L’orchestra perfetta!
Signore e Signori accomodatevi, prendete in fretta posto, sta per iniziare L’inno alla gioia, una sonata di primissima qualità: dirige l’orchestra perfetta, il maestro Simone Inzaghi! Ebbene si quella squadra vista in campo ieri sera ha le movenze e gli automatismi della perfezione, ogni uomo sa quello che deve fare, quasi parafrasando l’orchestra perfetta, ogni strumento non compie mai l’assolo determinante, ma si concilia perfettamente con gli altri strumenti, e la musica che crea è un insieme di estasi agli occhi e il suono che ne scaturisce e la gioia alle orecchie. San Siro è in piedi in fine all’estesi finale, tributando i dovuti omaggi agli artefici di questo bellissimo successo, chapeau per tutti, un’altra vittoria è stata messa in carniere raggiungendo quella vetta che solo un mese fa pareva lontanissima e proibitiva. Io non credo di aver visto sinora giocare l’Inter così bene, in un modo armonico e perfetto, i ragazzi spingono davvero sul fatidico acceleratore, rinchiudendo gli avversari nella loro metà campo e con forza creano una molteplicità di occasione davvero impressionanti. In tutta franchezza posso affermare che se per gli isolani non c’era in porta un ragazzo eccezionale di nome Cragno, chissà quanti fatidici set, che definiscono il punteggio del tennis, ci sarebbero voluti per definire il risultato finale. I ragazzi hanno una marcia davvero impressionante, la cosa che fa piacere agli occhi è vederla giocare un autentico rullo compressore, mi ripeto, se questa squadra dovesse diventare ancora più cinica e realizzare almeno la metà di ciò che crea, ogni gara avrebbe come inizio minimo due a zero per noi. Ovviamente ciò non potrebbe essere realistico mi rendo conto dell’idiozia, ma era un termine di paragone che non è sempre conseguenziale con le occasioni prodotte con le reti segnate. Come di consueto vorrei soffermarmi su alcuni giocatori, due in particolare, e non sono sempre i soliti cioè anche se lo meriterebbero in pieno non voglio parlare di un Barella superlativo come di Brozovic. Vorrei soffermarmi su due esterni. L’olandese che pare stia facendo vedere il suo reale valore, anche ieri sera è stato sin da subito parte integrante della squadra, facendosi trovare pronto al momento giusto al punto giusto: promessa! Poi di quel Bastoni che davvero a volte sembra impressionante nelle sue progressioni, come nella parte centrale del secondo tempo di ieri sera, per esempio, in area avversaria, sembrava tutt’altro che un difensore nei suoi dribbling, il nostro un piccolo grande Garrincha: impressionante! Ma ieri sera tutta la squadra è da elogiare, ognuno ben oltre la sufficienza. Lasciatemi in parte condividere il pensiero che tempo fa ha esternato il tecnico Guidolin che ne ha saggiato le potenzialità allenandolo, mi riferisco a Sanchez, quel “nino maraviglia” che lui ha sempre visto come una mezza punta e che ora sta facendo vedere davvero quello che è capace in quel ruolo. E poi ne vogliamo parlare del presunto “bidone” che i cuginastri avevano creduto di rifilarci, io un Calhanoglu in questi termini lo terrei per sempre, anzi la società ha dovuta dargli solo l’ingaggio, ce ne fossero sempre di acquisti come questo, il merito va condiviso con il direttore Marotta e i suoi collaboratori che sanno come operare nelle sedi opportune del calcio mercato: essenziali! Questa felicità la voglio condividere con chi come me ama questi colori, perché vedere giocare l’Inter in questi termini ti allieta l’animo e ti rende orgoglioso di questi ragazzi. Certo sinora non abbiamo vinto ancora nulla, ma in questi termini nulla ci è precluso forza ragazzi il nostro sostegno nei vostri non mancherà mai, perché l’Inter si ama a prescindere! …Amala!!!!