Inconcepibile!
Neanche a bocce ferme, con l’adrenalina mista a bile che sta man mano svanendo, riesco a rendermi conto di com’è stato possibile perdere una gara, in considerazione che già con il pareggio ci stava stretto. Ma la cosa che davvero non mi va giù, è l’aver perso una gara con solo un tiro in porta, dopo che i felsinei che si sono arroccati nella propria area agendo di rimessa, hanno come si dice in gergo: messo il proprio autobus dinanzi la loro porta. È l’ennesimo bonus che falliamo, devo purtroppo constatare che quando questa squadra avverte la responsabilità di dare una svolta positiva alla propria stagione, affonda nell’ansia di prestazione. Sebbene nei primi venti/venticinque minuti, abbiamo dimostrato com’è il gioco del calcio e la sua sintesi è nel nostro dna, ma non solo per il bellissimo goal di Perisic, ma per quello che la squadra ha prodotto, con azioni in serie, purtroppo come ci è già capitato, non siamo riusciti a finalizzare l’intensa mole di gioco. Di punto in bianco ci è mancato quell’essere cinici che è determinante in queste gare, dove l’avversario è chiuso a riccio e non ti lascia nulla, anzi! Certo sino a che il Bologna non ha raggiunto il pareggio, del tutto immeritato per l’unica azione e tiro in porta, ecco che è subentrata l’atavica paura di vincere che ci prende in queste circostanze, l’ansia da prestazione la fa da padrone e annebbia la mente dei giocatori, alla frenetica ricerca di quella rete che non arriva. Forse si è tornati indietro nella prestazione a qualche mese fa, ma il gioco è ancora quello che ci fa divertire, solo che specie ieri pomeriggio si è avvertita una certa stanchezza e la manovra non era sempre fluida specie dalla mezz’ora in sù. Il secondo tempo poi abbiamo attaccato con frenesia e più delle volte i nostri attacchi sono risultati vani, vuoi per le belle parete del portiere felsineo e vuoi che i difensori hanno disputato una gran gara specie in quel Medel che a fine gara ha esultato come se avesse vinto la Champions. Noi purtroppo non possiamo contare sulla buona sorte né tanto meno su regali di nostri ex calciatori, che ci agevolano. Come accade in questi casi, quando taluni allenatori predicano eventi astrali, anziché cosmici, a loro favore, in quelle farlocche idee di un risarcimento di presunti torti subiti, ecco che vengono accontentati. Al momento dobbiamo solo leccarci le ferite e credere che ancora non tutto è definito, se c’è un lumicino, una flebile speranza, dobbiamo ricercarla e fare il nostro senza pensare ad altri. Mancano quattro gare, cerchiamo di ottimizzarle e sperare che il buon dio pallonaro una volta tanto ci rivolga il suo sguardo benevolo, in compagnia di quella dea fortuna che spesse volte, specie quest’anno, ci ha girato le spalle. Io non contesto la squadra, tantissime volte ci ha fatto divertire, né tanto meno il nostro tecnico, anche se a volte possono essere discutibili le sue prese di posizione con marcature cervellotiche tipo quella di ieri pomeriggio, con Dimarco che marcava uno Arnautovic che lo ha sovrastato di una ventina di centimetri, mi chiedo non era meglio farlo marcare da Skriniar o de Vry? Oppure, perché è sistematico togliere dal campo un giocatore ammonito e nella fattispecie Calhanoglu, che essendo stato ammonito, diffidato salterà la sfida di Udine, non era il caso lasciarlo in campo? Noi abbiamo una rosa che prevede una prima squadra senza pari, forse la migliore in assoluto, ma le pecche sono le alternative, una panchina che non è pari ai titolari, purtroppo! Queste mie considerazioni sono dettate dall’amore che provo per questi colori, e con lo stesso sentimento affermo che non dobbiamo mollare di un solo centimetro, il calcio è fatto di azioni imprevedibili e imprescindibili, non è una scienza esatta non sempre vincono i migliori, per questo dobbiamo credere che non tutto è perduto, perché l’Inter si ama non solo quando vince, si sostiene sempre! ……Amala!!!!