Dominio nerazzurro…!
Ebbene sì, un’altra vittoria a “corto muso”, ma voglio sottolineare che in nostro non è come quello “dell’acciughina livornese”, abbiamo dominato una gara che da più parti definivano come la madre di tutte le gare, molto importante ai fini del raggiungimento del tricolore, secondo me non è così, anzi, siamo ancora lontani dal definire la vittoria di ieri come essenziale ai fini della conquista del campionato, importantissima questo è vero, ma non definitiva. I ragazzi hanno disputato una gara sontuosa al cospetto di una squadra, i non colorati torinesi, che si sono dimostrati quelli che sinora hanno fatto vedere: un non gioco, tutto concentrato sulla ripartenza, e se vogliamo definire che, nei novantacinque minuti e passa di ieri, una squadra ridimensionata al nostro cospetto, questo sì! Il risultato è davvero bugiardo e mi viene da sorridere, nelle varie trasmissioni televisive private, presunti giornalai juventini affermare che si è vinto grazie a un’autorete, allora queste persone hanno davvero il cervello in panne, affermare una cosa del genere vuol dire avere davvero il para-occhi. Devono ringraziare l’abilità del loro portiere se non è finita con un risultato più sontuoso, un palo di Calhanoglu che grida ancora vendetta. Poi ne vogliamo parlare dell’ennesimo errore sotto porta di Arnautovic? Certo Szczesny ha fatto una grandissima parata sul tiro dell’austriaco, ma un’attaccante del suo lignaggio, non può fallire un’occasione simile. Per non parlare della bellissima risposta su tiro a colpo sicura di Barella, su assist di Dimarco, non facile ma bellissima la coordinazione del nostro Nicolò. Voglio rendere merito a tutti i ragazzi per la prova offerta ieri sera, in ogni reparto sia ben chiaro, ma devo dare il giusto merito a due giocatori in particolare: Hakan Calhanoglu grandissimo giocatore che si sta integrando sempre più nel tessuto nerazzurro con la dimostrazione, sempre più convincente, che è parte integrante di questa squadra, capace di lanci illuminanti e di un’intelligenza tattica fuori dal comune, per questo il mio ringraziamento ai cugini rossoneri, sarà sempre profondo, per avere lasciato partire un simile giocatore. Discorso particolare per un giocatore che invece sta cercando di essere determinante, al suo primo anno, capace di fare le due fasi in modo eccellente, ma di questo non avevamo dubbi, le sue doti le aveva già espresse al Bayern di Monaco, un “usato sicuro”, che anche ieri sera ha disputato una sontuosa gara, annichilendo gli avanti non colorati e proponendosi, come in occasione della rete nerazzurra, in modo convincente: sto parlando di Pavard. Anche se il direttore del Corriere dello Sport, il tuttologo saccente giornalaio, tale Zazzaroni, l’ha definito un buon giocatore e nulla più, tra l’altro pagato profumatamente, ma che non valeva i soldi spesi. Caro il mio “Zazzeroni” farlocco, prima di emettere sentenze e parlare dei giocatori nerazzurri, dovresti prima di tutto documentarti e attendere il compimento della stagione, per ora noi ci teniamo stretto il francesino, e poi se questi sono i presupposti, a fine stagione ne riparleremo. In buona sostanza, certo parlare di solo due calciatori appare oltremodo riduttivo, per il semplice motivo che tutti i ragazzi hanno giocato ben oltre la sufficienza, c’è chi in pagella ha dato un 5,5 a Lautaro, sicuramente non è stato brillante come al solito, ma il “toro” il suo lo fa sempre, è costantemente una spina nel fianco delle difese avversarie. A noi sta bene così, dopo tutto è il capocannoniere principe del campionato e se poi tira il fiato un pochino, va bene uguale. La rivincita di Inzaghi, capace di dare a questa squadra un gioco a tratti fantastico, se vogliamo trovare il cosiddetto pelo nell’uovo, la sua pecca principale è non avere in panchina degli attaccanti all’altezza dei titolari, avrebbe dovuto imporsi maggiormente in società cercando delle alternative valide. Arnautovic non può giocare nell’Inter, forse da giovane era tutt’altra cosa, ma ora gioca prevalentemente da fermo e rallenta la squadra e poi se continua a mangiarsi goal simili, mette in sofferenza tutti dai giocatori a noi tifosi, per l’Inter ci vuole ben altro! Ora testa al recupero delle ingenti energie profuse ieri sera e pensare, lavorando bene, al prossimo incontro, a Roma contro i giallorossi, ci attende una gara fondamentale per il prosieguo del nostro campionato, in considerazione che il mese di febbraio sarà davvero infernale, nel quale ci saranno tante gare e dove si deve, gioco-forza, attingere dalle risorse di tutti i giocatori in rosa. Nulla è scontato ogni gara una battaglia, noi siamo fieri dei nostri guerrieri, perché allo stato attuale non si fanno prigionieri, noi siamo l’Inter e la nostra fame è atavica, pronti a tutto per l’unico scopo: la vittoria!!! …Amala!!!!
Antonio Dibenedetto Vivere con questi colori nel cuore è stata da sempre la mia prerogativa. Oltre non c’è nulla: solo l’Inter.