Ci può stare!

Scritto Da il 17/Gen/2022 - Stagione 2021/2022 |


Ci può stare!

Parafrasando un brano degli anni sessanta del casco d’oro nazionale, quella Caterina Caselli che invocava una ragione di vita, ebbene possiamo con realismo affermare: non sempre si può vincere! Aggiungo che talvolta bisogna accontentarsi, dopo tutto quella andata in scena a Bergamo è stata una partita in cui le due squadre non hanno lesinato l’intenzione di vincere, una gara che non ha avuto un padrone, combattuta sino al termine che avrebbe potuto, con un po’ di fortuna far prevalere un team sull’altro. In conferenza stampa come al solito, Gasperini ha perso un’altra occasione per tacere e tenere a freno quell’astio che nutre nei confronti della nostra società. Deve comprendere che se è stato cacciato in malo modo, la ragione va ricercata da ambedue le parti in causa, ma è assurdo affermare che ieri sera l’Atalanta avrebbe meritato di vincere. Queste sono sue supposizioni, anche perché noi abbiamo di che lamentarci per il semplice motivo che le nostre migliori occasioni sono capitate a giocatori spuntati, poi capirete il perché di queste mie motivazioni. Caro Gasperini se i migliori in campo sono stati i portieri qualcosa vorrà dire oppure no? Quindi un po’ di sano realismo e sportività, innanzitutto, in casi come questi è d’uopo e avresti fatto più bella figura senza cercare di alimentare sempre più, quell’avversione che hai nei nostri confronti, cercando di sminuire la nostra gara. Tutto sommato i ragazzi hanno disputato una gara discreta, creando, come al solito, tante occasioni che sono rimaste nel limbo, e purtroppo capitate a giocatori che attualmente non hanno la cattiveria giusta per esorcizzare quella porta che per loro diviene sempre più piccina. Dopo la giusta sbornia di emozioni dovute alla vittoria di Supercoppa all’ultimo istante, credo che ogni tifoso nerazzurro non avrebbe atteso altro per sbattere sul muso, agli odiati avversari, quel trofeo che credevano si potessero aggiudicare. Forse noi siamo stati leggerini, non sfruttando le tante occasioni che ci siamo costruiti, trascinando una gara dominata sino all’epilogo dei supplementari. Credo che comunque nei muscoli dei ragazzi si sia fatto sentire quell’acido lattico prodotto dallo sforzo immane per aver ragione di una squadra, quella torinese, che mi è parsa ben lontana parente di quella degli anni scorsi. La cosa importante è stata quella di rimpinguare la nostra bacheca con un altro “titulo” come avrebbe detto il buon Mou, e poi sottrarlo ai torinesi non c’è gioia maggiore, davvero è impagabile, senza alcun paragone. L’unica nota stonata nei due match ravvicinati sono stati alcuni giocatori che secondo me al momento non stanno vivendo un periodo esaltante. In primis Dzeko, da lui si pretende sempre il massimo perché possiede qualità, ma attualmente non vede mai la porta, anche ieri sera avrebbe potuto far gonfiare la rete (Auriemma docet) almeno in un paio di circostanze di testa, per non parlare l’occasione tirata alle stelle di destro. Allo stato attuale questo Dzeko non dà l’apporto sperato. Quindi possiamo discutere sullo stato di convinzione puramente sul suo stato di forma e sulla capacità di dare una svolta alle gare di un leone in gabbia che ieri è sembrato un semplice “micetto”, già il mio caro Sanchez quando si fanno certe affermazioni, bisogna confutarle con dati di fatto oggettivi e ieri sera non c’eri per niente, tant’è che nei primissimi venti minuti e oltre non ne hai azzeccata una. Il tuo furore agonistico, espresso magnificamente nella gara di Supercoppa, ieri sera è rimasto in gabbia. Se poi, sempre riavvolgendo il nostro della gara di ieri sera, le altre migliori occasioni sono capitate sui piedi di un giocatore che, per carità si fa trovare sempre pronto partendo dalla panchina, ma da titolare non ha dato il giusto apporto, almeno una rete era nelle sue corde e poteva concretizzarla. Per carità non è giusto addossare tutte le colpe a D’Ambrosio, il suo mestiere è fare il difensore, il mea culpa avrebbero dovuto farlo ben altri giocatori.  Piccola riflessione, l’Inter non ha segnato dopo ben trentanove gare dove aveva trovato almeno una rete, si è poi dovuta arrendere al pareggio dopo ben otto vittorie, steccando la nona, non essendo certo Beetoven. Ora i cugini hanno la possibilità di tornare in vetta, ma questo non deve per niente preoccuparci, consci che abbiamo da recuperare una gara e che mentre noi domenica giocheremo contro il Venezia, loro faranno visita al squadra torinese e poi c’è sempre il derby settimana successiva che dirà molto sul prosieguo del campionato, anche se allo stato attuale nulla è compromesso, mancano tantissime gare, poi dal canto nostro dovremo sempre dare il massimo, coerenti che non si possono fare altri passi falsi e lottare sempre per raggiungere la vittoria. Noi siamo l’Inter, pensiamo solo a far bene noi senza preoccuparci minimante degli altri! …Amala!!!!

Antonio Dibenedetto
Vivere con questi colori nel cuore è stata da sempre la mia prerogativa. Oltre non c’è nulla: solo l’Inter.