando al minimo un Milan cui sono state lasciate le briciole. La coerenza della propria forza si acquisisce anche da queste gare, bisogna lottare su ogni pallone con forza credendo in quello che ci si è prefissati, il traguardo si potrà scorgere solo se si da seguito alle belle prestazioni. Ci attendono otto battaglie iniziando dalla gara del lunch-match domenicale in quel di Torino, si dovrà matare il Toro che ultimamente non può considerarsi del tutto mansueto e poi la settimana successiva faremo visita alla Dea, ma una cosa per volta ora godiamoci la bella prestazione del derby, sperando che possa darci quel vigore necessario ad affrontare la prossima gara, d’altronde noi siamo l’Inter e il resto non c’interessa! …..Amala
Antonio Dibenedetto
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La nostra squadra …l’Inter che vogliamo!!!
Ecco la nostra squadra, da troppo tempo l’abbiamo bramata e alla fine è tornata. Forse per molti il test casalingo contro gli scaligeri non era attendibile, per via dell’evidente divario tecnico tra le due squadre, sono però proprio queste gare che nascondono molte insidie, ma comunque a noi tifosi poco importa, cercavamo la continuità sia nel gioco sia nel risultato e finalmente si è rivista. Nel sabato antecedente la Santa Pasqua si è rivisto un gioco fluido e lineare con occasioni da rete continue, prologo speriamo, dell’imminente derby che si giocherà mercoledì prossimo nel quale dovremo dimostrare, di fatto, e sul campo, tutti quei progressi mostrati nelle gare precedenti. Oggi sono prodigo di tantissimi complimenti verso una squadra che ci fa sempre battere il cuore, e se in altre circostanze non esitavo, a essere critico, ora, però devo affermare con tutta naturalezza che mi sono proprio divertito. Ho rivisto finalmente una squadra, non vorrei essere banale, ma quello che ho sempre sostenuto è stato condiviso in campo dai giocatori e cioè: corsa, sovrapposizioni, pressing ragionato e aiuto reciproco, solo così l’avversario è annichilito e battuto. Bisogna andare in campo con voglia e continuare questo è l’augurio che tutti noi tifosi riversiamo nei nostri paladini in campo, sperando che mercoledì possiamo dare una spallata definitiva ai cugini, eliminando, di fatto, le loro speranze di un piazzamento nell’Europa che conta. Sembra paradossale se ci credono loro, noi allora? Comunque credo siano frasi di circostanza, anche perché sino a che la matematica non definisce la graduatoria finale, ogni considerazione è lecita. Ancora una mia considerazione da Verona a Verona, già con il Chievo abbiamo ammirato la fantastica tripletta di Ivan il terribile ed ecco che è tornato disputando contro i gialloblù veneti, una gara “gagliarda” condita da una rete e un assist, spero sia tornato in maniera definitiva, abbiamo bisogno di lui per la volata finale. Mentre per il miglior Candreva bisognerà attendere, povero ragazzo diciamo che è pure “sfortunato”, non riesce a sbloccarsi, si vide che ha una voglia incredibile di far goal, solo che la male sorte si accanisce su di lui, non è che si sta preparando proprio nel derby a cancellare il suo score negativo? Noi tutti gliel’auguriamo vivamente. Ultima considerazione, avevo già con soddisfazione puntualizzato del carattere che stanno dimostrando i ragazzi di centrocampo sperando continuino ancora così per molto tempo, ora devo menzionare il nostro fantastico capitano autore anche oggi di una partita condita da due reti, per lui non ci sono limiti, già ben sei reti in due gare, sono il pedigree di un bomber di razza e lui lo è senz’altro. Il nostro migliore augurio per Maurito è che continui così noi tutti crediamo nella sua vittoria della classifica cannonieri, la merita senza ombra di dubbio. Bene non vorrei dilungarmi ulteriormente, affrontiamo la Santa Pasqua nel migliore dei modi sportivi, di quello si discute qui, invece per quello che concerne il simbolo puramente cristiano noi dell’Interclub Giacinto Facchetti di Fano, porgiamo a voi tutti e alle vostre famiglie l’augurio che la resurrezione di Gesù Cristo possa infondere nei vostri cuori tanta serenità e pace.
Antonio Dibenedetto
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Tanto tuonò che ….piovve!!!
Il tanto atteso sblocco mentale per la squadra è finalmente arrivato, nel lunch match domenicale abbiamo rivisto quel rullo compressore che è stato devastante nella prima parte del campionato. Ovvio credo che ognuno stia facendo tutti i debiti scongiuri, un’altra manita, quella contro il Chievo Verona, ci aveva fatto presagire che questa squadra avrebbe potuto dare tantissimo in questo campionato, ironia della sorte è anche stata l’ultima gara di un Perisic devastante, tutto poi nel corso delle gare future tutti sappiamo com’è andata. Ora voltiamo pagina in modo concreto e mi chiedo: ritrovato il croato e il gioco corale che in tanti auspicavamo, tutto dovrebbe essere chiaro e la squadra dovrebbe disputare la parte conclusiva del torneo con cognizione di causa, cercando di dare certezze a tutto l’ambiente e in primis a noi tifosi. Il timore però è sempre latente e dietro l’angolo, la pazza Inter dovrebbe per un po’ mettere da parte quanto strillato a più voci nell’inno, rimanere concentrata essendo più duttile e avvolgente, diciamo come quest’oggi!!!
A me piace essere razionale e non riesco a essere solo tifoso ma oggi in campo al Ferraris, si è rivista finalmente una squadra, tutti hanno disputato al meglio e con voglia la gara, hanno annichilito l’avversario attaccando gli spazi sin dalle prime battute e come un meccanismo perfetto ognuno ha disputato il proprio ruolo nell’insieme alla perfezione. Diciamo in sintesi che è stata la vittoria del gruppo, di un gruppo davvero coeso con attori di centrocampo fantastici. Permettetemi questa volta di lodare alcuni giocatori associando a ognuno un aggettivo. Gagliardini: barriera…. Brozovic: lottatore…. Cancelo: cesellatore…. Rafinha: geometra… Perisic: finalmente…. Candreva: ragioniere, sfortunato!….. Icardi: arma letale… la difesa: impenetrabile.
Sarà forse l’amore che nutro per questi colori e verso chi indossa questa maglia, quando non lesina ogni stilla di sudore per onorarla al meglio, queste condizioni essenziali ci danno lo stimolo e l’orgoglio per sostenerli sempre più. Facile dire ora, a bocce ferme, che tutto è bello tutto funziona alla perfezione, ma prima vorrei tanto sapere cosa sia successo in precedenza e il perché di tantissimi punti gettati alle ortiche?… Sono certo che nessuno potrà darmi una risposta esaustiva, come d’altronde sono sempre stato certo che questi giocatori non erano divenuti brocchi da un giorno all’altro, in più circostanze invano ho cercato notizie sul sito ufficiale e in altre pagine tematiche, ma senza fortuna. L’unica certezza ora è quella che non tutto è compromesso, ci sono ancora diversi punti a disposizione, bisogna però disputare le gare rimanenti sino alla fine, come se fossero delle finali e in primis il derby, solo così si può rialzare la testa, finendo la stagione nel migliore dei modi. Bene in conclusione vorrei elogiare la nostra punta, il nostro capitano ritrovato, se non si ha classe innata non si fanno certe giocate, non si rischia di fare reti fantastiche come quelle che hanno potuto ammirare i tifosi nerazzurri e ahimè per loro anche quelli blucerchiati. Queste sono le certezze che infondano la forza delle proprie azioni e della consapevolezza che ogni traguardo si può raggiungere, basta volerlo e magari fare del training autogeno del tipo: volli, tanto volli, fortissimamente volli…fino a che si raggiunge!!! …..Amala
Antonio Dibenedetto
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Un pari da cui …. ripartire?
Nella giornata in cui tante lacrime sono state versate, copiose direi in più parti d’Italia, negli stadi dov’è stato osservato il fatidico minuto di silenzio a commemorare uno sfortunato ragazzo che ha lasciato prematuramente, che ha lasciato prematuramente i campi di gioco dove la sua presenza, la sua signorilità, la sua correttezza era d’ausilio non solo per i compagni di squadra, ma per tutti in primis per i direttori di gara. Non sono frasi di circostanza ma di Davide Astori ce ne sono davvero pochi, R.I.P campione. Questo è un mio personale messaggio. Con il cuore affranto veniamo, per onore di cronaca, a quello che più mi compete, fare una disamina della gara domenicale dei nostri ragazzi. A bocce ferme, un’ interrogativo mi rimbomba nella mente: “Sarà forse l’ennesima ripartenza?”. Credo che questo quesito come me se lo sono posto io, sicuramente l’avranno fatto tutti gli innamorati di questa maglia, speriamo solo sia quella giusta. Al cospetto di un bel Napoli ambizioso ma che non è riuscito a far sua l’intera posta in palio non per suo demerito, ma solo perché in campo ha prevalso la voglia di entrambe le squadre di non soccombere. Devo comunque segnalare che non vi sono state evidenti palle goal, certo il palo di Skriniar grida ancora vendetta, ma anche i partenopei non sono stati fortunati, peccando d’imprecisione con Insigne. Diciamo in buona sostanza che il pari è stato un risultato giusto, ma sono certo che non abbia accontentato di fatti nessuno delle due contendenti. La squadra azzurra è parsa un po’ sulle gambe, forse le tossine della sconfitta interna con la Roma ha lasciato ancora strascichi e chi se ne ha avvantaggiato, è il team di Torino, superandola in graduatoria e con il recupero di mercoledì di allungare, certo che il calcio è davvero strano si è passato da un più uno addirittura a un meno quattro. Rimanendo in tema se Parta piange, non è che Atene se la ride. Quest’accostamento calza a pennello sulla nostra cara e amata Inter, le posizioni nobili si stanno consolidando con punti capitolini importanti che hanno guadagnato il terzo posto, la Roma, il quarto la Lazio noi invece ci siamo attestati al quinto posto ma occhio ai cugini che giornata dopo giornata ci stanno rosicchiando punti importanti, anche aiutati da quella dea bendata che inizialmente ci ha agevolato, ma che ora pare averci voltato le spalle. Dobbiamo avere il coraggio di mettere in campo tutte le forze residue e preparare al meglio le gare future, solo osando si può credere in un futuro che ci potrà arridere. Giocando sulla falsa riga di come hanno giocando ieri sera, con coesione e mettendo in mostra un gioco che a sprazzi è apparso divertente. Questa volta devo lodare il comportamento in campo di due giocatori in particolare, mi riferisco al tanto bistrattato Brozovic autore di una gara interpretata con tanta grinta e corsa, sapeva queste virtù erano nel suo dna, ero contrariato quando vagava per il campo in modo svogliato, in tutte quelle gare in cui l’ho criticato. Ora bisogna dargli merito della bella partita che ha fatto. Altro giocatore che ha finalmente interpretato il suo ruolo al meglio è stato Candreva, le sue doti calcistiche non si discutono è vero, solo che anche lui come il croato era molte volte assente, senza dare di fatti, alla squadra, quell’apporto necessario. Bene la difesa, ma siamo ancora ben lontani dal vedere una formazione che gioca bene e in un modo efficacie, siamo sulla buona strada solo che bisogna continuare in questo modo senza fare passi indietro, anzi! La tristezza dell’evento ha fatto passare in secondo piano i centodieci anni della nostra storia, noi tifosi abbiamo la voglia e la necessità di rinverdire quei fasti, noi ci siamo ora tocca a voi giocatori e società, crederci. Tutto è ancora in gioco, ci sono ancora partite decisive che possono dare una svolta positiva alla nostra stagione, partendo da quel derby rinviato per le note vicende succitate, dobbiamo essere tenaci e credere che possiamo risollevarci anche perché ne va del nostro blasone, noi siamo l’Inter e non ci interessa null’altro! ….. Amala
Antonio Dibenedetto
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