





La flessione e la … ripartenza!
La terra sarda decreta l’alternanza calcistica di una squadra, l’Inter, che è capace di disputare due gare nel corso della stessa. Forse non è chiara come considerazione, ma realisticamente è quello che è avvenuto ieri a Cagliari. In un primo tempo i nerazzurri, hanno giocato di fioretto, come si dice in questi casi, creando tanto ma non realizzando le occasioni avute, per nostro demerito, senz’altro, ma anche per le bellissime parate di Scuffet e l’imprecisione di Lautaro, alla ricerca della rete perduta, e di un Dumfries sempre più la nostra croce e delizia. Alla fine il possesso palla è stato largamente ad appannaggio dell’Inter, anche se la statistica ci consegnava uno spropositato numero di calci d’angolo a favore degli isolani, ma di occasione reali i rossoblù ne hanno costruite ben poche, per la verità. La prima frazione si concludeva con i ragazzi alla ricerca di far quadrare il cerchio, di una supremazia ben oltre quello che si sarebbe potuto credere, in considerazione delle gare disputate in casa del Cagliari, dove altre squadre più blasonate hanno sofferto la verve dei ragazzotti di Nicola. Esemplari sono state le gare contro il Milan, un pareggio ampiamente meritato e la sconfitta di misura contro l’Atalanta, dove il migliore in campo è stato il portiere orobico, tutto ciò rende ancor più entusiasmante la nostra larga vittoria, senza aver dovuto penare e sudare le proverbiali sette camicie. La ripresa ha dato ai ragazzi quella giusta convinzione di una vittoria che alla fine s’è palesata nel migliore dei modi, con il nono clean sheet portato a casa sinora dalla difesa nerazzurra, nonostante un inizio di stagione del tutto altalenante, ma con il passare del tempo è tornata a essere la difesa impenetrabile dello scorso anno. Questa squadra sa che in quei momenti di flessione e riflessione (vgs il primo tempo), subentra poi quell’altra frazione di gioco, nella quale i ragazzi pigiano sull’acceleratore, fautori di una manovra avvolgente, che stringendo in una morsa l’avversario, colpisce al momento opportuno in maniera inesorabile. Tutto molto semplice, solo che questa condizione tarda a essere sempre presente nelle gare dei ragazzi, per tutti i novanta e passa minuti, consapevoli che quando riusciranno a dosare per bene le loro emozioni, la crescita sarà totale. Nel complesso la ripresa ha decretato una ripartenza voluta, con giocate da grande squadra e tutte votate al risultato finale, quella vittoria meritata, con dei sigilli d’alta classe e nei quali brilla, finalmente direi, quello di Lautaro Martinez con quella rete, spero si sia finalmente sbloccato, in maniera definitiva. Si sa che la rete per un’attaccante è importantissima, ma per il nostro capitano l’impegno non è mai mancato, c’è stato solo un difetto di mira, tutto qui. Quell’imprecisione che tal volta è determinante in quelle annate calcistiche che nascono sotto una cattiva stella e che ti fanno cadere in un oblio inesorabile, dal quale si viene fuori solo con la classe che è insita nel proprio dna, ritengo che Lautaro ne abbia davvero tanta, da sovvertire un’annata apparentemente negativa in maniera assolutamente positiva. Sentendo i giornalai, l’Inter ha sbloccato il risultato con una rete fortunosa di Bastoni, cancellando di fatto tutto quello che avevano fatto di buono i ragazzi sino a quel momento in gara, disputata in maniera assolutamente senza alcun rischio. Certo Bastoni l’ha colpita quella palla in maniera perfetta, che poi s’è rivelata in un fantastico pallonetto che ha finito la sua corsa in fondo alla rete, in maniera imprendibile. Fantastico! Quindi il passaggio di Barella rimettendo in area un cioccolatino, scartato a dovere dall’inserimento di Lautaro che ha depositato in rete il pallone della “rinascita”. In ultimo ecco che è ritornato “sentenza Calha”, depositando con un perfetto calcio di rigore, il pallone che non è stato per niente alla portata del seppur bravo Scuffet. Tutto è bene ciò che finisce bene, anche perché la serata del sabato ci porta in dote una vetta della classifica sempre più alla nostra portata, complice il pareggio dell’Atalanta e con una gara da recuperare, ma tutto a tempo debito, le analisi definitive le faremo più avanti, dopo la gara contro la Fiorentina. Ora testa a giovedì con l’impegno di supercoppa, la semifinale contro gli orobici, tutto in una gara, affrontandola al meglio delle nostre possibilità, che tra l’altro sono immense! Il prossimo gennaio sarà un mese totalmente determinante per le nostre ambizioni, credo che con la determinazione dimostrata nelle ultime gare, il nostro futuro sarà roseo, anzi in totali tinte nerazzurre! In conclusione vorrei augurare, in qualità di presidente dell’Inter Club Giacinto Facchetti di Fano, anche a nome del direttivo, a tutti i soci e le loro rispettive famiglia tanti auguri di buon anno nuovo, intriso di felicità, prosperità e salute: AUGURI!!! …Amala!!!!
Antonio Dibenedetto – Vivere con questi colori nel cuore è stata da sempre la mia prerogativa. Oltre non c’è nulla: solo l’Inter.