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Milano siamo noi!!!


Scritto Da il 23/Set/2019

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Milano siamo noi!!!

Dopo circa novantacinque minuti di una gara vinta in maniera, strameritata nel gioco, forse un po’ meno nel riscontro numerico del risultato, per le azioni create e le occasioni avute, ecco che si è levato al cielo di San Siro, dal nutrito pubblico nerazzurro il grido: Milano siamo noi! L’aver annientato in ogni fase i cugini, da un piacere indescrivibile, in una gara giocata con un vigore e una determinazione che ancora una volta accomuna in simbiosi la voglia della squadra con quella del tecnico. Non c’è stata storia nella maniera più assoluta, forse se la dea bendata ci avesse messo del suo, correggendo di pochi centimetri, quelle traiettorie velenose dei vari D’Ambrosio, Politano e Candreva, il risultato poteva essere ancora più altisonante, ma va benissimo così. I ragazzi hanno corso, mordendo come si suol dire le caviglie avversarie, non lasciando al nemico neanche l’onore delle armi, tutti hanno potuto vedere l’enorme divario tecnico tra le due squadre in tutte le zone del campo. Credo che la brutta prestazione fatta, contro i cechi dello Slavia Praga nella prima gara del girone di Champions, abbia gettato in corpo dei ragazzi tantissimo veleno e rabbia e voglia di rivincita, perché il giorno successivo, si erano resi conto che non potevano essere quelli scesi in campo quel martedì. Tutto il popolo nerazzurro attendeva trepidamente la reazione emotiva giusta, quale occasione migliore del derby per rivalutare ogni umana considerazione sulle proprie potenzialità? La naturale conseguenza era non vincere ma demolire le certezze dei cugini, affrontandoli nel modo giusto, con tutta quella commistione di rabbia e delusione che si erano create nella gara precedente e dando sfogo al momento giusto ecco che la preventivata reazione avviene con tutto il suo fragore, da essere decisiva in una gara dominata in lungo e largo. Noi tifosi siamo orgogliosi di questi giocatori, in special modo quando tirano fuori quel carattere, quella grinta e quella determinazione che il nostro allenatore riesce a rendere visibile in ognuno, sia io campo che in panchina, e al momento giusto. Consci che ancora non si è vinto nulla, che è tutto ancora da costruire mattoncino dopo mattoncino, è implicito considerare che sarà duro vincere sempre, ma con questa voglia sarà difficile non amare una squadra che in campo si comporta come tale. Conte continua a gettare acqua sul fuoco, com’è giusto che sia, i ragazzi non devono ritenere di essere arrivati al punto di essere dei narcisi considerando che ogni problema è stato risolto, sarebbe l’errore più grossolano che potrebbero commettere, solo il duro lavoro paga e loro alla Pinetina ne devono fare ancora tanto. Le statistiche dicono che questo è il terzo derby di fila, in serie A, che vedono trionfare i colori nerazzurri accrescendo sempre più la supremazia cittadina con 0ttantuno successi. Non c’è spazio per ulteriori festeggiamenti, ci sono stati com’è giusto che sia e con quelle sensazioni provate che rimarranno indelebili, ma ora tocca pensare al prossimo impegno casalingo contro la Lazio che ci aspetta al varco per verificare sempre più in concreto le nostre ambizioni. Sono sicuro che i ragazzi daranno seguito all’opera iniziata in agosto e continueranno con qualità e voglia nella ricerca di far risultato, perché come ha sempre ammesso Conte ogni gara va affrontata nel modo giusto cercando il modo migliore per vincerla, sempre! Noi siamo con voi in tutto e per tutto, perché l’unione fa la forza e l’Inter non sarà mai sola!!!    …..Amala!!!!

                                                                                              Antonio Dibenedetto

 

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Nerazzurri a …metà!!!


Scritto Da il 18/Set/2019

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Nerazzurri a …metà!!!

Di proposito avevo deciso di non scindere le considerazioni post gara dei due impegni ravvicinati, di campionato e coppa, ma con il senno di poi forse sarebbe stato meglio farlo!  Se per quanto riguarda l’anticipo serale del sabato contro le zebrette di Udine si sono dovute sudare le proverbiali sette camicie per avere ragione di una squadra, quella friulana ben messa in campo, e non si può prescindere in questa considerazione dell’esito finale, senza lo scellerato gesto di De Paul.   Certo è anche vero che il nostro Handanovic non ha dovuto compiere interventi impegnativi durante tutta la gara, se non per quell’occasione capitata sui piedi di un Lasagna che nel suo dna c’è quel cromosoma prospiciente nel dare un dispiacere ai nerazzurri. Alla fine tutto è bene ciò che finisce bene, seppur non mostrando un gioco brillante, si è portato a casa altri tre punti che ci lasciano, ben sperare e, in testa alla classifica in solitario dopo tre giornate. Mi rendo conto che è il nulla, ma per il mondo nerazzurro è tanto, viste le stagioni calcistiche che siamo stati costretti a subire ultimamente. L’incubo però si è concretizzato e vissuto, in modo inesorabile, nella gara di Champions. Il calendario europeo ci metteva di fronte una squadra Ceca: lo Slavia Praga, che al nostro cospetto ha disputato una grandissima gara mettendoci sotto in tutti gli aspetti caratteriali e di gioco. Abbiamo arrancato come non mai in questo inizio di stagione, sempre in balia dell’arroganza calcistica di una squadra ben messa in campo, che sopperiva alle qualità tecniche con tantissima corsa e gioco. I nostri? Bella domanda, il nulla assoluto, forse sono rimasti per tutto il tempo negli spogliatoi con la grinta e quella “cazzimma” che anche il nostro allenatore non è riuscito a infondere. Per sua stessa ammissione, nelle dichiarazioni post gara, ha dichiarato che quello disputato a San Siro non è assolutamente il calcio per cui faticano in settimana. Ritengo quindi che tutto ciò sia stato figlio di un calcio mal interpretato dagli attori, messi in campo? In questo caso magari sarebbe stato più coerente, fare un piccolo turnover e magari cercare di caricare quei personaggi che apparivano sin da subito spenti e annebbiati nelle idee. Con questo non si può prescindere da personaggi di un certo peso, ma forse a centrocampo un Vecino avrebbe sicuramente fatto meglio di un Brozovic spento e il Barella visto quand’è entrato sicuramente meglio di Gagliardini, per non parlare di un Politano così in palla non era meglio inserirlo come quinto di centrocampo al posto di Candreva, in ultimo c’era da ritemprare anche B. Valero metronomo di centrocampo. Per carità queste sono considerazioni di chi ama questa squadra e non certo da chi ritiene di voler assurgere al delicato compito di tecnico, me ne guardo bene da un simile paragone, ma forse a bocce ferme si poteva e si doveva fare meglio. Per tutta la serata ho rivissuto l’incubo dei fasti dell’Inter di spallettiana memoria, e delle magre figure racimolate in giro per l’Europa. Però anche ieri sera non è che sia andata meglio, in considerazione del curriculum fuori dei confini nazionali di Conte non è che sia migliore, ecco che con quest’inizio speriamo non pregiudichi per niente la continuazione in Champions e si profili una situazione migliore. Spero solo che la brutta prestazione offerta sia dovuta esclusivamente a un calo fisico e di concentrazione e non nel pressapochismo di ha creduto di poter far di un solo boccone di una squadra inferiore, sulla carta e non per quello che si è visto in campo. Se così fosse, sarebbe del tutto deleterio, in primis per la loro autostima e poi per noi tifosi che saremmo nuovamente tormentati da una frustrazione senza fine.  Voglio credere che tutto sia stato oggetto di una serata no di tanti nostri giocatori, in special modo di un centrocampo che spesso arrancava al cospetto degli avversari.   L’imperativo è ricaricare a breve le pile e rimanere sul pezzo, ci aspettano una serie di gare davvero impegnative e non possiamo di certo fallire, iniziando da un derby da vincere assolutamente mettendo sul terreno di gioco tanto carattere e grinta, perché si sollevi in alto il grido “Milano siamo noi!”.   Ultima considerazione, per sabato l’Interclub Giacinto Facchetti di Fano in collaborazione del Bomber Bar di Treponti organizza un incontro conviviale, per i tifosi interisti e non, al modico prezzo di €5 offrendo un panino con salsiccia e birra, a tutti quelli che interverranno per l’occasione alla visione del derby, perché tutto deve essere, a prescindere dei colori, una festa vivendo il lato sano dello sport che è innanzitutto amicizia!…Amala!

                                                               Antonio Dibenedetto

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La vittoria …voluta!!!


Scritto Da il 4/Set/2019

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La vittoria …voluta!!!

Nella calda serata di una Sardinias arena c0lma sino all’inverosimile, i ragazzi hanno offerto una prestazione maiuscola sul piano caratteriale che non si vedeva da un pezzo. Certo qualcuno potrebbe arricciare il naso per il gioco proposto, non sempre fluido che pareva esser tornati indietro alla pazza Inter dei campionati scorsi, ma per fortuna ciò non si è verificato, perché ora s’è intravisto qualcosa di diverso. In campo la squadra ha mostrato una determinazione e una caratteristica figlia di un allenatore che si fa notare in campo, che si sbraccia e che non lesina consigli e proposte di gioco sempre le più giuste, idonee alla risoluzione ottimale della manovra corale. Questa di stasera è stata una vittoria voluta e ottenuta fortissimamente, ponendo sul terreno di gioco oltre a schemi accettabili, anche una grinta e determinazione che non ha avuto eguali. Le dichiarazioni del nostro allenatore, che sebbene di parte, abbia dato merito alla squadra isolana, ne è la conferma, proprio perché nel proprio stadio detta legge e sarà difficilissimo per chiunque portare via punti senza sudare le proverbiali sette camicie. Dicevo che questa sera la manovra non è sempre stata lineare come nella prima giornata, questo è vero, non si può pretendere di essere bellissimi a fine agosto, di contro c’erano anche gli avversari che hanno dato l’animo in un primo tempo ben giocato e per fortuna che è accorso in nostro aiuto il Var che ci consegnato una rete sacrosanta, che in un primo momento era stata annullata ingiustamente. Questo secondo me è il metodo migliore per usare questa importantissima innovazione tecnologica, sfruttandola per quello che è stata creata di supporto e ausilio al direttore di gara, cercando in questo modo di eliminare errori e sviste. Nella ripresa pronti via ed ecco che per un nostro errore di valutazione, si è concessa al Cagliari l’occasione giusta per farci del male, forse l’unica di tutta la gara. Certo sino a quel momento il pareggio ci poteva stare, forse lo scorso anno una partita come questa si poteva tranquillamente perdere, quest’anno no! Il pareggio poteva stordire negativamente i ragazzi, che invece hanno iniziato a giocare come sanno, creando occasioni da rete in serie e dopo il giustissimo rigore concesso per un nettissimo fallo su Sensi e trasformato dal nostro gigante Lukaku, hanno spinto ancor di più sull’acceleratore, legittimato la vittoria con altre nettissime occasioni da rete sfiorate di poco, mentre in altre è stato bravo il portiere sardo a neutralizzarle. Come il solito non mi piace sottolineare la partita di caio o sempronio, ma permettetemi di evidenziare la bravura di un giocatore le cui potenzialità sono in crescendo, mi riferisco all’ottimo acquisto di Stefano Sensi. Una tigre nel nostro motore, di un centrocampo che sprizza materia grigia pura, e quando entrerà a pieno regime anche l’altro felino di nome Barella, allora si che ne vedremo delle belle. Con questi piccoletti terribili penso che in molte squadre si dovranno preoccupare della loro fame di prevalere nel panorama calcistico nazionale, anche se il ct Roberto Mancini li ha sempre tenuti d’occhio e già da un pezzo sono sempre nelle continue convocazioni in Nazionale. Ora la sosta viene in soccorso di quelle squadre, che specie nelle prime due giornate hanno arrancato, con la sospensione del campionato, per favorire le qualificazioni per il prossimo europeo del 2020. L’Inter come il solito consegna alle varie nazionali tantissimi calciatori, ben 15, speriamo solo che il loro ritorno alla Pinetina sia senza intoppi fisici, noi abbiamo bisogno di tutte le pedine importanti di questa squadra per coltivare quelle giuste ambizioni che per troppo tempo abbiamo celato dietro incomprensioni tecniche e societarie. Appare tutto ben troppo chiaro, anche in virtù degli gli sforzi economici compiuti dalla società, che vogliamo conquistare quel palcoscenico che ci compete e che meritiamo perché noi siamo l’Inter e il resto non conta! …..Amala!!!!

                                                               Antonio Dibenedetto

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