Lezione di……calcio!
Cari amici esordisco nell’analisi di questo sconcertante venerdì di campionato dicendo, con tutta sincerità, che sto esaurendo ogni plausibile e logica spiegazione di questi continui e deleteri black-out dell’Inter, avrei voluto non scrivere alcunché e postare una frase sola: “senza parole”. Poi la coscienza di tifoso, mi ha consigliato di analizzare gli accadimenti con raziocinio, non dimenticando però di censurare certi atteggiamenti in campo di giocatori “quotati”, che si ricordano di essere tali solo in alcune circostanze e non voglio dilungarmi oltre. Non riesco però a classificare la gara del San Paolo, gli aggettivi sono terminati o forse quello più consono è “indegni” con accanto un “inefficaci” e “inadeguati”. Questa non è una reazione alla rabbia accumulata ieri sera, bensì la considerazione a bocce ferme, di un manipolo di giocatori che stanno disonorando sempre più la maglia che indossano. E’ inconcepibile che ieri sera si è stati alla continua mercé di una squadra quella partenopea, che pur avendo validissimi giocatori non è apparsa insuperabile, tant’è che ci ha concesso diverse occasioni limpide per far goal, non ci siamo riusciti solo per l’inefficacia dei nostri avanti, su tutti Perisic. Anche chi non mastica di calcio, avrà costatato ieri sera, le praterie, specie sulla corsia destra, lasciate agli avanti del Napoli, che dal canto loro si sono resi conti che avrebbero potuto far male a una retroguardia, quella nerazzurra, messa seriamente in difficoltà. Hanno sfruttato ogni occasioni punendoci per ben due volte nei primi sei minuti di gioco, e l’Inter? Non pervenuta. La débâcle, si è concretizzata specie in una difesa ballerina e incapace di porre rimedio agli errori di un centrocampo davvero inconsistente. Tutta la squadra ha fornito una prestazione che non si vede neanche in allenamento, dove si provano schemi nuovi e dove ci si allena per avere più corsa, invece i nerazzurri ieri ne hanno messo davvero poca in campo. Il San Paolo ha fatto vedere a tutta Italia la pochezza di questa squadra che nei momenti di difficolta non è capace di reagire, ripetendomi dico che non ha corsa sono a dir poco statici e con tocchi sempre indietro senza avere la benché minima idea di giocare a calcio. Il Napoli ieri ha scoperto il nervo dolente di una squadra, quella nerazzurra, che è sempre stata sottomessa nel gioco e con scambi rapidi saltavano a meraviglia i birilli milanesi come e quando voleva giocando in modo elementare e concreto, senza il nostro sterile possesso di palla, il ti-ti-ta-ca lasciamolo a chi è capace di farlo, la nostra arma migliore dovrebbe essere se non altro la praticità e la concretezza. Si potrebbe dire che per quello che si è visto in campo, il risultato potrebbe essere stato bugiardo, per le azioni create ma non concluse, ma è anche vero che se Handanovic non compieva degli interventi risolutivi, forse il risultato finale sarebbe stato molto più pesante. Forse sarà il caso di mettere in campo giocatori che hanno voglia? Dov’è finito il Miranda conosciuto lo scorso anno, anche lui si è smarrito nel marasma generale? Avrei davvero la voglia di rivolgere una domanda al nostro tecnico, ma che senso ha mettere in campo un Palacio ormai cotto invece di provare un ragazzo per il quale si spesi tantissimi denari e non ha giocato pressoché niente di questo campionato? Vogliamo provare a vedere di quale pasta è fatto Gabigol, se vale i soldi spesi, oppure è un flop come il tanto celebrato Kondo… certo che noi siamo davvero bravi a farci del male da soli, ci piace oramai essere gli zimbelli di una nazione intera e forse di più, solo noi tifosi abbiamo dell’amor proprio che va oltre ogni normale concezione di tifo, essere tifoso dell’Inter non vuol dire amarla solo quando vince, bisogna onorarla anche quando perde, questo è vero solo però quando lotta e suda in campo, non in partite come queste scialbe e inconsistenti, io non ci sto più!!! …. Amala!
Antonio Dibenedetto