L’appetito vien…mangiando !
Facciamo da apri-pista del campionato 2017/2018, per ciò che concerne le gare che iniziano nell’insolito orario che normalmente è dedito al pranzo, ma che, per come si è sviluppata la gara e il risultato, ci consegna un buon digestivo per le pietanze consumate fugacemente tra un tempo e l’altro, in considerazione di aver visto e dico finalmente, facendo ogni debito scongiuro, una squadra ben messa in campo. Nulla da dire per quello che riguarda la tenuta del pallino del gioco, forse a essere pignoli ci vuole una certa rapidità negli scambi e di conseguenza negli inserimenti, ma secondo me si è intrapreso la strada giusta. Si potrebbe dire che sulla carta non ci sarebbe stata gara per l’inferiorità dei giocatori estensi, ma come accade in queste prime gare, le presunte piccole cercano di fare più punti possibili, per metter come si dice in gergo fieno in cascina, tant’è che si sono presentati a Milano con ben quattro punti in classifica, quindi non certi gli ultimi della classe. Vero anche che sul terreno di gioco era tutti arroccati al di dietro della linea della palla, pronti a ripartire in contropiedi veloci e con maccanismi ben consolidati. Tutti i detrattori ovviamente potranno evocare la “Santa Var” per il rigore concesso che ha difatti sbloccato l’incontro, ma l’errore è stato commesso dall’arbitro in primis giudicando fuori area un intervento che palesemente era dentro, ma la cosa che più trascende al comico e l’aver atteso ben cinque minuti per un qualcosa che si poteva giudicare in tutta tranquillità. Comunque credo che essendo giovane questo supporto sarà perfezionato con il tempo e sarà realmente di ausilio al direttore di gara, facendo si che non si prendano topiche clamorose. Credo altresì che il tempo diciamo di reazione e di valutazione sarà con il proseguimento del campionato sempre più breve, limando quelle sfaccettature che fanno propendere nella considerazione che questo sistema interattivo possa essere solo di disturbo, per il tempo che intercorre nella decisione finale, ma come tutte le novità che sono introdotte ci vuole il tempo necessario per essere accettate, ci vuole solo un po’ di pazienza! Veniamo alla gara. Direi buona circolazione della palla solo che il buon Maurito come il solito rimane spesso isolato là davanti, è divenuto con il tempo molto altruista e questo fa di lui un campione a 360°, aiuta l’amico meglio posizionato, offre la sponda e chiede spesso la triangolazione rimando sempre uno spauracchio per la difesa avversaria che non può abbassare la concentrazione, altrimenti è punita severamente. Con un Icardi così possiamo sognare, goleador di razza che afferma sempre più la sua leadership con ben cinque reti in tre gare! Il resto della squadra? Secondo il mio modesto parere l’intelaiatura è ottima, il centrocampo è di supporto sia alla punta centrale sia alla difesa, non parlo dei singoli questa volta ma tutto ruota attorno al regista spagnolo che bell’acquisto! La sua sostituzione tal volta è necessaria, ma io purtroppo continuo a recriminare per le capacità immense e per quello che realmente fa vedere in campo il croato Brozovic, lui dato respiro all’iberico ma, di fatto, non ha reso secondo le attese, spero per lui che si renda conto che può e deve dare di più. Anche Perisic non gioca in maniera sontuosa, sbagliando parecchio specie nel primo tempo, ma il suo lavoro sporco lo porta a lasciare il solco su quella fascia e poi ha dei numeri spettacolari che mette a disposizione della squadra e se poi si permette di fare delle reti come quella del raddoppio, allora amici chapeau per il croato sempre più parte integrante dello scacchiere nerazzurro. Mi rendo conto che siamo solo alla terza giornata, ma le statistiche recitano che in campionati precedenti, se l’Inter vince le prime tre gare, alla fine rimane nelle prime quattro posizioni, di vertice della graduatoria finale.Dovremmo essere scaramantici, facendo tutti gli scongiuri possibili e toccando ferro e ogni sorta di amuleto, ma questo per noi è davvero l’anno zero e per come si sta presentando, ma io sono fiducioso! …Amala!
Antonio Dibenedetto