La pazienza dei… vincenti!

Scritto Da il 12/Apr/2021 - Stagione 2020/2021 |


La pazienza dei… vincenti!

E sono undici e non finisce mica qui! Passo dopo passo si vede quella sospirata luce in fondo a questo tunnel di una rincorsa affannosa, a dir la verità non più di tanto spasmodica, verso quel traguardo che ancora, a voler essere scaramantici, non si pronuncia. Abbiamo preso ago e filo, iniziando a compiere quella cucitura indosso alla nostra gloriosa maglia, di un simbolo che ci manca da tanti, direi troppi, anni. Il lunch-match ci opponeva ad un Cagliari desideroso di punti per una salvezza direi, allo stato attuale, alquanto problematica. Certo i calcoli degli isolani erano stati quasi perfetti, tutti raccolti ben dietro la linea della palla, massima concentrazione in difesa e conseguenti ripartenze nello spazio. Uno spazio che i ragazzi non hanno di fatto mai concesso, se non in una conclusione dal limite di Nainggolan, e unica parata di Handanovic, mentre il loro portierino all’esordio nella massima serie si è ben comportato, compiendo diverse parate di un certo rilievo. Per l’ennesima volta i detrattori della nostra cara e amata Inter sono serviti, cosa diranno per fare in modo da sottolineare una vittoria, l’ennesima con un risultato striminzito, ma soddisfacente? Certamente i commenti, sono quasi sicuro, verteranno su concezioni del tipo che si era al cospetto di una squadra di basso lignaggio, impelagata nei bassifondi della classifica e sminuiranno questa vittoria, l’undicesima di fila, ma ovviamente nessuno metterà in risalto che abbiamo disputato una gara onesta e attenta, ci tengo a sottolineare non del tutto semplice, avendo avuto le nostre ben 4/5 occasioni nitide per fare goal e che non abbiamo subito nulla, tranne nei dieci minuti finale, il pressing ossessivo del Cagliari che spinto più dal situazione di classifica alquanto caotica, che poi difatti non ha prodotto nulla di preoccupante. In questo pomeriggio mi è piaciuta quella pazienza tipica dell’essere vincenti, i ragazzi hanno messo in campo una manovra ragionata con quei movimenti e schemi consolidati che non hanno concesso punti di riferimento all’avversario, tipici della ricerca del momento giusto per colpire. Certo ci sono voluti ben oltre settantasette minuti per farlo, ma va bene così come diceva quel detto: chi l’ha dura la vince, ed io ne sono del tutto convinto. Per queste ultime otto gare che rimangono, ritengo che tranne in casi sporadici, Conte non farà più a meno dei titolarissimi per raggiungere quanto prima quei dodici punti che mancano per la conquista matematica di quel sogno che tutti bramiamo. Sarà bellissima l’apoteosi, certo con la situazione che viviamo, allo stato attuale, sarà un po’ monca, sarà dura non poter dare il libero sfogo a tutto ciò che da anni abbiamo nascosto in fondo alla nostra anima, che abbiamo represso ingoiando tanto fiele per risultati che non arrivavano. Ma tutto a tempo debito, chissà che le cose miglioreranno e si potrà accennare a quella gioia che si potrà librare nell’aria come i nostri vessilli che orgogliosamente abbiamo custodito e riposto nei nostri armadi: sarà ora di tirarli fuori! Chiedo umilmente scusa, ma questo è un mio pensiero che non vedo l’ora di esternare, come credo ogni fratello nerazzurro avverta, in cuor suo, lo stesso sentimento. Ultima annotazione, è stato bellissimo vedere i ragazzi abbracciarsi in occasione della rete di Darmian, si è notata quella coesione che in molti avevano cercato di minare con critiche e riscontri erronei. Lo spogliatoio è sempre stato unito e questo grazie in primis al nostro tecnico, quel Conte tanto bistrattato anche da molti interisti visto il suo passato, anche io stesso l’ho criticato in più di un’occasione, però quando di fa un passo indietro, come l’ho fatto io da un po’, questo significa apprezzare e dare lustro a quello che è riuscito a creare, qualcosa d’impensabile ad inizio campionato. Il primo a volere questa vittoria è lui in prima persona, rimpinguando quel suo curriculum fatto di tantissime vittorie, non solo in campo nazionale, che ne hanno fatto uno dei migliori tecnici nel panorama mondiale e di sicuro affidamento: Conte è una garanzia, con quella tigna che si ritrova darà difficile affermare il contrario! Ora testa al prossimo incontro, domenica nel posticipo ci vedrà opposti al Napoli, una squadra che sta lottando per un piazzamento Champions. Sono queste le gare che ti danno quella soddisfazione giusta che ti fa apprezzare ancor di più il lavoro che si sta facendo, il bivio è vicino giocheremo la gara avendo già menzione del risultato delle altre inseguitrici, e su questo poggeremo il nostro agonismo, dovremo lottare sino alla fine e sino a che la matematica non ci darà ragione. Forza ragazzi il traguardo è vicino, siamo con voi non dimenticatelo!    … Amala!!!!

Antonio Dibenedetto
Vivere con questi colori nel cuore è stata da sempre la mia prerogativa. Oltre non c’è nulla: solo l’Inter.