Ci vuole molto, tanto… di più!
Questa sera allo stadio Olimpico in Roma è andata in scena una sconcertante pantomima sotto forma di una gara disputata dalla nostra cara Inter, con forti e diverse motivazioni che sono state determinanti per portare a casa una vittoria, del tutto meritata da parte dell’undici laziale. La cosa però che appare davvero cervellotica la sudditanza psicologica che attanaglia il nostro tecnico, qualvolta incontra la Lazio a Roma. Non vorrei fare cattivi pensieri, ma non è che tutto ciò fa parte di un tacito accordo con Lotito? Se così fosse appare davvero inconcepibile, ogni volta, il modo di mettere in campo la squadra con scelte davvero cervellotiche, che hanno partorito degli errori determinanti in funzione di una sconfitta del tutto meritata. Questa sera, a mio modesto avviso, non c’è stato nessuno che si è salvato nel marasma generale, forse due o tre che hanno superato la sufficienza. Inzaghi ha avuto la presunzione di far scendere in campo una formazione dettata dalle sue paure, dalla sua mente offuscata, con Gagliardini marcatore su Milinkovic-Savic, così facendo ha perso di fatti un uomo di centrocampo. In considerazione che poi proprio dai piedi del serbo sono partite le migliori occasioni per i capitolini e tra queste anche il passaggio millimetrico per la rete del vantaggio di Anderson. Errore questo purtroppo in coabitazione con il quinto di centrocampo, Dimarco e il nostro Samir, che avrebbe dovuto prendere, in uscita, quel pallone docile e liftato. Domanda: quindi mio caro Inzaghi, chiedo ma Gagliardini che doveva arginare il serbo, che fine ha fatto? Come se non bastasse quando fortunatamente abbiamo raggiunto il pareggio, e stavamo spingendo per cercare la rete del vantaggio, il nostro caro mister che fa? Altra chicca toglie dal terreno di gioco un Dumfries che forse è stato, sino a quel momento il migliore in campo, e credo lo sia stato per come si è sviluppata la gara, per fare dei cambi cervellotici e tra questi l’uscita dell’olandese per fargli posto un Darmian sconcertante, complice di non aver accorciato sul quinto avversario, e aver lasciato partire la conseguente azione, che ha scaturito un bolide al limite dell’area imparabile di Luis Alberto, che si è insaccato all’incrocio dei pali. Ma della terza rete subita, ne vogliamo parlare? Certo è davvero cervellotico come certe volte un giocatore di spessore come Brozovic, in un’azione assurda, perde palla in uscita e in quella ripartenza i laziali manovrano sulla sinistra dove uno spaesato Darmian tocca, in ritardo, Immobile per un sacrosanto rigore, non concesso solo perché la palla recuperata da Pedro viene infilata a giro nel sette. Povero Handanovic, questa sera ha dovuto fare gli straordinari e nonostante tutto ha beccato tre reti (forse uno evitabile) senza averne assolutamente colpa, questa volta! Credo che comunque sia salutare questa sconfitta per capire che per i futuri impegni, specie in Champions, bisogna essere sempre sul pezzo, altrimenti si rischiano davvero delle figuracce perché incontreremo squadre di lignaggio superiore che non hanno alcuna difficoltà a farti male. Dovremmo far tesoro di questa sconfitta, credo che dovremmo metabolizzare quello che è accaduto all’Olimpico, per far capire ad Inzaghi che ci vuole giusta misura, perché se gli altri corrono tu non puoi passeggiare, quando ci sono queste gare di una certa importanza è basilare avere le giuste motivazioni, che purtroppo questa sera non ho intravisto nella nostra squadra. Bisogna essere obiettivo e dire le cose come stanno, al momento non ci siamo, c’è tanto da fare e bisogna farlo al meglio perché in questo modo, giocando in modo farraginoso non si va da nessuna parte. Ribadisco io questa sera salvo ben poco, forse il solo Lautaro e in minima parte Handanovic incolpevole delle tre reti. Anche lo stesso Dumfries non è che mi ha esaltato nel primo tempo, ero abbastanza irretito per il semplice motivo che non riusciva a crossare di prima, anzi cercava sempre il passaggio indietro. Però devo riconoscere che aveva corsa e personalità nel proporsi e dalla sua parte gli avversari non hanno avuto vita facile, al contrario di quanto ha fatto un stralunato Darmian. Un piccolo accenno allo stato di forma di Lukaku, secondo me un netto passo indietro, forse è lo stesso giocatore inglese, non certo quello che abbiamo ammirato in Italia tempo fa. Un Lukaku che non tiene palla e non fa salire la squadra, un Lukaku mai pericoloso che incespica sul pallone, non ha senso in questo contesto. Certo non voglio criticare né tanto meno mettere in discussione il calciatore, ma così non va bene. Siamo solo alla terza giornata e ribadisco queste sconfitte secondo sono salutari se si vede il fine ultimo, di far tesoro degli errori commessi e non solo i giocatori in campo: ma prima di tutti il tecnico. Deve avere coraggio delle proprie azioni, non può dire in conferenza stampa che la sconfitta è figlia di episodi. Non si possono avere gli occhi foderati di prosciutto per non vedere che tranne i primi quindici/venti minuti del primo tempo siamo stati alla mercé degli avversari e nel secondo tempo dopo che la Lazio ha sfiorato la rete del raddoppio, dopo aver ottenuto il meritato pareggio, abbiamo avuto l’occasione per passare in vantaggio con quel Dumfries poi sostituito. Piedi in terra, non tutto è perduto c’è ancora tanto tempo, ma giocando in modo diverso con più cattiveria, quella che questa sera è rimasta negli spogliatoi!!! …Amala!!!!