Era importante… vincere!!!

Scritto Da il 13/Gen/2025 - Ultimo Articolo |


Era importante… vincere!!!

Dopo la bruttissima avventura vissuta in terra d’Arabia, specie nella finale, ponendo l’accento sulla nostra essenziale mancanza di lucidità, perché sul punteggio del doppio vantaggio non puoi sprecare tantissimo e dare la possibilità di farti raggiungere e superare, da una squadra che sino a quel momento non aveva fatto granché. Certo possiamo appellarci al palese errore arbitrare, e non solo in quella circostanza, ma come dicono i saccenti tuttologi, chi si appella a errori altrui di valutazione e trova spazio in queste polemiche, si cela dietro l’alibi dei perdenti. Sicuramente pensiero giustissimo, ma avrei volute vedere il permaloso Conte e il “piangina” Gasperini, subire un errore del genere, cosa avrebbero detto dinanzi alle telecamere, sarebbero venuti giù strali massicci contro la classe arbitrale e invocato la “Marotta League”, che bistratta tutti tranne l’Inter, secondo gli accreditati tifosi avversari e i giornalai compiacenti. Ma fa nulla abbiamo le spalle larghe e come dice il nostro tecnico: “quando l’Inter perde fa notizia” e poi mi piace pensare che abbiamo fatto beneficenza a chi era in palese difficoltà e cercavano un appiglio per reagire: siamo superiori in tutto e per tutto. La cosa che mi fa sorridere, con questa mia ultima analisi chiudo poi questa strana appendice, ma la Supercoppa non era la coppa degli sfigati? Invece ora viene osannata e celebrata come la coppa più importante, forse più della Champions, tutto ciò appare davvero verosimile e di scarsa comprensione, sarà!!! Ma veniamo alla gara di ieri alle 15.00, non era assolutamente facile venire a capo di una situazione che si porta dietro delle tossine negative con gli acciacchi che stentano a lasciare l’infermeria, da più parti dicono che la rosa è ben assortita, ci sono tanti ricambi all’altezza, vero, ci sono tanti buoni giocatori, ma sono solo dei rincalzi. Sono giocatori a cui non puoi cedere la titolarità, Taremi non vale certo Thuram, Asslani non è neanche l’ombra di Calhanoglu, anche se ieri a onor del vero il suo lancio illuminante ha determinato la rete del vantaggio, giusto per citarne alcuni. Ci sono giocatori che in altre squadre farebbero certo la parte integrante dei titolari, ma nell’Inter c’è una concorrenza spietata, devi essere all’altezza della situazione avendo la consapevolezza di sfruttare al meglio le occasioni che ti vengono date, specie in questo gennaio nel quale si faranno gare ogni tre giorni. Chi si lamenta del poco spazio concesso (Frattesi docet) deve essere determinante qualora gli viene concessa l’opportunità di essere gettato nella mischia, si deve comprendere che mai come in questo periodo serve l’apporto di tutta la rosa per cercare di avvicinarsi e centrare obiettivi importanti: siamo lì e con forza e coerenza dobbiamo credere di poter ambire a traguardi importanti. Di partite noi ne abbiamo tantissime, in particolare ieri sera giornalai di Mediaset hanno definito, come a esempio, che da qui sino alla fine dell’anno avremmo giocato ben 19 partite in più del Napoli, che deve tra l’altro, pensare alla sola gara di campionato e poi vogliamo parlare degli infortuni? A parità della stagione scorsa, oggi si sono verificati in infermeria ben 20 guai muscolari contro i soli 9 dello scorso campionato, le troppe partite fanno il resto, ad avvalorare tutto ciò interviene anche la constatazione che la nostra rosa ha un’età media di oltre i 29 anni, la rosa più anziana di tutta la serie A, mentre quella più giovane è il Parma con la media di 23,6 anni, vorrà dire pur qualcosa, o no? Serve ringiovanire una squadra che avrà, nel prosieguo, da disputare ancora tante, con gli impegni che aumentano anno dopo anno, certo l’esperienza non manca, ma la corsa e la brillantezza in campo fa la differenza. Come al solito ieri abbiamo gettato alle ortiche tantissime occasioni da rete, creiamo occasioni in serie, ma la nostra vena realizzativa è ridotta all’osso. Ci sono giocatori che non si assumono la propria responsabilità del tiro da fuori area, eppure nel loro club passato hanno spesso realizzato reti con tiri secchi e precisi, mentre ora amano il passaggio per l’ipotetico compagno di squadra meglio posizionato, ma che talvolta tale posizione è alquanto effimera e non risolutiva: vero Zielinski? La domanda che mi chiedo ma siamo certi che quello visto ieri in attacco siamo lo stesso Taremi che giocava nel Porto? Non mi pare affatto, in campo sembra svogliato talvolta un peso, non utile e poi sbaglia certi passaggi e reti che mi pare la reincarnazione del Blisset rossonera memoria. Stiamo perdendo, oppure non l’abbiamo mai acquista in toto, quell’essere cinici che ti fa star tranquilli, anche ieri sul tramonto di una gara che potevi gestire al meglio facendo molte più reti, eravamo in apprensione e per fortuna la dea bendata ci ha messo del suo, un palo pieno colpito da un Venezia volenteroso che con tutte le forze ha cercato il pari. Mi chiedo ma tutta questa apprensione che ci prende sul finale di gara possibile che non riusciamo a debellarla? Noi abbiamo la forza e la classe per poterne fare tranquillamente a meno, un pareggio ieri avrebbe gettato alle ortiche una gara in cui abbiamo sempre avuto il pallino del gioco, e non è la sola, la parte finale delle gare passate e determinanti, ci ha portato sempre dispiaceri, per la nostra mancanza di lucidità, con perdita di punti importanti che sin dagli albori di questa stagione ci stiamo trascinando dietro, serve una svolta e tutti stiamo aspettando il giorno in cui avverrà, tutto dipende da noi! …Amala!!!!

Antonio Dibenedetto Vivere con questi colori nel cuore è stata da sempre la mia prerogativa. Oltre non c’è nulla: solo l’Inter.