La sagra… degli orrori!!!
Nel tardo pomeriggio di ieri s’è consumato uno spettacolo raccapricciante, degno di una gara tra scapoli e ammogliati con tantissimi errori e con calciatori che sono apparsi davvero fuori condizioni e molto lenti. Nel computo della gara ci sono stati davvero pochi alti, in contrapposizione di quei tanti bassi che hanno decretato il risultato dell’incontro. La tranquilla serata avrebbe fatto presagire un dolce happy hour, che poi tanto felice di fatto non è stato, certo non possiamo gettare alle ortiche ciò che di buono è stato fatto, già ma ad essere puntigliosi cos’è stato fatto di buono ieri sera? Forse un primo tempo che nonostante il devastante impatto sulla gara degli emiliani, l’abbiamo chiuso in vantaggio senza averlo meritato sicuramente, anzi il Sassuolo avrebbe meritato certamente qualcosa in più per le tante occasioni che ha creato e per come ha più volte tagliato, la nostra difesa, come quando si affonda il coltello nel burro. Con tutto il rispetto per il nostro allenatore, non avrebbe dovuto proporre giocatori in campo alla stregua di un Gagliardini che ne ha fatte di tutti i colori. Sempre in ritardo con una corsa degna di un bradipo e in continua soggezione con gli uomini del centrocampo emiliano, che l’ha più volte messo nel mezzo a mo’ di torello, per non parlare di un Valero che per fare un passaggio deve prima riflettere diversi secondi, non ha più la mente pronta all’azione. Certo sono degli ottimi rincalzi da mettere in campo quando il risultato è acquisito o per spezzoni di partite quando gli avversari sono stanchi. Ma non titolari in una gara determinante come quella di ieri sera, tant’è che ora da qui sino alla fine lo sono tutte. Spero solo che l’esclusione di una pedina importante nello scacchiere nerazzurro, qual’è Barella, sia dovuta solo esclusivamente per motivi di affaticamento, altrimenti non avrebbe senso fare a meno della sua vigoria e corsa. Per come sono andate le cose forse c’è da rodersi le mani per come alla fine non siamo stati capaci di tenere il risultato, con un po’ di concentrazione in più forse si sarebbe potuto festeggiare per una vittoria effimera, per quello che s’è visto e per come si stava decretando. Quella concentrazione che il nostro Gagliardini avrebbe dovuto avere allorquando da solo, ad un metro dalla porta avversaria, avrebbe potuto siglare, con un tocco semplice, un sostanziale tre a uno che forse poteva, con il senno di poi, facilitare la nostra vittoria. Con i se e i ma non si va da nessuna parte, bisogna nel corso della gara che si sta disputando, essere concentrati oltre i novanta minuti della stessa, quello che purtroppo ieri sera la squadra non è apparsa per niente in condizione di farlo. Ora? Risposta semplice, lecchiamoci le ferite e riprendiamoci quello che si è lasciato per strada, ripartendo per quelle che sono le undici finali rimaste! …Amala!!!!
Antonio Dibenedetto