La vittoria… più bella!
Mai una vittoria ha avuto un gusto così dolce, specie quando si ha la forza di avere la meglio nei confronti di una squadra il cui scopo era quello di non prenderle, di portare a casa un risultato positivo. Tutto poteva essere veritiero, se da una parte non si riesce a segnare una rete nonostante, le molteplici occasioni da rete create, ma gli avversari non hanno fatto i conti su di una voglia irrefrenabile dei ragazzi di dare una gioia irrefrenabile ai tanti sostenitori presenti sugli spalti: dal cilindro è sortito un fantastico Marcus Thuram, colui che ha definitivamente cancellato, il suo ignobile predecessore, nel cuore di tutti quelli che amano l’Inter sul serio. Fa specie il commento del Mou in una intervista, con il suo tipico linguaggio ha voluto sminuire la nostra vittoria, valorizzando la prova dei suoi ragazzi, per certi versi ci può anche stare, ma se non fosse stata inventa la tv poteva essere credibile, forse accettabile, ma non in questi termini. Mio caro Mou ti saremo sempre grati per quello che hai realizzato con i nostri colori, per avere reso possibile i nostri sogni, ma talvolta bisogna essere realisti e ammettere la sconfitta senza tirare in ballo presunti torti, un attimo di autocritica, non sarebbe male, e dire che gli avversari sono stati superiori, forse saresti risultato un po’ più simpatico, non è nella tua indole, questo è vero. Queste mie affermazioni derivano dal fatto che sono davanti agli occhi di tutti le molteplici azioni create dai nostri ragazzi, di quello che ha prodotto il nostro gioco, dei due legni colpiti e almeno un paio di interventi di Rui Patrizio, e la Roma? Non pervenuta ha solo difeso, ripartendo molto bassa e con il presupposto di non affondare perché nettamente inferiori all’Inter. I ragazzi non hanno concesso nulla, neanche l’0nore delle armi agli avversari e neanche all’oggetto indefinito con la maglia numero novanta. Di Lukaku meglio stendere un velo pietoso, si sarà reso conto, forse, dell’errore commesso, di quello che poteva essere e che non lo sarà mai, ribadisco il mio concetto a Milano poteva essere un re indiscusso, ora dinanzi agli occhi di tutti è solamente un giullare. Ma diamo i dovuti meriti alla nostra squadra che è tornata in testa al campionato con pieno merito staccando i cuginastri, ma la cosa che è più interessante capace di produrre un gioco, che è una vera gioia per gli occhi. In una settimana attesa da tutti, dove s’è posto in primis il ritorno a San Siro del reprobo Lukaku, sono state spese fiumi di paroloni e tantissime pagine di quotidiani e di format televisivi, fortunatamente la squadra e società hanno fatto quadrato, dimostrando ancora una volta, qualora ce ne fosse bisogno, di un altissimo livello caratteriale e forza di gruppo, pensando più all’aspetto tecnico che altre ciance che lasciano il tempo che trovano: sono inutili e senza costrutto, contano i fatti e ieri i ragazzi hanno dato il meglio, dando una dimostrazione di forza tale da aver reso gioioso il ritorno a casa degli oltre settantamila tifosi che hanno cantato e gioito sugli spalti. Si potranno trovare tutte le attenuanti del caso in casa giallorossa, ma creare una sola occasione, magistralmente disinnescata da Sommer per altro, senza tirare un solo calcio d’angolo mentre l’Inter ben otto, con un possesso di palla a nostro favore con un 64%, con 5 occasioni da rete nitide, contro l’unica di testa, con tiri totali 19 a 3 a nostro favore. Non voglio sciorinare altro, ma tutto questo sarà pure sinonimo di una grande partita, a discapito di tutti i saccenti giornalai che, in più di un’occasione, in programmi televisivi, hanno sminuito la nostra vittoria, su tutti l’ignobile peracottaro di Zazzaroni. Un consiglio spassionato, occupati d’altro il calcio non fa per te, oramai è risaputo che sei, da sempre, anti interista per eccellenza, basta poco per essere realisti e più che altro credibili. I ragazzi hanno dato un segno tangibile che quando voglio pigiare l’acceleratore non c’è né per nessuno, sanno che se vogliono, nulla è precluso dipende dalla loro volontà e voglia di rincorrere traguardi prestigiosi, è nelle nostre corde bisogna solo aver la tigna giusta e giocare da squadra, perché noi siamo l’Inter, la migliore squadra, che occupa la vetta della classifica del campionato di serie A, a discapito di tutti le altre che devono chinarsi al nostro volere. …Amala!!!!
Antonio Dibenedetto Vivere con questi colori nel cuore è stata da sempre la mia prerogativa. Oltre non c’è nulla: solo l’Inter.